martedì 21 ottobre 2008

Il Gallo non c'è più, viva il Gallo e a quello che verrà: il grigio!

Come al solito ha vinto l'ignoranza e la mancanza di coraggio, il Gallo poteva anche non piacere, ma non andava cancellato subito, occorreva lasciarlo li per un po' e magari pensare di sostituirlo con un nuovo graffito.

Si è persa un'altra occasione di originalità per questa città che sta cadendo sempre più nel piattume e nel grigio dell'indifferenza.

All'autore gli offro di realizzare un graffito sul mio cancello già utilizzato per un graffito che ormai si sta disfacendo. Ovviamente metto io il materiale per la realizzazione, fatevi vivi, vi aspetto!

5 commenti:

  1. Il grigio è la cifra della nostra comunità: per essa il bianco o il nero sono già destabilizzanti. Figuriamoci gli altri colori. Oggi non possiamo non sentirci tutti galli sul cui corpo è stata passata una mano di mediocrità.

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  2. l'amore per il grigio è inversamente proporzionale alla quantità della materia grigia presente nella testa di certi amministratori.
    ripeto quanto scritto su gir, è proprio un paese di merda. grottaglie chiama italia e riceve baci e abbracci.

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  3. gentili signori,,,,,

    non si tratta di cacca o altro di affine.

    Si tratta semplicemente di cultura con la C maiuscola: nessuno che possiede tale C avrebbe mai cancellato quel gallo, per una serie innumerevole di motivi.

    Purtroppo in questo nostro mondo, non solo paese, non tutti posseggono questo dono.

    La pace sia con voi

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  4. la cultura e' l''unica cosa che non ci si puo' inventare: o la si ha o non la si ha.

    Purtroppo per quelli che non la hanno....e' cosi

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  5. perchè l'avete toltoooooooooooooooooooooooooooooo!!

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis