Le mamme del Nido hanno manifestato davanti al Comune, ma la polizia li fa sbaraccare per l'elezioni in corso

Mamme in rivolta sulle scale del Comune di Grottaglie

Questa mattina le mamme  dei bimbi del Nido comunale hanno manifestato davanti al Comune, una incavolata protesta che è stata interrotta dalla polizia, pur avendola autorizzata in termini starordinari per il fatto che interessasse il benessere dei bimbi, ma non poteva esserlo, autorizzata, in quanto sono in corso le votazioni.

 I genitori dei bimbi, numerosi ed incavolati stamani hanno visto  i loro bimbi in stato di ansia e piangenti per la desolazione che si sono trovati di fronte, quando hanno varcato la soglia del nido e ceravano il lor pupazzo Calimero, riferiemnto mattutino,sparito insieme a  tutte le suppellettili di proprietà della cooperativa Nuova Rudie, la quale è stata intimata dal Comune a rimuoverle, per fare spazio alla cooperativa subentrante Giocolandia, dette suppellettili sono materiale didattico e pedagogico che fanno parte della programmazione che le regole didattiche e pedagociche vogliono che si concluda a fine anno scolastico, ovvero  a luglio quando l'asilo viene chiuso.

Causa l'incopetenza di alcuni funzionari del Comune i quali hanno bandito in ritardo la gara di appalto,infatti  il cambio di gestione di cooperativa doveva avvenire subito dopoNatale, però esposti e ricorsi al Tar e al  Consiglio di Stato hanno fatto sì che la situazione andasse per lunghe, però con una comunicazione di venerdì sera u.s., è stato intimato alla Nuova Rudie di sbaraccare stamane, così come è stato fatto, nella disperazione dei bimbi e l'ansia dei genitori. I genitori, tra l'altro  stamani hanno anche denunciato scarsa comunicazione nei loro confronti, infatti nessuna comunicazione ufficiale è arrivata ai loro domicili.Per mercoledì dovrebbe esserci una mediazione, per il momento è stato messo tutto a tacere perché in corso l'elezione amministrativa e poi ovviamente tra i genitori c'è il solito infiltrato che vuole risolvere la cosa a umma umma, chissà perché? infatti ha dimostrato molta insoffernza verso un videocamera che ha filmato il tutto. Fosse successo al nord o in un territorio dove si fanno valere i diritti dei cittadini e se bambini meglio ancora, l'opportunità di una registrazione video di una giornalista l'avrebbero colta al volo e chiedendola a gran voce. ma si sa come si risolvono le cose nel profondo sud!