lunedì 18 luglio 2016

Palazzo Pignatelli a Grottaglie

Eccolo,con il suo accattivante balcone barocco, in una bellissima foto, anni ’80, di quel bravissimo maestro dell’immagine e della luce che e’ Nino De Vincentis.
Non mi soffermo sull'evoluzione storica di questa famiglia: ci vorrebbero diverse pagine e non e' questa l'occasione per farlo.
Poiche’ nulla e’ dovuto al caso, cerco,invece, di soddisfare la vostra curiosita’ su questo cognome., grondante di storia, di imprese  e di nobilta'.
In una grande tela raffigurante un guerriero,probabilmente un antenato, all’interno dell’edificio in questione , e’ scritto in latino(procedo a ricordo di memoria):”Quanti sono i pesci nel mare,quante le stelle nel cielo, tante sono le imprese gloriose dei Pignatelli”.
Le origini del cognome e dello stemma che contraddistinguono questa nobilissima famiglia di origine napoletana si fanno risalire a un tal Landolfo Pignatelli, vissuto nel XII secolo, il quale, combattendo in Oriente in nome di Re Ruggero II, infilzò per i manici tre vasi d'argento durante l'assedio del palazzo imperiale di Costantinopoli.Secondo altri, le origini del nome Pignatelli risalirebbero a Gisulfo, anch'egli vissuto nel XII secolo, il quale durante una battaglia navale contro i Greci, presso Negroponte, lanciò, con pentole o pignatte, materiale incendiario sui nemici. Dalla particolare forma di queste pentole, ad un solo manico e chiamate nella lingua napoletana "pignatielli", sarebbe derivato il cognome della famiglia Pignatelli.
Entrare in quel palazzo ed aggirarsi per le sue stanze e giardini, significa entrare in una dimensione nuova, respirare una salutare polvere di storia,arte ,cultura e Dio solo sa come siamo “bisognosi” di questi elementi.Ho avuto la ventura di frequentare i “ ragazzi “padroni di quella casa,Antonio e Francesco,ormai scomparsi, nella mia piena giovinezza e per motivi di amicizia e…ludici.Essa mi ha sempre attratto, con le sue mura, i suoi quadri, suppellettili,mobili ed armi che testimoniano un passato grandioso:e’ una macchina del tempo.Come si fa a rimanere insensibili al suo fascino?

Plaudo,quindi, con grande piacere alla intelligente e creativa iniziativa “Dimore da scoprire: PALAZZO PIGNATELLI 23 luglio - 24 luglio • Via Corrado Mastropaolo, 26, 74”.
I tesori del nostro paese non possono e non devono rimanere nascosti.E' un delitto verso lo spirito e la mente!
Vi invito,quindi, a partecipare a questa visita, ad immergervi in questa atmosfera fantastica: È il bisogno di capire quello che siamo stati, di cercare qualcosa che ci appartiene, e che nel momento presente, così vertiginoso e confuso, non riusciamo più a trovare.La modernità e l’emancipazione hanno forse reso gli uomini più liberi, ma non necessariamente più felici.

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