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martedì 2 giugno 2009

Il Coordinamento delle Associazioni e Movimenti fa delle osservazioni al PUG

Il 20 maggio scorso il sindaco Bagnardi, l’assessore Donatelli ed i massimi dirigenti tecnici del Comune di Grottaglie, in occasione del dibattito pubblico sul tema “Verso il Piano urbanistico generale (P.u.g.)”, hanno sentito l’assessore regionale Barbanente dire che, quando si tratta di adottare strumenti di pianificazione territoriale in ambito comunale, i cittadini debbono essere preventivamente ascoltati. E, in effetti, quella sera c’eravamo anche noi, perché, come recitava l’invito cortesemente speditoci, lo scopo dei nostri amministratori sarebbe quello di “avviare, fin dalla fase iniziale, un percorso condiviso con cittadini, tecnici, associazioni, che porterà alla redazione del piano”.
Niente da dire, se non fosse che, qualche anno fa, lo stesso assessore Barbanente, in presenza della stessa corte di amministratori e tecnici, era venuta a dire le stesse cose, soltanto che allora si trattava della presentazione del “P.i.r.p.” (il piano, ossia, di riqualificazione delle periferie urbane): quel piano – per chi non lo ricordasse – che, nelle intenzioni, doveva servire a riqualificare il centro storico; che, successivamente, fu dilatato fino a ricomprendervi mezzo paese; che fu presentato ai cittadini già tutto bell’e pronto; e dal quale, alla fine, il territorio del comune di Grottaglie fu pure escluso, grazie ad un palmare conflitto d’interessi del sindaco ed al pressappochismo dei tecnici comunali, che consentirono ad alcuni milioni di euro di andare ad arricchire altri comuni pugliesi.
Dobbiamo crederci, dunque, al “percorso condiviso”, oppure è la solita clausola di stile, che viene tanto più utile ora, in pieno clima elettorale?
E dobbiamo credere a coloro che indicano come “prioritari” tra gli obiettivi del P.u.g. “gli aspetti della tutela e valorizzazione dei beni ambientali” dell’area, e poi, invece, da anni non muovono un dito contro chi in quella stessa area, con il loro consenso o, per lo meno, con la loro ignavia, ha scavato tre milioni di metri cubi di terreno per riempirlo di rifiuti speciali?
E che cosa dobbiamo pensare, infine, quando leggiamo, tra quegli stessi obiettivi, che “sarà ulteriormente valorizzato il centro storico”? Vuol dire che il “piano Cervellati” sarà ulteriormente tenuto nel cassetto? Vuol dire che saranno spese ancora altre svariate centinaia di migliaia di euro per costruire un ulteriore orto botanico mai inaugurato e già distrutto? Vuol dire che sarà ulteriormente consentito ad auto e camion di attraversare tutto il centro storico, almeno fin dove la rispettiva larghezza lo permette loro? Vuol dire che saranno ulteriormente presenti una miriade di cassonetti stracolmi, magari da rimuovere per poche ore quando c’è qualche mostra o qualche vernissage con partecipazione di sindaco, assessori vari e gentili ospiti? Vuol dire che la piazza Regina Margherita, benchè presidiata da un divieto di sosta 24 ore su 24, continuerà ad essere il più ampio parcheggio del centro storico? E finiamola qui, ma solo per pietà.
Noi, in ogni caso, cari nostri amministratori, continuiamo a tenervi sott’occhio come possiamo, al fine di scongiurare che il P.U.G. si risolva nel vostro “Prossimo Ulteriore Guaio”.

A margine del comunicato non posso non evidenziare una curiosità sollecitatami da un interlocutore alcuni giorni fa: Ma quale associazioni e movimenti fanno parte di questo coordinamento? Inutile sottolineare che non ho saputo rispondere e giro, quindi, il quesito a chi può e vuole dare la risposta e colmare una curiosità che tra l'altro ha interessato anche me.

3 commenti:

  1. Tutte quelle che erano interessate e presenti all'incontro sul P.U.G. che si è svolto al Castello. Purtroppo, per gli assenti, per poter capire le problematiche in essere per poi interagire con i rappr. Istituzionali (Comunali e Regionali)e raggiungere qualche apprezzabile risutato OCCORRE INNANZITUTTO PARTECIPARE. IL SILENZIO E LE RIPETUTE ASSENZE NEI CONTESTI APPOSITI SONO SINTOMATICI DI DISINTERESSE O PEGGIO ANCORA DI SILENTI COMPLICITA'.
    TONY LIUZZI

    RispondiElimina
  2. Tutte quelle che erano interessate e presenti all'incontro sul P.U.G. che si è svolto al Castello. Purtroppo, per gli assenti, per poter capire le problematiche in essere per poi interagire con i rappr. Istituzionali (Comunali e Regionali)e raggiungere qualche apprezzabile risutato OCCORRE INNANZITUTTO PARTECIPARE. IL SILENZIO E LE RIPETUTE ASSENZE NEI CONTESTI APPOSITI SONO SINTOMATICI DI DISINTERESSE O PEGGIO ANCORA DI SILENTI COMPLICITA'.
    TONY LIUZZI

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  3. Il silenzio o l'assenza può significare anche altro. L'esacerbazione per esempio. Essere esacerbati da un sistema che ti usa in questi incontri pubblici per fare il pienone, ma che alla fine con il tuo parere e con quello che hai da dire si pulisce il didietro.

    La Barbanente è forse cieca? Non ha visto quel disgraziatissimo mozzicone di gravina li nella curtis? Eh si che la Regione Puglia è stata edotta a suo tempo ampiamente sulla vicenda ma non ha mosso un dito. Quando si ha a che fare con una rete di omertà e di indifferenza le persone di buona volontà si mettono da parte e lasciano che al circo ci vadano solo i pagliacci.

    Quel PUG era un oltraggio alla città tutta e l'atteggiamento giusto da tenere sarebbe stato quello dell'assenza per far sentire il dissenso e non quello della presenza ad ogni costo.

    Naturalmente poi ognuno fa ciò che vuole e affronta le cose come gli pare ma poi che non si venga a puntare il dito della serie "io c'ero e son buono, tu che non c'eri sei cattivo".

    Ci sono altri modi e altre sedi per esprimere il proprio dissenso. Forse quello meno indicato è proprio partecipare a queste riunioni "di facciata" con cui si riempiono poi le pagine dei giornali.

    Per ora siete incudine amici miei. Tutti noi siamo incudine su cui questa gente batte il proprio martello che NOI TUTTI gli abbiamo messo nelle mani. Domani si vota. Togliamogli il martello! Questo è l'unico modo. E non fare da spalla alle loro riunioni autocelebrative.

    Quanto detto, senza alcuna acredine, solo per spirito di chiarezza.
    lu lauru

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