Ben 4 telefonate anonime alle 6,30 del mattino hanno raggiunto e colpito la famiglia di Gianni Lannes. Il noto cronista è impegnato attualmente nelle battute finali della fruttuosa inchiesta giornalistica sull’affondamento nel Mediterraneo di navi, container, droni, penetratori e barili di rifiuti chimico-radioattivi. A tutt’oggi secondo le disposizioni del ministero dell'Interno il cronista gode di un livello di tutela della Polizia di Stato addirittura minimo. Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha rifiutato il contraddittorio televisivo sullo scottante tema proposto da Lannes prove alla mano.
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