venerdì 28 agosto 2015

Ulisse Ὀδυσσεύς : viaggio in noi stessi...


…Com'è sciocco fermarsi, finire,
Arrugginire non lucidati, non brillare nell'uso!
Come se respirare fosse vivere! Vita ammucchiata su vita
Sarebbero tutte troppo poco, e di una sola a me
Poco rimane: ma ogni ora è salva
Da quell'eterno silenzio, qualcosa di più,

Un portatore di nuove cose…(Alfred Tenny
Ulisse (in greco  δυσσεύς, Odisseo)…sempre attuale. Per metà  eroe,  per meta’ uomo’.

martedì 25 agosto 2015

GROTTAGLIE IN FESTA PER IL PATRONO S. FRANCESCO DE GERONIMO

Apoteosi di S. Francesco De Geronimo. 
Incisione di P. Guglielmi su disegno 
di F. Podesti (1839)
di Rosario Quaranta 
Il programma religioso e civile dei festeggiamenti  in preparazione al III Centenario della morte.
Lunedì 31 agosto in Chiesa Madre serata culturale dedicata all’iconografia  e al recente restauro di uno dei primi ritratti del grande Concittadino.

giovedì 20 agosto 2015

Cultura umanistica e globalizzazione:scontro o occasione?

Per cercare di trattare questo tema, prenderò in considerazione la recente pubblicazione del saggio di Martha C. Nussbaum, “Non per profitto”, uscito negli Stati Uniti nel 2010 e da noi nel 2011,con le cui tesi e considerazioni  concordo,modestamente,quasi del tutto.Esso offre anche a noi insegnanti italiani spunti di riflessione sulle motivazioni allo studio delle discipline umanistiche, sia per fornire risposta alla domanda posta spesso retoricamente da studenti e genitori: “A che cosa servono la letteratura, la storia, la filosofia, l’arte, la musica …?” (per non parlare del latino e del greco), sia per trovare – o ri-trovare – essi stessi il senso del loro impegno professionale.La filosofa americana indaga sulle cause della “silenziosa crisi” del sistema d’istruzione mondiale, identificandola nella perdita di ruolo delle humanitates, derivante, a suo parere, da un asservimento della missione educativa a logiche economicistiche.

domenica 16 agosto 2015

Nel decennale della scomparsa di Sergio Endrigo. Portò la poesia nella canzone

di Pierfranco Bruni

Siamo al decennale della morte di Sergio Endrigo. Era nato a Pola, il 15 giugno 1933.  Muore a Roma il  7 settembre 2005.   Con Sergio Endrigo il richiamo è una voce che ci riporta ad un legame tra poesia e melodia, poesia e canto, liricità e racconto. Un “canta – autore” che ha fatto scuola. Non si può disconoscere. Ha segnato dei percorsi fondamentali all’interno dei linguaggi musicali. Forse è quell’autore che ha trasportato, più degli altri, la canzone cosiddetta melodica nel testo contemplativo.

venerdì 14 agosto 2015

Quando qualcuno era comunista e non si vergognava di esserlo!

Oggi il temine “comunismo” e’ stato abiurato da tutti quei moltissimi che negli anni decorsi  pur  si gloriavano di appartenervi. .Per altri, e’ l’offesa  piu’ grande che si possa fare al proprio avversario politico o  interlocutore.Ripenso  a quel famoso monologo di Giorgio Gaber  della stagione 91/92 sul Comunismo e su cio' che esso aveva rappresentato per milioni di persone in tante regioni del mondo:speranza,illusione,sogno, crudelta',eccidio,dittatura...Quello del "signor G." e', a mio parere, un testo bellissimo e profondo che dovrebbe far meditare parecchia gente,soprattutto quelli della cosidetta "intellighenzia"(o presunta tale!) che hanno frettolosamente liquidato tale    fenomeno in maniera non esaustiva.C'e' una frase bellissima di Franca Rame, a tale proposito e la riporto cosi' come e', senza commento alcuno:"Dio esiste certamente ed e' comunista".

martedì 11 agosto 2015

Giovanni Amodio, a pochi giorni dalla scomparsa

di Pierfranco Bruni

Un grande sperimentalista tra le forme poetiche, un grande uomo tra le ricerche artistiche e le innovazioni culturali

Fu tra i primi a far discutere di avanguardie e di linguaggi sperimentali oltre ad approfondire il legame – rapporto tra letteratura e processi artistici.

martedì 4 agosto 2015

Uomo del mio tempo: sei una vergogna!



Non solo Afghanistan, Iraq e Palestina, le guerre mediatiche, ma anche Sierra Leone, Liberia, Somalia, Congo, Uganda, Ruanda, Sudan, Kashmir, Timor Est, Sri Lanka, Colombia, Tagikistan, Cecenia, Daghestan, Azerbaijan. L’elenco è certamente in difetto. Questo quadro degli attuali conflitti nel mondo è preoccupante, soprattutto se si pensa che non si lavora abbastanza per la pace.