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copertina del libro |
da La Gazzetta Economia
Si è specializzato in questo settore dopo aver difeso un parente il quale, cascato nella trappola bond Argentina, perse tutti i suoi risparmi. Tanto impegno mise nella causa intentata contro la banca (italiana) che aveva spolpato il parente da spuntarla contro la cricca di colossi della finanza e loro avvocati con carta intestata, referenze e studi megagalattici.
Dall’esperienza e da altre scaturite dopo il primo successo, ha scritto per la Progedit di Bari “Ho vinto una causa sui bond Argentina” (96 pagg. € 12). Il libro si fa leggere in un amen tanto è scorrevole e avvincente. Sembra al lettore di vedere uno di quei film americani che finiscono sempre con il trionfo dell’avvocato sul male. Un libro scritto con la penna del narratore dotato di humour e ironia, a conoscenza della sintesi e dell’arte di saper incuriosire i lettori al punto da costringerli a girare sempre pagina sino all’ultima. E far tirare loro, finalmente, un sospiro di sollievo con tanto di “tié!” e “vaffa!” rivolti ai lestofanti. Attenzione, però, “Ho vinto una causa sui bond Argentina” non è di svago: è la cronaca di drammi umani, di mascalzonate e di studio delle cause con aspersione di sangue, lacrime e sudore.
Un libro che fa riflettere e aiuta ad esercitarsi lungo i tortuosi e minati percorsi che portano sulla montagna della saggezza e della prudenza. Melpignano nella causa bond Argentina ha incontrato tanto male, eccome! Un male con il volto della disperazione delle persone raggirate, dei boss delle lobbies bancarie e, il peggiore, quello della non speranza. Questa ultima ritrovata da chi, difeso da Melpignano, ha vinto non solo cause per i bond Argentina ma anche quelle contro Banca Lehman, Cirio, Parmalat, Cerruti… Il libro termina con un vademecum di autodifesa dalle banche: dieci consigli che se letti, riletti e imparati a memoria, annienterebbero la mamma sempre in cinta di furfanti e di gonzi. Ogni mattina escono da casa…
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis