lunedì 15 marzo 2010

Mar Ionio: nave anomala

di Gianni Lannes

Sul litorale di Castellaneta Marina in provincia di Taranto (coordinate 40°28′31”Nord – 016°57′48”Est ) giace dal 10 marzo la nave bulgara Burgas (oltre settemila tonnellate di stazza lorda per 123 metri di lunghezza). Il general cargo aveva scaricato bramme (semilavorati metallici) all’Ilva del pluripregiudicato Riva, reiteramente condannato per inquinamento ambientale. Stranamente le operazioni di recupero del mercantile – proveniente dal Mar Nero – luogo in cui numerose aziende italiane hanno scaricato rifiuti pericolosi a partire dall’Eni (come ben sa il ministro Altero Matteoli) – non sono ancora decollate. Secondo le rivelazioni della capintaeria di poertop di Taranto sono state affidate alla società elvetica Svitzer, riconducibile al gruppo Maersk. Italia terra Nostra ha prontamente richiesto al comadante della locale guardia costiera, il capitano di vascello Paolo Zumbo, notizie dettagliate sul carico, la rotta, l’armatore, il noleggiatore. E’ stato inoltre richiesto un immediato controllo sulla radioattività della nave e del carico sbarcato. All’Arpa (dir. Giorgio Assennato) si chiede un istantanea verifica su eventuali vapori radioattivi emessi nell’atmosfera dall’impianto Riva, già emettitore di diossine, furani, benzene, benzo apirene, metalli pesanti, polveri fini ed ultrafini, furani. Vendola ma dove sei finito?

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