di Filomena Russo
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Edicola sacra centro storico di Grottaglie |
Importante
la ricerca storica dei luoghi di interesse naturalistico e monumentale.
Dall’habitat rupestre alla riscoperta delle storie e delle tradizioni
culturali, artistiche, architettoniche, enogastronomiche del proprio territorio; gravine, artisti, poeti e storici (come
la storia di un brigante grottagliese, papa Giru, le cui gesta hanno
travalicato i confini nazionali).
Le
potenzialità turistiche di Grottaglie sono molteplici; dal quartiere
delle ceramiche, unico nel suo genere, alla feudalità passata della città
all’ombra del Castello Episcopio con porta S. Giorgio.
Unico è
anche il centro storico, che si estende sino alla porta S. Antonio, a porta S.
Angelo, che non esiste più, oggi fuori porta, e la chiesa di S. Francesco di
Paola. Piazza Regina Margherita, deturpata, per la presenza di uno stabile non
consono all’agorà, la Collegiata della Chiesa Matrice, la Chiesa del Carmine, la Madonna del
Lume, senza trascurare la chiesa di S. Francesco De Geronimo, il santuario, che custodisce le spoglie
del Santo grottagliese, caso raro se non unico, che potrebbe favorire il
turismo religioso .
Grottaglie potrebbe offrire dei soggiorni
gradevoli e interessanti, ma le
carenze ricettive, e non solo, esclusi i B&B, che fanno la loro parte, offrendo ospitalità e gentilezza
,il turismo a Grottaglie è solo “mordi e fuggi”. Da aggiungere che c’è anche
carenza di materiale prettamente turistico, come: dépliants et brochures in più lingue. Nell’ufficio preposto esiste qualcosa in
lingua inglese e in lingua tedesca e basta, troppo poco, anche perché i turisti
francesi e spagnoli, ad esempio, potrebbero
sentirsi discriminati; ma è solo una constatazione, per non parlare della inesistenza di cartelli stradali con le
indicazioni dei beni architettonici e non solo. Le gravine, poi,
la nostra maggiore attrattiva naturale, che rappresentano lo specchio geologico
della città e mettono in
luce la tipologia del territorio sul quale Grottaglie è sorta (la gravina di
San Giorgio) dove sono? Come le si
raggiunge?. Il nome della città, infatti, deriva dal latino Cryptae Aliae (diverse,
altre grotte),per cui uno degli itinerari più logici- da proporre al turista-
parte dal quartiere delle ceramiche, attraversa il centro storico, si sofferma
al Castello Episcopio, per raggiungere le gravine, luogo rupestre di origine della città.
Percorrendo le vie e viuzze della
Grottaglie vecchia, poi, il cosi detto “centro storico”, al turista attento non
sfuggono certi angolini caratteristici ,che fanno parte della nostra storia e/o tradizione e scoprono le
edicole votive. A tale proposito va ricordato che da alcuni anni a cura dei
Lions di Grottaglie e della BCC di San Marzano si sono realizzate delle opere
di recupero conservativo ed
estetico delle edicole votive del centro storico, soprattutto il prof. Antonio Caputo, uno dei soci fondatori del club locale,
che ha fatto del recupero delle
edicole votive del centro storico un impegno del tutto personale. La conoscenza
e la passione per il
territorio su cui si vive
favoriscono la scoperta di quegli angolini per i più, talvolta, sconosciuti.
Non si può amare ciò che non si conosce. Le origini storiche delle edicole
votive non sono note, si pensa,
pertanto, trattarsi di immagini protettive volute dal proprietario della
magione sulla cui parete, “nchioscia” o spigolo sia stata dipinta l’immagine
sacra, che in genere data fine’800 inizio ‘900. Spesso trattasi di immagini più
volte ritoccate. Pare che i cittadini, nei decenni passati, si riunivano davanti alle edicole votive per pregare il santo o l’immagine che il
dipinto raffigurava ,ciò vuol dire che erano dei luoghi di aggregazione sociale e religiosa. Il prof. Antonio
Caputo, come dicevamo, si è fatto promotore del recupero delle immagini delle edicole votive:
1. MADONNA
DEL CARMINE- via S. Francesco de Geronimo
2. IMMACOLATA
CONCEZIONE-salita Immacolata
3. MADONNA
CON IL BAMBINO –vico Umberto, 10
4. LA
DEPOSIZIONE-via Chiesa Matrice,29
5. LA DEPOSIZIONE DI GESU’- via Castello,3
Restauratrice la
dott. Gaetana di Capua
Tutto ciò dimostra
che là dove si vuole, qualcosa si può fare con impegno
personale, disponibilità e passione per la città in cui si vive. Ci si
auspicherebbe altrettanta attenzione, disponibilità e impegno da parte dei “
Preposti” alla salvaguardia dei beni comuni. Questo é solo un esempio di come e
quanto il singolo cittadino e le differenti associazioni culturali possono fare per valorizzare Grottaglie
; a tale proposito molto altro ci sarebbe da dire…….. à la prochaine.
Condivisibile quanto scritto. Solo una precisazione: aliae non significa "diverse" ma "altre". Sarebbe l'ora di consultare un vocabolario di latino e non scopiazzare gli errori degli altri.
RispondiEliminaAndrea A.
Putroppo il turismo a Grottaglie è destinato a restare"mordi e fuggi",perchè manca una seria politica turistica, gli operatori così come i ceramisti sopravvivono alla giornata, in assenza di concrete prosettive di rilancio. Putroppo si paga il prezzo dell'isolamemento, senza una stazione, un'areoporto eternamente chiuso,la campagna e le meravigliose gravine rupestri abbandonate a e stesse, chi vuoi che venga a Grottaglie?A fare cosa?Partiamo da questo...
RispondiEliminaGentile signor Andrea, la ringrazio della precisazione,ma mi permetto di farle notare che ho scritto "diverse ,altre grotte", nel senso di molte altre e che "aliae" é il plurale di: "alius , alia,aliud, pronone e aggettivo della lingua latina. Cosa avrei scopiazzato? Grazie F.R:
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