Un'allieva del Liceo Moscati di Grottaglie, Annalisa Galeone, mi ha fatto pervenire queste sue riflessioni sulla Lectura Dantis del 13 febbraio u.s.

"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
giovedì 28 febbraio 2013
Comedìa e Poema: musicalità e antimusicalità nei versi di Dante
Un'allieva del Liceo Moscati di Grottaglie, Annalisa Galeone, mi ha fatto pervenire queste sue riflessioni sulla Lectura Dantis del 13 febbraio u.s.
martedì 26 febbraio 2013
Capire ed amare la Storia
La filosofia, intesa come amore per la conoscenza,
ci insegna che la Storia e’ patrimonio di tutta l’umanità e ci aiuta a capire
che la vita individuale e collettiva trascorre attraverso il tempo. Questo
significa amare la conoscenza che essa racchiude, conoscere i fenomeni che si
sviluppano attraverso il tempo, in sintesi voler sapere cosa è successo
all’umanità attraverso il tempo. Possiamo per questo definire la Storia come memoria dell’umanità e per lo
stesso motivo gli antichi romani la definivano Maestra di Vita, una serie di
scenari differenti di cui spesso ci sfuggono le finalità, che però capiamo
quando le azioni si compiono e danno vita a degli effetti. Il contatto con il
tempo e con la storia fanno emergere la coscienza. La storia ci parla di
guerre, di amore, odio, infermità, crimini, di nascita, crescita, morte di
civiltà di popoli
venerdì 22 febbraio 2013
C'era una volta Carlos Castaneda
Perché letteratura e alchimia hanno sempre un viaggio interrotto e poi ripreso tra i cominciamenti dei simboli? La letteratura diventa una rappresaglia quando non si fa preghiera e illuminazione. Nel percorso di una letteratura simbolo la figura dello sciamano diventa fondamentale. Viaggiare dentro la propria anima è viaggiare nella saggezza dello sguardo, dell’ascolto, dell’impeccabilità, del guerriero della luce e mai delle ombre. Il combattente del sole, della luna e mai delle ombre e delle tenebre. Carlos Castaneda. Ritorna con il silenzioso passo. Leggiamolo con umiltà e con coraggio. A chi manca il coraggio di vivere la letteratura come magia, alchimia, mistero si allontani da Carlos. Ma la parola non può esistere senza i simboli sciamanici del sogno.
giovedì 21 febbraio 2013
” Passeggiando nell’arte”: Pienza.
La storia della città di Pienza, a detta di
qualcuno, ha il "sapore di una favola"; e Giovanni Pascoli così ne
definì le origini: Pienza "...nata da un pensiero d’amore e da un sogno di
bellezza...". A sognare è una figura di grande spicco nel ricco crogiolo
di personalità dell’italia del ‘400. Nato a Corsignano nel 1405, da una nobile
famiglia senese decaduta e confinata per ragioni politiche in questa povera
borgata, Enea Silvio Piccolomini trascorse l’infanzia a Corsignano, da
cui si distaccò per intraprendere una formidabile carriera che lo portò
rapidamente a rivestire ruoli di grande importanza e responsabilità nel
panorama politico - religioso dell’Europa del tempo, fino all’elezione al
soglio pontificio avvenuta nel 1458.
martedì 19 febbraio 2013
ED ORA AD OCCIDENTE VERSO CAMPO FREDDO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GIUSEPPE LAINO
“Una
cosa è parlare di morte, un’altra è morire: è quando tocca a noi che abbiamo
paura. La morte non porta riguardo.” Queste riflessioni
aprono, quasi come un monito, il nuovo libro di Giuseppe Laino, docente di
lettere grottagliese, dal titolo “Ed ora a occidente verso Campofreddo”, edito
da Scorpione Editrice. Si tratta di una corposa raccolta di racconti popolari
pugliesi che affondano le radici nella memoria di un popolo, quello
meridionale, per il quale i racconti, le storie, le favole risultano essere
cuore pulsante della cultura e delle tradizioni. L’autore,...
sabato 16 febbraio 2013
Quando la passione è un’ opera d’arte!
