domenica 26 dicembre 2010

La solidarietà di Vigiliamo con un messaggio a Fabio Matacchiera

Vigiliamo per la discarica, Casa per la pace e Rinascita Civica si associano agli amici che hanno già scritto per esprimere solidarietà a Fabio Matacchiera. Non si può non ricordare che la querela a Fabio si verifica nello stesso anno in cui, dopo due anni e mezzo di processo penale, c'è stata la sentenza che ha assolto con la motivazione "perché il fatto non sussiste " Etta Ragusa, querelata da Ecolevante per aver portato nelle mani del Procuratore documenti pervenuti in forma anonima a Vigiliamo e recanti fotocopie di richieste di finanziamenti, matrici di assegni e lettere di ringraziamenti da parte di partiti e associazioni di Grottaglie e non solo. 
E che giusto una settimana fa, nella seconda udienza di merito nel processo penale iniziato nel 2005 a carico di Ecolevante e di un allora  funzionario del servizio ecologia e ambiente della Provincia, dietro un esposto di Vigiliamo, sono state rigettate tutte le costituzioni di parte civile dei comitati costituitisi, a cominciare da Vigiliamo per la discarica. In questo panorama è necessario ribadire con forza, continuamente e ad ogni occasione che, come il problema dei rifiuti, tutto il problema dell'inquinamento ambientale è e resta un problema politico!
Etta Ragusa

Devono sapere, politici e imprenditori che non abbasseremo la guardia, perché, parafrasando Pasolini, la pensiamo così:
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti [...]
Io so. Perché ho le prove.
Prove, non solo indizi.
Io so sebbene non sia un intellettuale.
Ma cerco di seguire tutto ciò che succede
di conoscere tutto ciò che se ne scrive
di scoprire perché di tutto ciò
non si vuole sapere o si tace.
Coordino documenti anche lontani,
metto insieme i pezzi disorganizzati e frammentari
lasciati cadere da un intero quadro politico.
Mi sforzo di ristabilire la logica
che è spesso una logica di danaro e di morte
là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio istinto di sopravvivenza
della mia indignazione e della responsabilità che sento
verso i miei simili e verso questo mondo
di oggi e di domani.
  

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