Un Grottagliese reggerà il Laccio del Santo Simulacro di Gesù Morto nella processione dei Sacri Misteri di Taranto.
La notizia è ufficiale, il grottagliese Gianpaolo Cassese, amministratore della Società Agricola F.lli Cassese s.s., sarà una delle otto personalità chiamate a reggere il Laccio del Santo Simulacro di Gesù Morto nella processione del Venerdì Santo dei Sacri Misteri di Taranto. Un grande onore che l'Arciconfraternita del Carmine di Taranto ha voluto conferire al dott. Cassese per il suo concreto impegno nella salvaguardia del creato.
Anticamente, secondo quanto stabilito nell’atto di donazione della statua del Gesù Morto all'Arciconfraternita del Carmine e rispecchiando la volontà del nobile Calò che la donò, i quattro cavalieri appartenevano alle famiglie nobili di Taranto; estintesi queste ultime, i lacci vengono oggi retti da quattro cavalieri del Santo Sepolcro e solo in rari casi a personalità che, pur essendo prive di onorificenze, si sono particolarmente distinte nei loro rispettivi ambiti. Al momento non ci risulta che altri grottagliesi abbiamo avuto nel tempo questo importante privilegio, almeno dal 1957, anno in cui si è iniziato a registrare il nome dei cavalieri prescelti.
La Processione dei Misteri che muoverà dalla Chiesa del Carmine di Taranto alle ore 17.00 di domani, 6 aprile 2012, percorrerà il centro cittadino e durerà complessivamente 15 ore. Le personalità che reggono il Laccio della statua del Gesù Morto vestono il frac, l’abito maschile più elegante, mentre l'abito di rito dei confratelli è composto dal camice bianco, una cinta nera, il rosario, lo scapolare (simbolo distintivo dei devoti della Vergine del Carmine), la mozzetta di color crema, il cappello nero bordato di azzurro calato sulle spalle e il cappuccio bianco calato sul volto. Tutti i confratelli in abito di rito camminano rigorosamente scalzi. Anche questa processione è aperta dal troccolante; seguono il gonfalone, la Croce dei Misteri, le statue di Cristo all'orto, Cristo alla Colonna, l'Hecce Homo, la Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone, Gesù morto e l'Addolorata. Tra le statue si sistemano 24 poste. Elemento essenziali della Settimana Santa tarantina sono le marce funebri eseguiti dalle bande ingaggiate dalle confraternite. L'andatura lentissima di tutti i partecipanti alle processioni prende il nome di nazzicata.
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