"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano,
purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
Come si fa a dipingere una facciata di un luogo pubblico senza che il Comune sia d'accordo? (stadio comualae) come si fa a dipingere facciate nel centro storico che è tutelato dalla sovrintendenza, senza autorizzazione...o posso io dalla mattina alla sera colorare come voglio la mia casa? non è così!!!! negarlo è ipocrisia alla grottagliese. FRANK
Li ha definiti la stessa minestra del "un manipolo di facciedieri affacciati l'uno nelle tasche dell'altro, tutti a farsi i cazzi loro". Ora, se questa è vero che alcuni personaggi della scorsa amministrazione spiccavano per ignoranza e presunzione - prima tra tutte l'ex assessora alla cultura -, se è vero che erano indifferenti a ciò che arrivava dal basso etc..etc..(sui facciendieri ci andrei più cauto...) mi pare che Milano non abbia nessuna intenzione di relazionarsi con le istituzioni e qui lo dice molto chiaramente. Perchè le istituzioni devono interfacciarsi con lui?
Perché "le isituzioni" devono affacciarsi con lui? E' una domanda interessante. Ed è interessante perché rivela la concezione distorta delle "istituzioni" che ha chi l'ha rivolta. Le "istituzioni" non sono una cosa a disposizione personale di chi ne riveste le funzioni relative. In questa prospettiva, le "istituzioni" che ad esempio svogono le funzioni in tema di cultura e turismo a Grottaglie (ma non solo), non possono e non devono ignorare un evento di rilevanza culturale internazionale come il "Fame festival". E questo agendo da "istituzione", appunto, e non attraverso le lenti della ridicola e caricaturale rappresentazione fattane da A. Bologna. Le "istituzioni", dunque, al netto del carico di ridicola personalizzazione di chi ne svolge le funioni. E' inoltre necessario sfrondare alcuni comuni e distorti significati e connotazioni delle "istituzioni", che le relegano a qualcosa di vecchio, museale, ingessato, statico, per comprendere e valorizzare, invece, i significati e le connotazioni di azione, competenza, dinamicità, attenzione per l'interesse pubblico, ormai negletti e ignorati. "Perché le isituzioni devono interfacciarsi a lui"? Che ignoranza bestiale!
Concordo totalmente con l'anonimo precedente... e se la legge delle "istituzioni" è uguale per tutti...perchè mai interfacciarsi proprio a lui? Ignoranza atavica e viscerale!!! Cordialmente e anonimamente accorto.
Ignoranza atavica e viscerale? E' vero. L'ignoranza a volte affiora, inevitabilmente. Ma io le chiedo: nelle sue viscere e' già distillato il perfetto italiano? O lei ha una corazza impermeabile all'ignoranza? Mi permetta di farle osservare, inoltre, che l'espressione e' riportata prima correttamente. I suoi punti esclamativi, mi permetta ancora, sono eccessivi! Con molta cordialità
Non c'è affato da stupirsi. Sono ignoranti. La sorpresa sarebbe stata se l'avessero fatto.
RispondiEliminaCome si fa a dipingere una facciata di un luogo pubblico senza che il Comune sia d'accordo? (stadio comualae) come si fa a dipingere facciate nel centro storico che è tutelato dalla sovrintendenza, senza autorizzazione...o posso io dalla mattina alla sera colorare come voglio la mia casa? non è così!!!! negarlo è ipocrisia alla grottagliese.
RispondiEliminaFRANK
Li ha definiti la stessa minestra del "un manipolo di facciedieri affacciati l'uno nelle tasche dell'altro, tutti a farsi i cazzi loro". Ora, se questa è vero che alcuni personaggi della scorsa amministrazione spiccavano per ignoranza e presunzione - prima tra tutte l'ex assessora alla cultura -, se è vero che erano indifferenti a ciò che arrivava dal basso etc..etc..(sui facciendieri ci andrei più cauto...) mi pare che Milano non abbia nessuna intenzione di relazionarsi con le istituzioni e qui lo dice molto chiaramente. Perchè le istituzioni devono interfacciarsi con lui?
RispondiEliminaA.Bologna
Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi...
RispondiEliminaAlbert Einstein
Perché "le isituzioni" devono affacciarsi con lui? E' una domanda interessante. Ed è interessante perché rivela la concezione distorta delle "istituzioni" che ha chi l'ha rivolta. Le "istituzioni" non sono una cosa a disposizione personale di chi ne riveste le funzioni relative. In questa prospettiva, le "istituzioni" che ad esempio svogono le funzioni in tema di cultura e turismo a Grottaglie (ma non solo), non possono e non devono ignorare un evento di rilevanza culturale internazionale come il "Fame festival". E questo agendo da "istituzione", appunto, e non attraverso le lenti della ridicola e caricaturale rappresentazione fattane da A. Bologna. Le "istituzioni", dunque, al netto del carico di ridicola personalizzazione di chi ne svolge le funioni.
RispondiEliminaE' inoltre necessario sfrondare alcuni comuni e distorti significati e connotazioni delle "istituzioni", che le relegano a qualcosa di vecchio, museale, ingessato, statico, per comprendere e valorizzare, invece, i significati e le connotazioni di azione, competenza, dinamicità, attenzione per l'interesse pubblico, ormai negletti e ignorati.
"Perché le isituzioni devono interfacciarsi a lui"? Che ignoranza bestiale!
Concordo totalmente con l'anonimo precedente... e se la legge delle "istituzioni" è uguale per tutti...perchè mai interfacciarsi proprio a lui? Ignoranza atavica e viscerale!!!
RispondiEliminaCordialmente e anonimamente accorto.
Ignoranza atavica e viscerale? E' vero. L'ignoranza a volte affiora, inevitabilmente. Ma io le chiedo: nelle sue viscere e' già distillato il perfetto italiano? O lei ha una corazza impermeabile all'ignoranza? Mi permetta di farle osservare, inoltre, che l'espressione e' riportata prima correttamente. I suoi punti esclamativi, mi permetta ancora, sono eccessivi!
RispondiEliminaCon molta cordialità
La perfezione non esiste. E poi, chi vuol esser probo sia... non ho mica ammazzato qualcuno! Mi si perdoni l'eccesso...
RispondiEliminaAltrettanto cordialmente