
"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
giovedì 30 luglio 2015
mercoledì 29 luglio 2015
Pensieri sparsi...sull'Oceano Atlantico.
Dedicato a chi ha speranza, che per forza di cose, diviene un sogno, un antidoto contro il male. Con l'augurio che un nuovo “umanesimo”(nel senso che l’uomo possa essere al centro dell’agire), possa soppiantare, finalmente, questo grigio mondo mediatico e finanziario, dove la fantasia e la spontaneità ha ceduto il posto alla razionalità più esasperata e crudele, ignara dei sentimenti e dei bisogni della gente e tendente solo al bieco “affarismo e guadagno”.
martedì 28 luglio 2015
Pillole di storia: Franco Di Palma, un Sindaco illuminato
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Foto dell'avv. Franco DI PALMA da Grottagliesità blog |
L' avv. Franco Di Palma, Sindaco di Grottaglie dal 26.6.1951 al 9.6.1956 subentra con un disavanzo amministrativo dell'anno precedente (1950) da ripianare, nonostante ciò realizza:
l'ampliamento della rete fognate ed idrica di via Ennio, via Volta e via Galileo,la strada di collegamento tra Piazza Regina Margherita e via Rossano,
lunedì 27 luglio 2015
La morte di Sebastiano Vassalli. Da Campana a Virgilio: i poeti e la scrittura
di Pierfranco Bruni
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Sebastiano VASSALLI |
Aveva pubblicato recentemente “Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia”. Un libro importante. Sebastiano Vassalli è morto! A Casale Monferrato. Era nato a Genova il 24 ottobre 1941. Lo scrittore de “La chimera”. Ma anche lo scrittore che fa parlare Giuda in un dialogare con il Cristo nella notte del Campo degli Ulivi. Lo scrittore che ha raccontato la vita di Dino Campana. Soprattutto lo scrittore di “Amore lontano”. Un saggio, quest’ultimo? Forse qualcosa di più. Un romanzo nella frammentazione dei capitoli?
venerdì 24 luglio 2015
Quando la storia è anche cronaca: quel “magico” 26 luglio1943
Riporto, con anticipo sulla ricorrenza storica, la bellissima (a mio parere) cronaca di quel giorno, scritta da Dario Oitana che è da anni una firma della rivista cattolica progressista "Il Foglio" (nulla a che spartire, fortunatamente, col sig.Giuliano Ferrara), che si stampa dal 1970 a Torino: «Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato presentate da Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini; ed ha nominato Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato Sua Eccellenza il Cavaliere Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio».
lunedì 20 luglio 2015
Il Mediterraneo siamo noi e Istanbul è l’Oriente che vive nei nostri viaggi
di Pierfranco Bruni

domenica 19 luglio 2015
sabato 11 luglio 2015
Marco Licinio Crasso: aurum sitisti, aurum bibe!
Charles A. Milles lo ha inserito nella sua opera “I dieci peggiori
generali della Storia”; Giuseppe Antonelli gli dedica un capitolo in “Il libro
nero di Roma antica”; Sara Prossomariti lo annovera tra i personaggi più
malvagi della Storia romana, affiancandolo a una serie di figure poco
raccomandabili come Publio Clodio Pulcro, Catilina, Agrippina Minore, Caligola,
Nerone. Di chi si tratta? Né di un imperatore folle, né di un sovvertitore
dello Stato, ma di Marco Licinio Crasso, politico, uomo d'affari, triumviro
assieme a Cesare e Pompeo. La storiografia di ogni epoca lo ha etichettato come
avido, incapace, invidioso, profondamente crudele e inevitabilmente il suo nome
ha subito la severità di un giudizio semplicistico i cui sedimenti influenzano
ancora oggi finanche gli storici più autorevoli.
lunedì 6 luglio 2015
Non siamo in crisi. Siamo nel dominio delle “chiese” che applicano la teologia del relativismo e si vive nel sabotaggio del pensiero forte
I “gattopardi” non hanno smesso di vivere la metafora della incoerenza, anche se è il termine meno esatto per definire il trasformismo e il doppio saltismo soprattutto in un tempo di “miserabili”. Le finestre che si affacciano sui davanzali della cronaca hanno il colore non solo dell’inefficacia ma anche dell’ignoranza.
