di Filomena Russo
Un argomento che tocca la società del nostro tempo e del nostro territorio con ricchezza di dettagli e proprietà di lessico, che caratterizza la descrizione e il carattere del personaggio, socialmente umile e reale. Tutto é vero, reale, esatto. Una descrizione della realtà esterna circa le abitudini, le azioni, i gesti di un individuo, per farne conoscere poi, l’anima.
Le descrizioni, in questo racconto, sono minuziose e danno la
possibilità di capire il carattere del personaggio; una persona reale, nella
vita reale e nei rapporti con la famiglia, i parenti, gli amici. Un
libro molto interessante; leggendolo viene spontaneo pensare al: ”CONOSCI TE STESSO” di Socrate , al
“COGITO ERGO SUM” di Descartes, e al “FANCIULLINO” del Pascoli, che è in
ognuno di noi, anche se a volte, appariamo forti e/o indifferenti.
Per
ritornare al titolo del libro: “VITA DI
PAESE” esprime un legame molto forte con
la propria terra e il proprio territorio. Il legame con la propria terra è fondamentale; il paesaggio infatti è il grande contenitore della memoria, purtroppo,
molti giovani, particolarmente al Sud, (qui viene da citare Pino Aprile, autore
di molti libri e soprattutto di “Terroni”), sono costretti ad allontanarsi
dalla propria famiglia, ad espatriare e
andare in altri Paesi.
Le riflessioni che suscita il libro sono reali, perché molti ritornano sul proprio territorio, e riscoprono ciò che fa parte
di ognuno di noi; le proprie origini.
Maria Caterina Basile, autrice del libro, ha
scritto anche molte liriche apparse su diverse antologie, laureata in Lingue e
Letterature Straniere, di origine
grottagliese, attualmente vive in provincia di Lecce.
Incuriosito dal titolo del testo e da questa recensione, lo acquisterò sicuramente!
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