Chiude (peccato, ndr) i battenti a Grottaglie (TA) l’esposizione monotematica curata da Simone Mirto e Mimmo Vestita dedicata a tre secoli di manufatti ceramici
Turisti stranieri, italiani e sopratutto abitanti della zona hanno potuto ammirare oltre 170 prodotti artigianali come ciot’le, vozze a secretu, trimmoni, cucchi, quartare, quartaroni e numerosi capasoni (grandi recipienti di creta) di diverse epoche e capacità

Un’esposizione rara, singolare e raffinata che ha riportato sotto i riflettori del grande pubblico una produzione dalla linea armoniosa, perizia tecnica e brillantezza dei colori. I capasoni muntrunati (accatastati) sono ritornati a brillare nel quartiere dei figuli come era visibile nel passato sui tetti delle numerose botteghe della città.
“Siamo molto soddisfatti del successo che la mostra ha riscosso. – commentano entusiasti Simone Mirto e Mimmo Vestita, ideatori e curatori dell’esposizione – Sono venuti a trovarci molti turisti sia italiani che stranieri ma anche molti abitanti della zona e bambini che non immaginavano neanche l’esistenza di alcuni manufatti e che si sono dimostrati estremamente incuriositi nel corso delle numerose visite guidate. Questo dato dimostra che l’iniziativa è stata molto apprezzata soprattutto dai grottagliesi che in un certo senso si sono riappropriati della propria cultura e tradizione. La nostra storia secolare di ceramica è diventata in un momento patrimonio di tutti. E siamo d’accordo nel sostenere che la divulgazione delle peculiarità locali con attività culturali di una certa qualità giochi un ruolo fondamentale nella crescita turistica dell’intera comunità”.
“Ricordiamo, infine - concludono Mirto e Vestita - che la prima mostra ‘Ceramica da vino tra Settecento e Novecento’ è stato autofinanziata e vorremmo ringraziare i giovani professionisti locali che ci hanno supportato nelle diverse fasi organizzative e che insieme a noi hanno sposato il progetto”.
Grande curiosità ed interesse anche da parte dei media locali e nazionali, che all’evento hanno dedicato ampi servizi e pubblicazioni e per questo i curatori hanno già in cantiere un’altra esposizione da allestire nell’estate del 2012.
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