giovedì 24 marzo 2011

Grottaglie: sta per arrivare il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità


Nella riunione della Commissione consiliare permanente pari-opportunità dell primo febbraio scorso, presidente Chiramaria Anastasia,   è emersa la volontà politica di costituire il Comitato Unico di Garanzia previsto dalla Riforma c.d.“Collegato Lavoro”(legge 4.11.2010 n. 183 art. 21), tanto che la suddetta Commissione ha sollecitato il Dipartimento Competente all’emanazione della direttiva di attuazione contenente le linee guida per la costituzione ed il funzionamento dello stesso.
Il Cug  potrà attuare le politiche mirate al raggiungimento delle pari opportunità,
al miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici ed alla
lotta contro il fenomeno del “mobbing”. 
L’Ente pubblico, quale datore di lavoro, dimostra in questo modo di dare il  buon esempio nella ricerca delle politiche lavorative che da un lato  garantiscono il miglioramento delle condizioni di lavoro (orari, sicurezza sul  lavoro, progressione in carriera, ecc) dall’altro il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della propria azione anche mediante la possibilità  di avere dei dipendenti pubblici affezionati al proprio lavoro,  svolto in un ambiente senza ostilità e con crescente competenza, con conseguente beneficio per gli utenti. 
Questi i punti su cui potrà operare:
- interpretazione di OOSS maggiormente rappresentative in maniera estensiva per garantire la massima partecipazione ai suddetti comitati;
- evitare che siano solo donne o solo uomini i rappresentati designati dai sindacati o dai dipendenti pubblici, garantendo così la concreta rappresentanza di entrambi i generi nelle suddette categorie (es. due uomini e due donne per i dipendenti pubblici e di conseguenza per i rappresentanti designati dai sindacati);
- costituire il comitato anche qualora gli aspiranti non fossero tutti in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti al punto 3.1.3. della direttiva;
- prevedere la presenza diversificata, ove possibile, della categorie dei
rappresentanti dei dipendenti;
- prevedere la presenza di esperti senza diritto di voto che possano
partecipare all’avvio dei lavori del CUG, qualora non vi fossero
professionalità specifiche all’interno dell’Ente, il tutto mediante l’ausilio
dell’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità.
- Non gravare di costi aggiuntivi l’ente pubblico.

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