mercoledì 20 gennaio 2010

Il SOROPTIMIST club di Grottaglie per saperne di più sull'ALZHEIMER


Dopo la pausa natalizia, ritorna in piena attività, il Soroptimist club di Grottaglie, con un fine settimana incentrato sulla bella musica e sulla sanità. Infatti sabato 23, nella chiesa Madre di Grottaglie, in piazza Regina Margherita, alle 20:00, avrà luogo un Concerto lirico sacro, dedicato a Francesca Solito, una socia del Club prematuramente scomparsa alcuni mesi fa. Si esibiranno tutti docenti e maestri di chiara fama come il soprano Mariella D'Urso, il baritono Antonio Stragapede, il tenore Fabio Anti che accompagnerà all'organo da lui suonato insieme a Carmine Fanigliulo che suonerà a sua volta la sua viola, sono previsti anche brani eseguiti al pianoforte da Alessandra Corbelli.
La presidente del club Milarosa Neulander Scardino, insieme alla past presidente, Teresa Rissante Intermite e tutte le socie del club, hanno voluto questa serata per ricordare Francesca che tanto ha dato al Club e anche a chi la conosceva, sempre pronta, generosa e umile.

Mentre per domenica pomeriggio alle ore 17:30, sempre organizzato dal Club Soroptimist di Grottaglie, nella sala convegni del Castello episcopio, è previsto l'interessante convegno su "La demenza di Alzheimer, aspetti socio sanitari".
Relazioneranno il neurologo Giuseppe Russo, della Cittadella della Carità di Taranto, la geriatra Gabriella Orlando, dirigente medico dell'Ospedale san Marco di Grottaglie, seguirà l'intervento di un altro geriatra, Oliviero Capparella, dirigente di Medicina generica del distretto Socio Sanitario n.6 di Grottaglie e infine la parola passerà alla psicologa psicoterapeuta Novella De Angelis.
I lavori saranno coordinate dalla socia Teresa Palumbo Russo.

La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. E’ la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da un' alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale. La malattia prende il nome da Alois Alzheimer, neurologo tedesco che per la prima volta nel 1907 ne descrisse i sintomi e gli aspetti neuro patologici.

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