La storia è ambientata nel “millemilleventitrè” ma i temi sono particolarmente attuali: la mancanza di tolleranza, di attenzione verso la terra, di una cultura della gestione dei rifiuti. Così Pacifì, arrivando con la sua astronave rimarrà sbalordito da tanta spazzatura per le strade della città, ma deciderà di piantare ugualmente il semino della speranza, affidando ai bambini il compito di proteggerlo e farlo diventare un fiore. Ce la faranno?
«Con questa rappresentazione – dice la responsabile Mariarita Quaranta – abbiamo voluto far affrontare a Natale, ai nostri bambini un argomento che, pur nell’ambito della festa e dell’allegria, sia capace di trasmettere messaggi importanti sotto il profilo sociale e civile. Il nostro futuro dipende dalle loro sensibilità. Ed è per questo che ci sentiamo responsabili verso una politica dell’accoglienza, della tolleranza e dell’ecologia». E, anche per questo, le scenografie, sono il frutto del riutilizzo di materiale che altrimenti sarebbe stato già buttato.
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