“I recenti fatti di cronaca sullo sfruttamento di immigrati nei campi della Puglia, lasciano intuire che avevamo visto giusto sulla gravità della situazione e rendono quanto mai urgente l’istituzione di una commissione regionale d’inchiesta sul fenomeno del cosiddetto caporalato nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia e delle energie rinnovabili, in particolare in quello del fotovoltaico”.
È quanto affermato dal vicepresidente del gruppo Udc in Consiglio regionale, Euprepio Curto, dopo la denuncia di alcuni extracomunitari che hanno affermato di aver lavorato nei campi del fotovoltaico in territorio di Brindisi fino a 16 ore al giorno, senza ricevere alcuna retribuzione.
A tal proposito, il consigliere Curto ha esortato le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale a “calendarizzare ed approvare in tempi brevi la proposta di legge presentata già da tempo dal gruppo Udc per l’istituzione di una commissione che possa far luce sul triste fenomeno del caporalato che in Puglia ha radici profonde e oggi passa attraverso nuove forme di sfruttamento, in particolare nel settore delle energie rinnovabili”.
Secondo quanto contenuto nella proposta di legge del gruppo Udc, l’attenzione della commissione, si dovrà incentrare sull’accertamento delle regole contrattuali, le dimensioni del collocamento illegale, il livello di funzionamento dei controlli pubblici (Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro, Direzioni provinciali del Lavoro), il livello e le dimensioni della evasione contributiva, le forme di intimidazione e violenza, le ipotesi di presenza nel settore di forme di criminalità comune ed organizzata.
“Quello delle energie rinnovabili – ha concluso il vicepresidente Udc – è un settore ed un comparto che ha già devastato la Puglia e che attraverso il caporalato, che oggi emerge con assoluta gravità nell’ambito del fotovoltaico, si appresta a devastare le coscienze facendo crollare vertiginosamente il livello di civiltà del nostro territorio, da sempre caratterizzatosi per il rispetto degli esseri umani e per la solidarietà”.
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