venerdì 9 aprile 2010

Rappresentante dell'Italia dei Valori tenta il suicidio

VENEZIA - Una campagna elettorale estenuante, tanti incarichi, tante responsabilità. Tre settimane di fuoco e una corsa contro il tempo. Poi il 28 e 29 marzo i cittadini sono chiamati alle urne. 48 ore di attesa, di preghiere, di speranze. Lo spoglio elettorale, la speranza di farcela fino all'ultimo. Poi, durante lo scrutinio delle ultime 10 sezioni, la delusione.
Andrea Renesto, giovane ingegnere di 27 anni e candidato a consigliere comunale per il partito dell'Italia dei valori non viene eletto per una manciata di voti. E' il primo dei non eletti del comune di Venezia.
Due giorni per digerire l'amaro boccone, poi un altro imprevisto. Gli viene chiesto di sostituire un anziano candidato del suo partito all'assemblea municipale di Ca' Farsetti. La consapevolezza di non essere all'altezza del compito mista alla paura di ciò che la gente, e in particolar modo gli esponenti dei partiti avversari possono pensare vedendolo seduto in assemblea pur non essendo stato eletto lo hanno spinto al folle gesto. Andrea si è lanciato dal terrazzo del suo appartamento situato al quarto piano di una palazzina. Fortunatamente la caduta non gli è stata fatale ed è stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale dell'Angelo di Mestre. Il suo obiettivo è stato comunque raggiunto. Il vecchio consigliere dovrà trovarsi un altro sostituto.

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