martedì 25 gennaio 2011

Quando c'è pilu

Appena c'è pilu perdono la trebisonda i politici maschietti, mentre le femminucce si fanno insultare con espressioni tipo: " voi donne siete sedute sulla vostra fortuna... o giù di li, come è stato scritto giorni fa sul Corriere della Sera. Mi chiedo: per chi su quella fortuna non vuole contare perché è una persona perbene e vuole fare carriera per meriti,   quali prospettive ci sono nell'era del Pilu?






"Una donna che sia consapevole di essere seduta sulla propria fortuna e ne faccia - diciamo così - partecipe chi può concretarla non è automaticamente una prostituta. Il mondo è pieno di ragazze che si concedono al professore per goderne l'indulgenza all'esame o al capo ufficio per fare carriera. Avere trasformato in prostitute - dopo averne intercettato le telefonate e fatto perquisire le abitazioni - le ragazze che frequentavano casa Berlusconi, non è stata (solo) un'operazione giudiziaria, bensì (anche) una violazione della dignità di donne la cui sola colpa era quella di aver fatto, eventualmente, uso del proprio corpo. La pubblicazione delle loro fotografie - che corredate di nomi e cognomi sono adesso vere e proprie foto segnaletiche - da parte dei media, non è stata (solo) un fatto di cronaca; è stata (anche) una barbarie. Non di quella di Berlusconi, ma «delle vite degli altri», che rischiano di fare le spese di questa guerra di tutti contro tutti, Berlusconi stesso, il Pdl, le opposizioni e, perché no?, il Consiglio superiore della magistratura, dovrebbero, ora, preoccuparsi. Sarebbe il solo modo di (ri)conferire alla politica e alle istituzioni quella dignità che hanno perduto." ( Corriere della Sera di mercoledì 19 gennaio 2011)

Piero Ostellino

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