martedì 15 luglio 2008

Ancora una volta ci vogliono fregare...


(AGI) - Taranto, 15 lug.- “Inoltre - sempre a parere del sindaco di Grottaglie - l’urgenza di concludere prioritariamente il riordino ospedaliero è dettata anche dalla necessità di trovare un razionale raccordo tra questa e la medicina del territorio. A fronte di siffatta mia posizione, ho trovato sorprendentemente negative le dichiarazioni del Direttore generale della ASL, Domenico Colasanto. Il quale nella sua elencazione dei nosocomi provinciali, mentre ne confermava e promuoveva alcuni, non ha tenuto affatto conto degli ospedali di Grottaglie e Massafra, dimenticandoli, forse nell’intento di declassarli addirittura a . E, in aggiunta, nonostante l’avviso contrario di tutti i partecipanti alla riunione, lo stesso Colasanto ha perentoriamente affermato che i posti letto assegnati al nostro territorio sono più che bastevoli alla bisogna. Ho la netta impressione - ha aggiunto Bagnardi - che in questo primo incontro si sia aperto un asperrimo conflitto istituzionale, le cui ragioni si scontreranno ancora in sede di Conferenza dei Sindaci e di Rappresentanza per la sanità. Il Direttore generale Colasanto si è arrogato il diritto di esprimere proprie opinioni, in palese difformità dagli orientamenti della Giunta regionale, senza aver avuto confronti e in netto contrasto con le istanze degli Enti locali e delle comunita’ residenti - ha concluso il sindaco di Grottaglie - ricordi Colasanto di essere un dipendente della Regione Puglia, i cui Amministratori sono eletti dal popolo e al popolo devono rispondere”.(AGI)

1 commento:

  1. «ECOMAFIA-Operazione Re Mida, un'inchiesta della procura di Napoli Campania, pattumiera d'Italia. Sono 22 i provvedimenti cautelari emessi dalla procura di Napoli, in seguito a indagini dei carabinieri del Noe a carico di imprenditori accusati di aver organizzato un'attività di traffico illecito di rifiuti. Per 6 mesi, da febbraio 2002 a maggio 2003, 1.600 tir hanno viaggiato indisturbati dal Nord Italia al Giuglianese per scaricare tonnellate di veleni nei terreni agricoli e nelle cave che dovevano essere risanate. Quarantamila tonnellate di rifiuti per un giro d'affari di oltre 3 milioni di euro, imposte evase per 500 mila euro. E ancora 20 impianti di trattamento, compostaggio, stoccaggio sequestrati in mezza Italia. Questi i numeri dell'Operazione Re Mida, che conta circa 100 inquisiti. L'attività illegale, secondo le indagini, si sostanziava in operazioni di intermediazione, trasporto, sversamento e stoccaggio di enormi quantità di rifiuti provenienti da diverse società di smaltimento del Centro e Nord Italia».

    Quali sono i motivi della conferma derl sequestro dei primi due lotti della discarica Ecolevante?

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis