domenica 23 marzo 2008

TANTA SERENITA'

1 commento:

  1. IN UN MONDO DI PAZZI E LENONI,DI PROSTITUTE ED IMBROGLIONI, NON CI RESTA CHE LEGGERE UNA POESIA E CREARE DELLE PROIEZIONI DELL'ANIMA CHE PONE A SE STESSA DEI FINI:



    Albero dall'ombra lieve...
    Albero ramato di voti e speranze come non altro,
    pianta dell'uomo che sogna olio fluente,
    olio da versare sopra le ferite, olio
    che consácri sempre un messia: olivo,
    non del tuo legno son fatte le croci!
    Albero di Cristo: “Anche gli olivi piangevano
    quella Notte, e le pietre erano più pallide
    e immobili, l'aria tremava tra ramo
    e ramo: e Lui, tutto un sudore di sangue
    - la bocca senza voce - mentre abbracciava la terra”.
    Ma gli stessi olivi lo vedranno salire in alto
    e sparire nel sole: gli stessi olivi
    dai quali i fanciulli avevan strappato i rami
    per corrergli incontro: una selva di rami
    e di voci a cantargli d'allora l'osanna e alleluia.
    Olivo, albero essenziale, dall'ombra lieve come
    una carezza; e pure ossuto, e nodoso, e carico
    di ferite, uguale alla vita: immagine
    di ciò che più amiamo! Sempre un tuo ramo
    trovi la colomba in volo dopo i diluvi! E siano
    i figli virgulti d'olivo intorno a ogni
    mensa; e perfino la cenere fatta
    di sue foglie d'argento plachi
    le tempeste; come le stesse
    del mercoledì delle ceneri mettano
    in fuga anche la nostra morte.
    E papa Giovanni, il padre del mondo, torni
    col suo ramo d'olivo in mano

    P. David Maria Turoldo

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