Siamo infarciti di relativismo di fragilità e di leggerezza.
Giorgio Faletti ad un anno dalla morte nell’invisibile tra le parole e il volo di una piuma
Ad un anno dalla scomparsa di Giorgio Faletti. Un anno
che mi ha impegnato a rileggere alcuni dei suoi libri. Romanzi e atmosfere in
un gioco in cui il linguaggio ha la forza della sceneggiatura e della
dimensione immaginaria. Una letteratura fatta di impressioni e di espressività,
di magie e di simboli, oltre alla invenzione dei personaggi che incatenano le
storie e le avventure.
sabato 4 luglio 2015
La letteratura è morta… Resta la dialettica che si fa polemica
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foto di p. buscicchio |
di Pierfranco Bruni (foto)
La letteratura è morta. La scrittura della letteratura è morta. La morte della letteratura comincia quando lo scrittore non è più lo scrittore, ma il razionale decifratore di immagini, di cronache, di strutture. Oggi la letteratura alla Bevilacqua, alla Sgorlon, alla Berto, alla Morselli, alla Salvalaggio, alla Saviane, alla Grisi… (per restare alla generazione ultima degli scrittori veri) è morta. Sono rimasti pochi, ma molto pochi, scrittori che solcano questa via… ma non amano il clamore… Restano a vivere il mistero della parola… La letteratura premiata non è letteratura… La letteratura vive tra le maglie dell'estetica del disincanto.
giovedì 2 luglio 2015
“ἀγαπητή Ἑλλάς” ovvero amore a prima vista.
“Graecia Europae parva terra est, sed fama Graecorum totum mundum peragravit et vere nos filii Graeciae sumus…”. “La Grecia è una piccola terra dell’Europa, ma la fama dei Greci si diffuse in tutto il mondo e, in verità, noi siamo figli della Grecia”.Era questo che si studiava a scuola, nei mitici anni della gioventu’,ma è come se la Storia non avesse insegnato nulla ad un tronfio organismo vivente.L'Europa tutta riconosce nella civiltà greca, e poi latina, le radici storiche del proprio mondo e il tesoro inesauribile della memoria comune del vecchio continente. La lingua greca, sfruttando la sua estrema malleabilità e la sua formidabile potenza espressiva, ha dato voce al pensiero filosofico e, attraverso di esso, a concetti come quello di libertà, di virtù, di democrazia, di politica, dell'idea che trascende la miseria transeunte ed immanente.Il medesimo toponimo "Europa", di origine incerta,secondo molti studiosi deriva dal greco antico εὐρύς (eurus), che significa "ampio" e ὤψ/ὠπ-/ὀπτ- (ōps/ōp-/opt-), che significa "occhio, viso", quindi Eurṓpē, "largo sguardo", "ampio d'aspetto"
mercoledì 1 luglio 2015
Il San Paolo di Pierfranco Bruni
L'altare della Speranza, Paolo di Tarso racconta il Mediterraneo della fede con il nuovo libro di Pierfranco Bruni: un invito a riscoprire il viaggio di un uomo che portò il Vangelo alle genti
Paolo di Tarso e il Mediterraneo, il segreto di un viaggio che è racconto di lotta e di fede. La Parola e l'agorà, fede e cultura che danzano nel nuovo libro di Pierfranco Bruni, L'altare della speranza. Paolo di Tarso. I linguaggi e la parola nella fede del viaggio (Edizioni Prospettive meridionali, prefazione di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e postfazione di Gerardo Picardo, copertina di Valentina Marelli).