BARI - 'L'Italia dei Valori crede che sia necessario in Puglia un cambio generazionale e non contesta a Vendola responsabilità personali, perchè crediamo che sia davvero una brava persona'.
Lo ha detto a Bari il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti delle prossime elezioni regionali. Di Pietro ha spiegato: Vendola lo 'contestiamo politicamente perchè non ha rinunciato ad affiancarsi a personaggi che doveva tenere lontano e non ha controllato a sufficienza; per questo con quella squadra, pur se c'è la foglia di fico di Vendola, noi non possiamo metterci insieme'. 'L'Italia dei valori - ha aggiunto - cercherà in tutti i modi di costruire un'alternativa che dia alla Puglia il riscatto morale di cui ha bisogno, dopo l'esperienza disfattista del centrodestra e dopo questa cattiva esperienza della giunta di centrosinistra nei cui meandri si è inserito il malaffare di cui, purtroppo, il presidente della Regione non si è ancora scrollato in modo adeguato'. 'Ecco perchè - ha concluso - noi ne facciamo una questione di cambio generazionale di classe dirigente perchè, se non cambiano le facce, la politica è sempre quella'.
Lo ha detto a Bari il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti delle prossime elezioni regionali. Di Pietro ha spiegato: Vendola lo 'contestiamo politicamente perchè non ha rinunciato ad affiancarsi a personaggi che doveva tenere lontano e non ha controllato a sufficienza; per questo con quella squadra, pur se c'è la foglia di fico di Vendola, noi non possiamo metterci insieme'. 'L'Italia dei valori - ha aggiunto - cercherà in tutti i modi di costruire un'alternativa che dia alla Puglia il riscatto morale di cui ha bisogno, dopo l'esperienza disfattista del centrodestra e dopo questa cattiva esperienza della giunta di centrosinistra nei cui meandri si è inserito il malaffare di cui, purtroppo, il presidente della Regione non si è ancora scrollato in modo adeguato'. 'Ecco perchè - ha concluso - noi ne facciamo una questione di cambio generazionale di classe dirigente perchè, se non cambiano le facce, la politica è sempre quella'.
Ma dovrebbe restarci, da sola, l'IDV per essere credibile quando parla di legalità. Purtroppo l'esperienza di Taranto dice il contrario.
RispondiEliminaCara Deali,alias Lilli D'amicis,
RispondiEliminaHo aperto il vocabolario della lingua italiana(fo per dire) e mi sono documentato sul significato esatto delle parole.
Ricambio generazionale significa, in succinto, che, se ora i nostri politici hanno la veneranda eta' media di 60 anni, coloro che li dovrebbero sostituire, ovvero i candidati nuovi, dovrebbero avere una eta' media di 40 anni e/o qualcosina in meno.
Vogliamo scommettere che cosi' non sara',nonostante i proclami a destra e a manca?
Controllero' personalmente la lista dei candidati idv alle regionali(so che lo fara' anche lei, gentile signora) e non sara' certo una sorpresa per me costatare che l'eta' non e' certo quella del ricambio e che i nomi sono sempre gli stessi.
Io ho avuto un ottimo professore di Italiano, un vero mostro di cultura,grottagliese, che un giorno(lo ricordo come se fosse ieri eppure son passati alcuni anni)spiegandomi l'opera "il Gattopardo" mi cito' la bellissima frase di Tancredi,nipote di Don Fabrizio Corbera, Principe di Casa Salina: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!"
Ci siamo capiti, gentilissima signora deali?
Un saluto
Gent.mo anonimo, tempo fa, se lei scorre i post vecchi lo potrà verificare, ho inserito un frame del film IL GATTOPARDO, dove il conte di Lampedusa recitava la frase da lei evidenziata e quindi il concetto.
RispondiEliminaCome vede condivido pienamente quanto da lei scritto.
Secondo lei perché io mi sarei dimessa dall'Idv?