Al di là dell'aria spesso puzzolente che in alcuni momenti soffia sulla nostra ridente ( si fa per dire) cittadina, c'è da rilevare che oltre al fermento che si registra in giro, fra associazioni e movimenti, foriero di novità che si manifesteranno nell'anno che ci separa all'appuntamento elettorale delle Amministrative del 2011, che dovrebbero svolgersi nelle tarda primavera del suddetto anno, c'è molto da meditare su strani accadimenti spesso difficili da interpretare.
Cominciamo dall'aria che tira al Palazzo, per la sottoscritta che si affaccia spesso nelle opache stanze, dove per onestà intellettuale alcune lo sono meno, ma sono "quisquillie" rispetto all'andazzo generale, si respira aria di smantellamento e si ha la sensazione che ci sia una sorta di assalto alla diligenza per la serie: arraffi chi può, quel che ne rimane saranno "membri" di chi succederà al governo cittadino.
La compagine di maggioranza è convinta che rivincerà l'elezione dell'anno prossimo, così potrà festeggiare le nozze d'argento con la città. Anche se per onor del vero stiamo assistendo ad un PD molto sfilacciato e uno contro l'altro armati. Basta vedere come sono andate le cose nell'ultimo Consiglio comunale del 30 aprile scorso, per far votare una variante del comparto c4, zona che si espande a destra della via Appia, dopo fuori porta, per intenderci quella zona delimitata dalla stessa via Appia, altezza catena di distributori che partono da prima dell'incrocio per Monteiasi, insomma su quella zona, ormai è certo nasceranno due grossi esercizi commerciali, un centro commerciale per una estensione di duemila metri quadrati che dovrebbe sorgere dietro l'Agip, e un supermercato di media grandezza, quantificato in possibili posti di lavora, dovrebbero essere una settantina che moltiplicati almeno per 5 di promesse di voto, saranno per lo meno 350 posti virtuali, ovviamente omettendo i posti di lavoro che si andranno a perdere con la chiusura di esercizi commerciali della città.
Quindi sempre più una ciambella bucata sarà il destino della nostra amata Grottaglie.
Questa variante è stata votata in Consiglio la mattina del 30 aprile scorso in seduta straordinaria, ovvero recuperando la seduta rinviata due giorni prima. Ha votato a favore: del PD ( Giuseppe Ciniero, Alfonso Annicchiarico, Gennaro Coppola, AldoPalmieri, Francesco PintoPinto), Giuseppe Guarini (PCI), Michele Santoro (PSI), Donato Trivisani (IDV) chiamato in soccorso alla maggioranza, contro hanno votato la Anna D'Amicis e Vito Rossini (RC), mentre astenuti Giovanni Longo e Angelo Mongelli (PD), assenti Michele Santoro (Pdl) e Giuseppe Santoro (UDC), Franco La Cava (PD); hanno invece abbandonato l'aula: (Francesco Intermite, Ciro Gianfreda, Russo Antonietta, Gildo Spagnulo) FI, (Michele Mirelli e Luca Giannotte) AN, Santoro Antonio (UDC), Ragusa Michelino (indipendente), otto in tutto, il presidente del Consiglio, Alfonso Manigrasso fuori dall'Assise perché incompatibile, in quanto progettista di un'opera inserita nel comparto.
Facendo un breve conteggio della serva, se gli otto non avessero abbandonato l' aula e avessero votato contro, aggiunti ai due di Rifondazione che hanno votato contro, la variante del comparto c4 non sarebbe passata e la maggioranza sarebbe andata sotto. Come mai ciò non è stato possibile? Cosa dobbiamo pensare noi comuni mortali di questo Consiglio comunale?
A voi la meditazione.
VIVA VIVA
RispondiEliminaLU PARTITU TLU MATTONI
ma SI! si porti in processione
se fossi SAN CIRO li manderei a fan_u_o
gli amministratori.
Mi si consenta ma il P.M. caz.. colpisce ancora