"Amarti ora e sempre" sono le parole con le quali Gabriele
D'Annunzio dedica la sua Francesca da
Rimini a Eleonora Duse, l'amata che l'avrebbe interpretata. Una frase che
sembra legare il suo rapporto
sentimentale con la divina Duse a quello di un'altra celebre coppia della
storia, quella di Paolo e Francesca. L’amore tra il Vate e l’attrice è uno dei
più celebri della storia della letteratura e del teatro italiano.
Sfavillante,.notturna,possessiva e sensuale come i suoi protagonisti, la storia
dei due divi è paragonabile ad un episodio attuale dello star system dello
spettacolo, ora che la letteratura è solo uno sbiadito ricordo di quello che
era ai primi del novecento nel mondo della comunicazione. D’Annunzio conosce la
Duse a Roma, in una cerchia di amici comuni, dopo averla vista recitare, nel
1894. Egli ha già una sua fama, dovuta alle sue prime poesie, al suo romanzo
“Il piacere”, ai suoi articoli sui giornali.
Il Miracolo, la Grazia, la Fede oltre il potere teologico della chiesa Benedetto XVI: la metafisica del Cristo nel mistero e nella fede
Ritorno
sulla questione delle dimissioni di Benedetto XVI. Ho avuto l’occasione
di affrontare, in modo dialettico, il problema in un recente convegno
su “Ragione, Storia e Fede”. La mia posizione resta quella già
menzionata. Anzi, ancora di più diventa “forte” e distante dalla
posizione e dalle giustificazioni del relativismo storico delle chiese.
Una
provocazione? Ho detto: prendete tutto come provocazione ma non
esistono verità assolute tranne la simbolica metafisica della
cristocentricità che è oltre il sistema della chiesa. Di una chiesa
liturgia, teologia, storia, potere, dolore.
mercoledì 13 febbraio 2013
Il Dante della Commedia divina è l’inquisitore nella letteratura di un Occidente smarrito
L'estetica
del tragico non può conoscere la malattia delle ambiguità dantesche.
Siamo in un tempo in cui lo scontro culturale e storico ha bisogno di
interpretare e non di giudicare, condannare e vivere le reticenze.
Dante
è stato nel mio cammino ma anche sul piano filosofico e teologico delle
cantiche resta distante da una testimonianza in cui l'esempio
dell'uomo, per uno scrittore e per un poeta, deve farsi testamento.
martedì 12 febbraio 2013
Lectura Dantis il 13 febbraio al Liceo Moscati
![]() |
Lectura Dantis : secondo appuntamento al liceo Moscati |
lunedì 11 febbraio 2013
La profezia di Malachia e le dimissioni di Benedetto XVI.
“L'annuncio dato direttamente dal Papa, in latino, durante
il Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto: "Lascio per
l'età avanzata. Ho la certezza che le forze non mi permettano di continuare.
Ora vivrò una vita di preghiera". La sede sarà vacante dalle 20
dell'ultimo giorno del mese. I cardinali si riuniranno per l'elezione del
successore a marzo. Sodano: "Un fulmine a ciel sereno". Monti:
"Scosso da notizia inattesa". Sconcerto in piazza San Pietro:
"Ma è vero?" Cosi’titola La Repubblica a titoli cubitali, oggi alle
ore 12.48! Indipendentemente da come evolvera’ la situazione, in questi momenti di grave sconcerto non solo per la Cristianita' ma per il mondo intero,credo che sia
utile “rivedere” quelle che sono passate alla Storia come le “Profezie di
Malachia”.
