sabato 5 settembre 2015

Angolo della poesia. Amore antico di Ciro Todisco

Ricordo 
quando un tempo 
ci amavamo 
ai ritmi della Grottaglie antica.   

T'aspettavo
sotto il balcone
di tufo intarsiato 
dove il pumo
orgoglioso sul vicolo vegliava
troneggiante sulla ringhiera 
di ferro battuto.



E tu,
che dagli alti gradini scendevi
lungo la scala dal profumo di calce fresca
da tuo padre appena tinteggiata.

Principessa m'apparivi
nella via di bianca pietra lastricata
ove  il cremisi  geranio   
ai passanti elargiva   
il profumo di un dì ormai passato
dai vasi di  umile  creta 
sui gradini dell'ingresso posti.

Nell' ombra del nascosto arco
della Madonna del Lume
un bacio ti rubavo
sotto l'attonito sguardo
dell'anziana sull'uscio seduta 
mentre le fave
dal rude abito svestiva
sulla pietra nel tempo consumata.

T'amavo 
nel percorrere con te
l'irta via del "Pennino"
dove un ragazzino
una fetta di pane e pomodoro
vorace addentava.

T'amavo 
allorché l'ampia piazza
della Chiesa Matrice  
immensa ci appariva
ove di Grottaglie 
gli abitanti 
si scambiavano pane e parole
al lento incedere del tempo.

Rammento quando i dì del freddo gennaio
le prime fascine 
della potata vite
venivan al centro della piazza poste
a preparar del Santo Patrono 
la pira.
E tu che ti stringevi nel tuo scialle
di lana colorata
sferruzzato al calore del braciere.

Del vicino monastero 
la campana
allietava il nostro andare.

T'amavo.

Ora che più non sei
appoggiato al bastone  ancor t'aspetto
sotto il balcone di tufo intarsiato, 
attento acchè dalle auto
non sia ingoiato.
Al profumo del cremisi geranio
l'acre puzzo dei gas di scarico
s'è sostituito.

Con te
sepolto è stato 
anche il bianco lastricato
a cancellare amore
e il ricordo dei nostri respiri
assieme intrecciati.

Rammento
quando un tempo 
ci amavamo 
ai ritmi della Grottaglie antica.

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