Con questa celebre frase di John Swigert iniziò il 15 aprile
del 1970 " l'odissea nello spazio" dell'equipaggio dell' Apollo XIII, una sonda lunare che avrebbe dovuto
portare sulla Luna tre astronauti: James
Lovell, John Swigert e Fred Haise. La missione era stata definita di Tipo H,
ossia dimostrativa del fatto che sulla Luna si poteva allunare con precisione
assoluta e che l'esplorazione lunare era in definitiva non molto diversa da
quella di un remoto deserto terrestre. La missione partì alle ore 19.13 ora di
Greenwich del 11 aprile del 1970 da Cape Canaveral in Florida, e gli astronauti
dovevano "semplicemente" atterrare sulla Luna , depositare una stazione
lunare e prelevare campioni di suolo e poi ripartire e far rientro sulla terra.
Qualcosa però modificò tutto il programma e trasformò quella che stava per diventare una
sconfitta, in vittoria dell'ingegno e
delle capacità degli uomini di lottare contro gli imprevisti e contro il tempo.
L'incidente che modifico tutto avvenne a 55 ore dal lancio.
Uno dei quattro serbatoi di ossigeno del modulo comando esplose, danneggiandolo a tal punto che da terra si decise di sospendere la missione e di trasferire i tre membri dell'equipaggio nel piccolissimo modulo lunare che sarebbe dovuto servire a due d loro per scendere sulla Luna. Mentre noi sulla terra seguivamo con trepidazione l'avvicendarsi dei drammatici eventi in televisione , i tre astronauti stipati nel modulo lunare girarono intorno alla Luna ed iniziarono la traiettoria del ritorno "libero". Dopo un numero incredibile di imprevisti, i tre astronauti entrarono, con tantissima suspance da parte nostra, nel cuore dell'atmosfera e quindi nel silenzio radio successivo e solo quando dal mare delle isole Samoa ci giunse la voce di uno dei tre astronauti "Ehi Houston come ci sentite?" tutti potemmo tirare un lungo sospiro di sollievo: i tre uomini erano stati tratti in salvo e l'avventura si poteva considerare finalmente terminata.
In allegato una bella ricostruzione di tutta la missione Apollo XIII.
Uno dei quattro serbatoi di ossigeno del modulo comando esplose, danneggiandolo a tal punto che da terra si decise di sospendere la missione e di trasferire i tre membri dell'equipaggio nel piccolissimo modulo lunare che sarebbe dovuto servire a due d loro per scendere sulla Luna. Mentre noi sulla terra seguivamo con trepidazione l'avvicendarsi dei drammatici eventi in televisione , i tre astronauti stipati nel modulo lunare girarono intorno alla Luna ed iniziarono la traiettoria del ritorno "libero". Dopo un numero incredibile di imprevisti, i tre astronauti entrarono, con tantissima suspance da parte nostra, nel cuore dell'atmosfera e quindi nel silenzio radio successivo e solo quando dal mare delle isole Samoa ci giunse la voce di uno dei tre astronauti "Ehi Houston come ci sentite?" tutti potemmo tirare un lungo sospiro di sollievo: i tre uomini erano stati tratti in salvo e l'avventura si poteva considerare finalmente terminata.
In allegato una bella ricostruzione di tutta la missione Apollo XIII.
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