mercoledì 3 ottobre 2012

Tu mecum es


 La notte tra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 realizzava pienamente il suo "essere in Cristo", raggiungendo in cielo il Padre Celeste, San Francesco d'Assisi. Il trapasso avvenne nella Porziuncola, una piccola chiesa eretta probabilmente intorno all' anno 300 ad opera di alcuni eremiti che dalla Palestina, e che il poverello d'Assisi aveva riparato, su indicazione di una voce interiore che glielo aveva richiesto.
 Oltre a ricordare il grande santo, che è patrono d'Italia, mi fa



piacere ricordare la piccola chiesa della Porziuncola, perchè legata ad una  santa a cui sono devoto: Santa Chiara.
Infatti proprio in questa chiesetta nella notte seguente la domenica delle Palme del 1211, san Francesco davanti all'altare della Vergine, tagliò la lunga capigliatura a Chiara e gli consegnò l'abito religioso , consacrandola al Signore.


A tutti i Francesco d'Italia dedico uno dei più antichi componimenti poetici della letteratura italiana, scritto proprio da san Francesco d'Assisi: "Il cantico delle creature"
"Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual'è iorno.

et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et omne tempo, per lo quale a le tue creature dia sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sora aqua la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra terra, la quale ne sistenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si', mi' Signore,  per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a cquelli ke morranno ne le peccatu mortali: beati quelli ke troverà nelle tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi' Signore et ringratiate et serviateli cum grande humilitate"

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