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La torta di rifiuti del Fame festival |
Apprendo con grande stupore che a Taranto è arrivata una commissione bicamerale d'inchiesta, per verificare eventuali illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, presieduta dall´ on. Gaetano Pecorella e guidata dal segretario, on. Pietro Franzoso. Con altrettanto stupore, apprendo che tale commissione dovrà occuparsi soprattutto del controllo dei rifiuti prodotti nell´area industriale di Taranto e precisamente nel triangolo ILVA - ENI - CEMENTIR. Tale commissione sta incontrando, nella sua ufficialità, i massimi vertici istituzionali, quali Prefetto di Taranto, Questore di Taranto, Procuratore Generale della Repubblica di Lecce, Comandanti regionali della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale e della Legione Carabinieri e del Noe di Bari.
Le perplessità sono forti ed emergono dalla presunta incompatibilità del ruolo istituzionale che riveste l´on Franzoso, a capo di tale commissione ambientale, con quello di marito della titolare della ditta metalmeccanica IRIS s.r.l. con sede a Torricella. Come è ormai noto, infatti, tale ditta ha diversi capannoni all´interno dell´Ilva e con quest´ultima ha rapporti di affari.
Anche in questo caso, i "controllori" sono in affari con i "controllati"?
Chiedo, pertanto le dimissioni o la destituzione dall´incarico dell´On. Franzoso, al fine di non generare dubbi e perplessità da parte dell´opinione pubblica, circa l´attendibilità degli esiti delle indagini di cui tale commissione si dovrà occupare. Specialmente in questo periodo, i cittadini hanno bisogno della MASSIMA TRASPARENZA e di risposte CHIARE e CERTE sulla grave e reale situazione ambientale del capoluogo jonico.
Taranto 15 settembre 2010
Prof. Fabio Matacchiera
(Presidente Fondo Antidiossina Taranto Onlus)
nota a margine: questa commissione mi è sembrata ieri come un branco di lupi a cui è stato affidato un gregge (il nostro territorio), e non parlo per sentito dire ho avuto la ventura di assistere all'audizione delle associazioni di ALTAMAREA , dire di essere uscita basita e sconcertata è dire poco.
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