Ed ecco cosa ha scritto il bravissimo collega Ivan Petrarulo su Facebok:
"Tutto ciò, secondo gli investigatori, avrebbe determinato un ingente guadagno illecito per gli indagati e, soprattutto, come hanno sottolineato i magistrati della Procura napoletana «un incalcolabile danno ambientale». Gli indagati, grazie a questo traffico avrebbero movimentato nel solo periodo novembre 2002-maggio 2003 circa quarantamila tonnellate di rifiuti con un giro d'affari di oltre tre milioni di euro (circa sei miliardi di vecchie lire), con l'evasione della cosiddetta ecotassa per circa cinquecentomila euro. I maggiori sversamenti avvenivano nella cava Magest di Giugliano (controllata da Toni Gattola) ma gestita ufficialmente dalla Magest Service di Patrizia Colimoro. Cardiello sarebbe invece il gestore di fatto della General Eco, rappresentante legale della Rifor intermediando grosse quantità di rifiuti provenienti dalla Tev (appaltatrice del Consorzio Milano Pulita) ma anche dalle ditte Resapel (prodotti conciari), Waste Recycling e Ecolevante. In questo caso i rifiuti erano destinati alla Biofert di Raffaele Diana, a Cancello Arnone, alla Rfg e alla Siser".
Il traffico di cui sopra è stato battezzato "Re Mida"
A proposito invece dell'operazione Eldorado:
A proposito invece dell'operazione Eldorado:
"Il traffico illegale che porta i rifiuti da una parte all’altra della penisola vede la Puglia come destinataria privilegiata. La discarica di Grottaglie, ad esempio, è fra le destinazioni più volte citate nell’inchiesta denominata “Eldorado” della procura di Milano, conclusa nel marzo 2006. Le indagini hanno evidenziato che della Campania alcuni carichi di rifiuti venivano portati vicino a Ravenna da un’azienda locale per essere lì smaltiti: in realtà ripartivano per la Puglia, e finivano nella discarica di Grottaglie, gestita dalla Ecolevante. Nel frattempo venivano falsificate le bolle, e il carico veniva rubricato come “rifiuti speciali non pericolosi”, gli unici, cioè, che Grottaglie poteva accettare, essendo la Puglia all’epoca (2003) in situazione di emergenza-rifiuti".
chissà se Vinci ha qualcosa da dire al riguardo. Chissà se ha qualcosa da dire Bagnardi. Chissà se Luciano Santoro si sta vfacendo preparare qualcosa da dire da sua sorella, visto che lavora in Ecolevante (ovviamente la sorella, non lui che al lavoro è sempre stato allergico). Le discariche controllate non tenevano lontana la mafia? Non erano rifiuti innocui?
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