Il Premio“Koinè – Mediterraneo – Giuseppe Battista” è alla sua seconda edizione e questa sera sarà conferito don Cosimo Occhibianco per la Cultura del Territorio.
Il Premio Koinè, è il segno tangibile di come sia possibile parlare di promozione culturale ponendo grande attenzione al territorio. Solcato dal sogno di chi dedica il proprio tempo al mietere curiosità, il territorio umano acquisisce nell'opera di don Cosimo un valore inestimabile, derivante da una insaziabile sete di conoscenza, di approfondimenti e di continue scoperte. Nei suoi scritti, il nuovo avanza nella forma di traiettorie che uniscono l'eterno presente con un passato gravido di frammenti in attesa di rivedere l'orizzonte di visibilità. Per la loro natura insistente, esse volgono in percorsi che rendono nitidi i tratti di una storia dinamica, concepita secondo rinnovati respiri, secondo ritmi di affermazione di un' esistenza devota allo stupore che coglie l'uomo nel momento in cui si accosta alle profondità di quanto gli appartiene. Con la sua attività di ricercatore, ha contribuito ad evidenziare lo stretto rapporto che l'uomo ha con il territorio in cui vive. In tutti i suoi lavori il territorio assurge al ruolo di vero protagonista ed i suoi scritti si trasformano in efficaci ed emozionanti momenti di promozione e sensibilizzazione del grande pubblico agli effetti che la frantumazione della cultura ha sulla vita di tutti gli uomini. Nelle sue numerosissime pubblicazioni, il territorio si amplifica, ergendosi come argine evanescente di tempi costantemente irradiati di luce nuova e divenendo per
gli anziani evocatore di ricordi, per i giovani fonte inesauribile di stimoli. Il territorio diviene, quindi, un'occasione di dignità. Il presente riconoscimento è conferito a don Cosimo Occhibianco anche alla luce dell'orgogliosa ricerca che afferma la sempiterna giovinezza della sua mente.
Grottaglie, 11 novembre 2011
Carmen De Stasio - Presidente Commissione Premio
Koinè-Mediterraneo "G.Battista" ed. 2011
Roberto Burano - Presidente Associazione
Koinè culturale "G. Battisti" Grottaglie.
Per favore, se non c'è sensibilità(se uno non ce l'ha non se la può dare), almeno più attenzione e appropriatezza nell'uso delle parole. Don Cosimo, un buon ricercatore della storia e del costume nostrano, oltre che un buon conoscitore e ricercatore del dialetto grottagliese, non può essere dipinto in questo modo così azzimato. Il caleidoscopio di queste parole e dei relativi significati, quasi sempre drammaticamente inappropriati, non solo stordiscono il lettore, ma diminuiscono l'onesto lavoro di Don Cosimo.
RispondiElimina