«Questo è il sud che ha puntato
sulla qualità». Con queste parole il ministro alle politiche Agricole, Mario
Catania, ha accolto il premio speciale Cantine Due Palme. A consegnare il
prestigioso riconoscimento al ministro, il Governatore Nichi Vendola,
l’assessore all’Agricoltura Dario Stefàno e il presidente della commissione
europea Agricoltura, Paolo De Castro, oltre al padrone di casa, il presidente
di Cantine Due Palme, Angelo Maci.
Un premio che il Ministro Catania ha voluto dedicare «ai tanti produttori pugliesi per il lavoro straordinario fatto. Nella storia di questa cantina – ha detto Catania - c’è la storia della viticoltura pugliese e la sua capacità di andare sui mercati a testa alta con la consapevolezza di esportare un prodotto eccezionale». «Momenti straordinari per la Puglia agricola» ha detto ancora il Ministro commentando il grande sforzo che la Puglia del vino ha compiuto negli ultimi anni.
Sullo stesso tenore il commento del Governatore, Nichi Vendola. «Abbiamo ridato dignità all’agricoltura pugliese. Un tempo producevamo il vino, l’olio per gli altri, facevamo un semilavorato e gli altri lo lavoravano; noi abbiamo pensato di finanziare il sistema enologico pugliese e incitare i produttori a non avere paura della globalizzazione. Facendo sistema si possono vincere le sfide».
Un premio che il Ministro Catania ha voluto dedicare «ai tanti produttori pugliesi per il lavoro straordinario fatto. Nella storia di questa cantina – ha detto Catania - c’è la storia della viticoltura pugliese e la sua capacità di andare sui mercati a testa alta con la consapevolezza di esportare un prodotto eccezionale». «Momenti straordinari per la Puglia agricola» ha detto ancora il Ministro commentando il grande sforzo che la Puglia del vino ha compiuto negli ultimi anni.
Sullo stesso tenore il commento del Governatore, Nichi Vendola. «Abbiamo ridato dignità all’agricoltura pugliese. Un tempo producevamo il vino, l’olio per gli altri, facevamo un semilavorato e gli altri lo lavoravano; noi abbiamo pensato di finanziare il sistema enologico pugliese e incitare i produttori a non avere paura della globalizzazione. Facendo sistema si possono vincere le sfide».
E la sfida Cantine Due Palme l’ha
proprio vinta. Con l’inaugurazione della nuova barricaia, si dà il via a nuovi
spazi, 4000 metri quadrati di struttura che si aggiungono alla realtà
cellinese, nuove tecnologie per un investimento totale di 5 milioni di euro; e
ancora, duemilaquattrocento ettari
di vigneto, più di milleduecento soci, sette milioni di bottiglie prodotte per
un totale di 300mila quintali di uve lavorate. Questi i numeri di Cantine Due
Palme, la più importante azienda cooperativa di Puglia.
La
mission di Cantine Due Palme si conferma ancora una volta lungo il solco
dell’innovazione e della tradizione. «Un bilancio positivo quello che
tracciamo – ha dichiarato Angelo Maci -
si conclude, infatti, un periodo ricco di novità. Siamo cresciuti, ci
siamo allargati, abbiamo continuato a investire e a essere motore di sviluppo
economico per il territorio. Abbiamo l’ambizione di voler ancora crescere come
uomini, come viticoltori, come un’azienda fiera della sua tradizione, ma che ha
imparato a confrontarsi con l’Italia e con il mondo».
L’occasione del Premio Speciale è
anche un momento per riflettere sul ruolo strategico che l’agricoltura riveste
nell’economia della regione Puglia. «Con il presidente Vendola – ha detto
l’assessore Dario Stefàno - abbiamo il piacere di parlare di “agricoltura” che
per noi è un modo più ambizioso per recuperare l’orgoglio identitario di questa
terra, facendone una bandiera nel mondo».
Con il ministro Mario Catania,
hanno ricevuto il prestigioso premio - una scultura realizzata dall’artigiano di Galatina Cesare Costantini,
un grappolo d’uva, simbolo di fertilità e abbondanza, realizzato in acciaio e
rame - altri nomi di rilievo
nazionale e internazionale del mondo del vino: da Federico Castellucci,
primo italiano a ricoprire l'incarico di Direttore generale dell'Organizzazione
internazionale della Vite e del Vino a Beppe Martelli, direttore generale
di Assoenologi; i docenti universitari Luigi Moio e Felice Roberto
Grassi, i giornalisti Alessandro Regoli e Daniele Cernilli e
l'imprenditore Gianni Zonin.
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis