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Particolari della inaugurazione: l’Assessore Lucia Vecchio, il Responsabile del MiBAC Pierfranco Bruni, il Presidente del Consiglio Provinciale Giuseppe Tarantino, il Vice sindaco di San Marzano. |
Si tratta di una Mostra a San Marzano di San Giuseppe dove insiste una Comunità dell’Arberia Ionica in Puglia , la stessa mostra è di taglio storico – letterario e incontro di studi su Francesco Crispi, Italo – Albanese, più volte Presidente del Consiglio dei Ministri e Pasquale Scura, Ministro di Grazia e Giustizia con Garibaldi Mostra


“Il contributo delle minoranze linguistiche nell’Unità d’Italia” è anche il tema di una Mostra pannellare con un percorso bibliografico ragionato, nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, inaugurata nei giorni scorsi nelle Sale del PALAZZO DELLA CULTURA DI SAN MARZANO DI SANGIUSEPPE, TARANTO, organizzata dall’IRAL e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Marzano di San Giuseppe (Comunità di lingua Arbereshe).
La mostra prende in considerazioni personalità storiche e letterarie del mondo Italo – Albanese che hanno contribuito all’identità nazionale. Si tratta di un argomentare importante in quanto sono proprio personalità che vivono la cultura del bilinguismo ad aver rafforzato l’idea nazionale italiana. La Mostra resterà aperta sino al 15 febbraio prossimo.

Nella Mostra sono stati puntualizzati aspetti su personaggi come Francesco Crispi (di origine Arbereshe della Sicilia, nato il 1818 e morto il 1901), statista di grande fama e per due volte Presidente del Consiglio dei Ministri, Guglielmo Tocci (1827 – 1916), Pasquale Scura (Calabrese di Vaccarizzo Albanese, nato il 1791 e morto il 1868 a Napoli, fu Ministro di Grazia e Giustizia con Garibaldi) sino a due costituzionalisti contemporanei quali Costantino Mortati (1892 – 1985, uno dei padri della attuale Costituzione) e Gennaro Cassiani (1903 – 1978), più volte Ministro della Repubblica Italiana.
“Ma l’attenzione è rivolta anche alla presenza di Giuseppe Garibaldi tra gli Italo – Albanesi, i quali parteciparono numerosi alle imprese garibaldine, afferma Pierfranco Bruni, in qualità di esperto di problematiche relative alle minoranze linguistiche”.
“L’obiettivo, aggiunge Bruni, è anche quello di rileggere il quadro storico pre Unità d’Italia e il coinvolgimento nel progetto risorgimentale delle comunità di lingua e di etnia arbereshe. Queste comunità, pur portandosi dietro una appartenenza culturale e valoriale importante, sono riuscite a svolgere un compito di estrema importanza e di collante con i Paesi Italo – Albanesi, tanto che Garibaldi trovò ospitalità in queste comunità all’insegna del tricolore”.
“Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, aggiunge Bruni, svolge un ruolo pregnante in questa occasione perché non è soltanto la storia una chiave di lettura, ma la storia della diaspora di queste comunità diventa storia unitaria sotto un’unica bandiera puntando alla difesa della lingua e al confronto tra culture. Lo Mostra offre dei frammenti, conclude Bruni, in un percorso che si apre a ventaglio sulla problematica unitaria all’insegna anche delle celebrazione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia”.
Per l’occasione è stato presentato il saggio dedicato alle minoranze linguistiche dal titolo: “Minoranze etniche nella cultura del Mediterraneo” (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), di Pierfranco Bruni con scritti di Anna Colaci dell’Università del Salento, di Marilena Cavallo, Saggista e Docente nei Licei, Micol Bruni, esperta in minoranze linguistiche e Cultore in Storia del Diritto dell’Uniba.
La ricerca porta la prefazione del Direttore Generale del Ministero Maurizio Fallace, il quale nel suo scritto e in relazione a tali elementi ha sottolineato: “Le ricerche condotte per conto del Ministero da Pierrfranco Bruni costituiscono un elemento fondante in un attraversamento che si può definire unico all’interno delle dimensioni storiche, letterarie e antropologiche che rappresentano la vera chiave di lettura delle minoranze linguistiche in Italia”.
“Capire le minoranze storiche, aggiunge il Direttore Fallace, presenti in Italia, significa, tra l’altro, sottolineare una cultura ben ramificata nella storia ma che si solidifica nei linguaggi di una società aperta in una cultura delle relazioni”.
Nel corso della serata di inaugurazione della Mostra Pierfranco Bruni ha relazionato sul tema: “Da Pasquale Scura a Francesco Crispi. Due statisti Italo - Albanesi nella storia dell’Unità d’Italia”. Un particolare suggestivo e stimolante per una prospettiva dialettica sia sul piano storico, sia su quello giuridico che culturale in senso più generale. Una Mostra e un incontro, su un itinerario istituzionale, all’insegna della consapevolezza e della comprensione delle minoranze linguistiche in un raccordo con la temperie del Risorgimento.
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis