di Vincenzo Russo
Solo qualche
minuto del vostro tempo, per raccontarvi una breve storia, che accadeva in una
piccola città. In questo luogo viveva una signora con i suoi numerosi figli, e,
non avendo una casa di proprietà, fu costretta ad andare in fitto. Per poter
sistemare tutta la famiglia, la signora aveva bisogno di spazio, ma si dovette
accontentare di due locali ubicati, però, in palazzi diversi, con conseguenti
disagi che una simile soluzione comportava. Poi, la signora trovò un compagno,
che volle dare del suo e la famiglia aumentò. Ciò richiese nuovi spazi, dove
sistemare i nuovi arrivati.
Nonostante l’affannosa ricerca di una
casa adeguata alle nuove esigenze della famiglia, l’unica soluzione possibile
fu un altro locale in fitto in un altro stabile. La famiglia cresceva E LA
RICERCA DI SPAZI anche, sempre, però, con l’analogo risultato; un altro locale
in fitto. Ora capirete le difficoltà nel gestire una
simile situazione. Immaginate la distribuzione del “Cibo”. Portare da mangiare
in giro per la città, con tutti i collaboratori necessari a disposizione,
determinava che i pasti erano consegnati quasi sempre freddi, diventando spesso
indigesti. Certo i ragazzi , bene o male, crescevano, ma si faceva di tutto per
dare loro se non il meglio almeno il necessario? Chi aveva fatto crescere la
famiglia in maniera sconsiderata, non era responsabile di tutti i problemi
creati? Quanti di quei ragazzi non
avevano potuto dimostrare il loro vero valore per la carenza di assistenza e
comprensione? Quante intelligenze
non erano state capite o erano state mortificate
per l’inadeguatezza del posto in cui vivevano? Purtroppo saranno state tante.
Questa storia
parla di una situazione insostenibile, che, credo nessuno di noi accetterebbe
per se stesso e per i suoi cari,
invece non è così.
Mi spiego.
La piccola
città è Grottaglie, la famiglia di cui parlo è il “Liceo Moscati”. Del problema
di questa scuola siamo tutti colpevoli, perché, come sempre, abbiamo delegato
“Altri” ad ottenere quello che era nostro dovere e diritto avere, una scuola
degna.
Giorni fa ha attraversato le vie della città l’ennesimo corteo degli
studenti del “Moscati”, che tristezza!
Quanti assenti; dove erano i professori, i bidelli, il personale Ata ,
il capo d’istituto, il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali e innanzi
tutto dove eravamo noi genitori?
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis