lunedì 15 novembre 2010

Pesticidi, fiume cinese inonda i campi di Puglia e Basilicata

da La Gazzetta del Mezzogiorno
di Marco Mangano
Chi crede ancora che una mela al giorno tolga il medico di torno, rischia di essere smentito. Un lungo fiume di veleni nascerebbe in Cina per sfociare anche nei campi di Puglia e Basilicata: una quantità enorme di pesticidi molto pericolosi, da utilizzare con estrema prudenza, avrebbe già invaso il mercato italiano. I prodotti chimici, venduti a prezzi assai inferiori rispetto a quelli praticati dalle multinazionali, verrebbero utilizzati da agricoltori senza troppi scrupoli, interessati a conseguire un unico obiettivo: la riduzione drastica dei costi. «È opportuno tenere presente - afferma Mario Colapietra, ricercatore, di Bari - che, per quanto concerne la mia esperienza derivante dai contatti con i viticoltori e i rivenditori di antiparassitari, non mi risulta che vengano utilizzati prodotti provenienti da canali diversi rispetto a quelli delle multinazionali. Non altrettanto può però dirsi per alcuni fitoregolatori (prodotti che vengono utilizzati per favorire lo sviluppo dei frutti, ndr), che, in alcuni casi, sono di provenienza incerta e sfuggono al controllo dei canali convenzionali». continua

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