giovedì 7 febbraio 2013
Pericle e la Carfagna:quando il sacro s’imbatte nel profano
In una recente trasmissione televisiva del giovedi’ sera
su La 7, condotta da Michele Santoro, piu’ e piu’ volte la sig.ra Carfagna, ex ministro del Pdl, rivolgendosi al giudice
Ingroia,suo interlocutore, gli diceva: ”…ecco, e’ arrivato Pericle col suo
discorso agli Ateniesi…”.Questa frase e’ stata ripetuta come mera cantilena
nell’arco dell’intera serata, ad ogni intervento di Ingroia, per cui la mattina
seguente non ho potuto fare a meno di andare a
rileggermi questo scritto di cui conservavo lontane memorie liceali.Non so se
la sig.ra Carfagna lo abbia letto anche lei:io credo di no,certamente le sara’
stato solo riportato e ,anche, in
maniera errata. E allora leggiamoci qualche riga ,tratta dal famoso discorso di Pericle agli ateniesi
(e agli altri popoli), pronunciato nel 461 avanti Cristo (Tucidide,
Storie, II, 34-36):
mercoledì 6 febbraio 2013
2° Congresso Regionale sulle Malattie Rare
"MALATTIE RARE
La vita è ancora
bella
Diagnosi, terapia e
qualità di vita"
2° Congresso Regionale
Bari - Villa Romanazzi Carducci -
21-23 febbraio 2013
Al secondo Congresso Regionale sono stati assegnati dal Ministero della Salute 12 crediti forrmativi ECM che possono essere richiesti da Medici, Biologi, Farmacisti ed Infermieri. Il programma, che prevede anche gli interventi della Pediatra Giuseppina Annicchiarico di Grottaglie e dell' Immunologo Mauro Minelli di Campi Salentina, è consultabile alla fine di questo articolo. Nel programma sono descritte anche le modalità di iscrizione al Congresso e le modalità per l' acquisizione dei crediti formativi.
Le malattie rare (mr)
sono malattie che, a differenza di tutte le altre, vengono classificate come
tali quando colpiscono un numero molto basso di bambini e persone, cioè in base
alla prevalenza. L’Europa stabilisce che una affezione sia rara quando colpisce
meno di 5 individui su 10.000. Si stima che in Europa possano esserci dai 27 ai
36 milioni di persone con mr. L’80 % delle malattie genetiche sono rare. Sono
in gran parte malattie gravi, che inducono fragilità estrema e cronicità
anticipata ad epoche precoci della vita. Sono infermità che richiedono viaggi,
talora anche internazionali. Sono malattie che compromettono fortemente qualità
di vita e tempi di sopravvivenza.
martedì 5 febbraio 2013
IL Mediterraneo e le culture letterarie
Svoltosi con successo il convegno a Martina Franca dedicato a “Il Mediterraneo e le culture etniche tra letteratura e antropologia” con la Lectio magistralis di Pierfranco Bruni. Responsabile Etnie e Mediterraneo del Progetto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Le culture del
Mediterraneo tra linguaggi, tradizioni ed identità. Su questi percorsi si è
sviluppata la Lectio
Magistralis di Pierfranco Bruni, esperto di letterature del
Mediterraneo. Il Mediterraneo, la letteratura e i fenomeni antropologici.
lunedì 4 febbraio 2013
San Biagio tra religione e tradizione
All'inizio di febbraio di alcuni anni fa mi
trovavo a Milano per un congresso e la sera, al termine dei lavori, passeggiando per le vie di Milano, notai in tutte le
vetrine delle pasticcerie e delle panetterie, dei panettoni in vendita con
forti sconti (anche offerte del tipo prendi due e paghi uno). Tra di me pensai
ad un banale tentativo di liberarsi
degli avanzi del dolce natalizio per eccellenza. Il giorno successivo parlando
con alcuni colleghi milanesi feci le mie considerazioni su quanto avevo notato
la sera precedente eprimendo la mia ammirazione per la poderosa operazione di eliminazione delle scorte
di prodotti invenduti operata dai commercianti milanesi. Con mia grande
sorpresa fui contraddetto e mi spiegarono che non era un'operazione del tipo da
me pensata ma che si trattava di un'usanza ben radicata nel territorio
milanese: quella di mangiare il panettone il 3 febbraio, giorno di San Biagio e
mi raccontarono immediatamente la storia che lega il santo al più rappresentativo dolce meneghino.
Eva Perón: una donna ed un’eroina "populista".
Il mito di Eva Perón resiste a tutte le mode e a
tutte le tendenze politiche. Morta quasi sessant’anni fa, la sua immagine
continua a risplendere più viva che mai nell’immaginario collettivo argentino
ed internazionale.Alla creazione del mito contribuiscono certamente anche il
suo comportamento da Robin Hood (toglie ai ricchi per dare ai poveri, sia pure
in maniera disordinata e autoritaria) e il ruolo giocato di prima, vera donna
politica argentina.Una sovvertitrice dell’ordine stabilito, una “femminista”
che paradossalmente si comporta da “macho” per ottenere risultati concreti
(diritti politici alle donne) e duraturi nel tempo (legislazione civile che mette
fine alla inferiorità giuridica delle donne argentine).