.Il fondatore del Sacro Romano Impero fu Carlo Magno, che sognava di unire con le medesime leggi tutti i Paesi da lui governati, di dare a tutti i popoli gli stessi ordinamenti, di far convertire al cristianesimo i pagani e di diffondere la cultura, messa in secondo piano per tantissimo tempo. Infatti, egli era un amante della letteratura e della storia, e perciò promosse la conoscenza e la cultura con l’istituzione della Schola Palatina, destinata all’educazione dei principi e dei giovani aristocratici, che qui apprendevano l’arte militare e il governo del popolo. Inoltre, nei monasteri, i monaci amanuensi trascrissero i testi del mondo classico usando la scrittura minuscola carolina, ancora presente nei nostri moderni caratteri di stampa come "Times New Roman"In più, il sistema monetario comprendeva il denario, una piccola moneta d'argento, che diventò la più diffusa all’interno del Sacro Romano Impero. Qualche decennio dopo la morte di Carlo Magno, quest’unità si sciolse poiché egli divise il suo Impero tra i suoi tre figli che non furono all’altezza di comandare un Impero così vasto. Nei secoli successivi si alternarono periodi di divisione e conflitti ad altri più floridi, come il Rinascimento, in cui gli artigiani e gli artisti, per perfezionare le proprie opere, viaggiavano senza badare ai confini, e i giovani studenti si recavano nelle università di tutto il mondo. Uno dei maggiori esempi è il grande umanista Erasmo da Rotterdam, che nacque in Olanda, studiò a Parigi, si laureò a Torino, insegnò a Cambridge e morì a Basilea. Negli ultimi due secoli molti studiosi hanno condiviso l’idea di un’Europa unita.
Uno di essi fu il
poeta e drammaturgo francese Victor Hugo, considerato il padre del Romanticismo
in Francia, autore de “I Miserabili”. Egli, già nel 1849, sognava gli Stati
Uniti d’ Europa con queste bellissime parole:«Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente, senza
perdere le vostre qualità peculiari e la vostra gloriosa individualità, vi
fonderete strettamente in una unità superiore e costituirete la fraternità
europea(…).Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di battaglia all’
infuori dei mercati aperti al commercio e degli spiriti aperti alle idee.
Giorno verrà in cui i proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti(…).»Anche il patriota italiano
Giuseppe Mazzini affermò che la collaborazione tra i popoli e gli stati europei
era fondamentale; egli per questo motivo, fondò la Giovine Italia, un'associazione
politica
insurrezionale
fondata a Marsiglia
nel luglio
1831, il cui programma
veniva pubblicato su un periodico al quale fu dato lo stesso nome. L'obiettivo di
questa organizzazione era quello di trasformare l'Italia in una repubblica
democratica
unitaria, secondo i principi di libertà,
indipendenza
e unità.Alla Giovine Italia, Mazzini affiancò la Giovine Europa, anticipando il
sogno di una nazione libera inserita in un contesto di stati europei uniti dal
rispetto reciproco e dalla collaborazione. Negli anni successivi, altri
umanisti condivisero queste idee ma solamente dopo un secolo, in seguito alla
prima e alla seconda guerra mondiale, si realizzarono questi ideali con la
nascita dell’ Unione Europea.
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