martedì 31 agosto 2010

Grande De Andrè

1 commento:

  1. In mezzo ad una folla di nani il grande Faber si staglia simile ad un gigante di mitologica memoria.

    Moltissimi di quelli che ora lo plaudono(facendo finta di capire i suoi testi profondi e sublimi e la sua musica celestiale), erano anche quelli che,in altra data, puntavano l'indice accusatorio verso di lui, infangandolo di una propensione a sinistra che non e' mai esistita e condannando i suoi personaggi, umili e veri come la gente di ogni strada.

    Come tutti i geni, De Andre' non ha nessun confine e nessuna etichetta: e' stato un ribelle, nel senso piu' bello della parola, seguendo la scia di quell'Essere umano/divino
    che ha fatto della Sua rivoluzione la base della fratellanza e dell'amore universale:Cristo.

    Fabrizio corre solo un richio, legato alla vigliaccheria della condizione umana, miserabile quanto anossica: quella di essere strumentalizzato,post mortem, da qualche imbecille, magari con la veste di critico letterario che pretende di recensirlo,capirlo ed analizzarlo.

    Ciao Fabrizio, certamente nei Campi Elisi il Padreterno ti avra' collocato nel posto che piu' ti compete,pedina fondamentale di quel grande gioco che e' l'armonia del creato.

    Un saluto da Voltaire

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis