
"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
domenica 31 marzo 2013
Franco Califano e se la noia resta la malinconia vince
di Pierfranco Bruni
È morto non soltanto un
personaggio della canzone vera, della canzone fatta con le parole, con
il linguaggio dell’esperienza, con la testimonianza del quotidiano
dolore nell’ironia che cammina nel nostro presente. È morto un poeta. Un
poeta di quelli che hanno nella loro vita e nel loro linguaggio il
“maledetto” dello stagione del decadente, che ha saputo giocare sino
alla fine una partita con la noia, con la malinconia, con l’amore, con
il tempo, con il disperante segno del viaggiare dentro la sensualità del
tempo
sabato 30 marzo 2013
giovedì 28 marzo 2013
…sulla croce sbianco’ come un giglio…
Cristo ed il Cristianesimo : l’unica e grande rivoluzione,
quella che dà senso alla vita umana e traccia le strade della civiltà.La
medesima finitezza ed imperfezione umana
lo richiedono. E’ storia, e’ la Storia. “Cristo, mia speranza, è risorto e vi
precede in Galilea”. E' con queste parole che viene dato l'annuncio pasquale.
La sequenza, che ripercorre i grandi temi del triduo pasquale, si conclude con
un annuncio di speranza che è, insieme, richiamo alla responsabilità ed
elezione per una missione. E' interessante notare che nei racconti dei
Sinottici l'annuncio della risurrezione è dato da un angelo. Il significato
teologico sottostante è chiaro: il mistero della risurrezione è tale che può
essere rivelato solo da Dio e l’angelo e’ l’inviato di Dio.. Ancora una volta,
fino alla fine, il credente è posto all'ombra del primato della Parola di Dio
che indica non solo il fatto, ma anche la strada adeguata per poterlo
raggiungere.
mercoledì 27 marzo 2013
Il Paese dei Pupi e dei Pupari
di Filomena Russo
Il teatrino
dei Pupari ,a cui quotidianamente assistiamo, da alcuni decenni, non ha nulla
da invidiare a quello degli antichi
pupari di professione, soprattutto in Sicilia. Qualcuno potrebbe pensare a Orlando e Rinaldo in campo, no, con
tutto il rispetto, questo teatrino riguarda altri personaggi e tutt’altro panorama : il mondo della
politica. I signori politici che scendono in campo, salgono in campo, non fanno
un passo indietro, ma molti in avanti, alcuni di lato e via discorrendo, ma per
fare cosa? Cosa hanno fatto in tuti questi anni e cosa fanno ogni giorno? Si
tutelano, tutelano prima di tutti se stessi, anche se, quando parlano nei talk
show televisivi, parlano del bene del “Paese”, dei cittadini, del popolo. Quel popolo (cioè tutti noi), che continua a
votare, ma votare cosa? Una casta di nominati e non di eletti;
lunedì 25 marzo 2013
"Il Principe". Ovvero il Machiavelli di un secolo di mezzo

Pierfranco Bruni:
"L'attualità di Machiavelli oggi si propone per coordinare quelle idee sulla
politica che sono diventate sradicamento e disamore per l'impegno
civile"
E' il titolo di un saggio che sarà in distribuzione
nelle prossime settimane. Cosa c’è di più attuale di personaggi come Nicolo
Machiavelli (Firenze 1469 – 1527)?
Quest’anno è un anno importante proprio
per una “caduta di destini” che sta a indicare modelli di cultura politica e di
strategie di potere nati in un’età qual è stata il Rinascimento.
“Tra i tanti anniversari e celebrazioni
(da Boccaccio a Machiavelli, da D’Annunzio a Camus), sottolinea Pierfranco
Bruni, coordinatore dello studio sul progetto Machiavelli, lo sguardo resta
puntato, proprio per il contesto politico che si attraversa con le sue
difficoltà e le sue rotture storiche, sul ruolo de “Il Principe”, come metafora
della politica cortigiana o dei
cortigiani che cercano nella politica un tentativo di affermazione.
domenica 24 marzo 2013
venerdì 22 marzo 2013
Sognando le cupole d’oro di Costantinopoli
I sette colli del Corno d’Oro… la città di Istanbul… l'antica Bisanzio … Costantinopoli, il fascino attraverso le cupole scintillanti e i minareti delle moschee che diffondono nell’aria il suono dell’invito alla preghiera: fascinoso e magico levante,sole che brucia ed indora le nuvole che corrono armoniosamente nel cielo,frammenti di storia in ogni granello di pietra…Nella chiesa di San Giorgio il cantore intona le ultime strofe dell’inno in onore della Vergine: una melopea che sembra emergere da un altro tempo, quando Istanbul era ancora Costantinopoli, la seconda Roma, e le funzioni altrimenti fastose. Il celebrante incensa le icone e i fedeli. Poi il Patriarca dà la sua benedizione. Mi guardo intorno:le porte del Fanar, sede del patriarcato ecumenico, per assistere alla paraclisis, una celebrazione tra le più popolari in tutto l’Oriente cristiano. Fuori, è una normale giornata di caos in un brulichio umano.
giovedì 21 marzo 2013
“Come un volo d’aquila” Il testo della svolta letteraria e filosofica
Per la giornata mondiale
della poesia, la
Nemapress manda in libreria l’ultimo libro di poesie di
Pierfranco Bruni
Un viaggiare tra la poesia
ed i simboli lungo i percorsi di un linguaggio tutto giocato intorno a metafore
e a codici, il cui elemento portante è l’incontro tra la memoria, il mistero e
la forza della magia della parola e dell’immagine. Il libro di Pierfranco Bruni,
dal titolo chiaramente “sciamanico”, Come un volo d’aquila, edito
nelle edizioni di Nemapress, Roma - Alghero, che sarà in distribuzione per i
prossimi giorni, proprio nella Settimana di Pasqua, è un raccontare, tra le
pieghe di una profonda liricità, l’assenza, il distacco, la lontananza come
frasi di un sentimento che si raccolgono nella dimensione del tempo che
incardina il ricordare intorno ad una griglia di archetipi, di elementi
alchemici e di presenze religiose provenienti sia dal mondo occidentale che
oriental.
mercoledì 20 marzo 2013
Pierfranco Bruni: “Il rivoluzionario e futurista D’Annunzio seppellisce definitivamente il lamento di Pascoli”.

lunedì 18 marzo 2013
Sempre Giuseppe Battista, letterato
Vi posto una biografia del nostro concittadino, trovata in
internet e scritta da Andrea Mazzarella,nato a Cerreto Sannita nel 1764 e morto
nel 1823,letterato,patriota ed avvocato che scrisse, per di più ,poesie e novelle
anche in latino e francese: “I nostri poeti, nel corso del mille seicento, per fecondità
d'ingegno, e per pompa di lussureggiante immaginazione, traviando sempre più
da' veri prhicipj dell' arie , non faceano che corromper vie maggiormente lo
stile dal Marino introdotto. L'Artale , il Parti valle , ed altri seguaci di
quella falsa scuola , fecero tristo uso di quei doni, clic avean naturalmente
sortiti e fra essi Giuseppe Battista , del quale ora descriviamo la
vita.Ebbe egli i natali nella terra delle Grotlaglie , posta tra Brindisi e
Taranto nel paese de' Salentini , nel cominciare del secolo XVII, o in quel
torno. Perde ne' più teneri anni i suoi genitori, e fu rovinalo per via
de'tutori e curatori i quali trasandarono la coltura de' suoi poderi, e ne
convertirono le rendile in proprio uso.
sabato 16 marzo 2013
La bellezza delle parole del Vescovo di Taranto nel cammino di Papa Francesco
di Pierfranco Bruni

nel segno di San Francesco
Nelle parole del nostro Vescovo Monsignor Filippo Santoro, espresse sul “Corriere” e riferite al nuovo Santo Padre, Papa Francesco, ho felicemente letto la speranza di una carità che è dentro il messaggio spirituale, ma si “materializza” negli esempi, nelle azioni, nel gesto della presenza del Cristo tra noi.
giovedì 14 marzo 2013
Lettera ad una madre
Sono tre diverse lettere, indirizzate in tempi diversi a tre
diverse madri da tre diversi personaggi.I primi due sono conosciuti:trattasi di
Salvatore Quasimodo,poeta, premio Nobel per la poesia e di Antonio
Gramsci,letterato e politico.Il terzo e’ un perfetto sconosciuto: Franco
Aschieri, paracadutista della Repubblica Sociale Italiana
,fatto prigioniero e fucilato il 30 aprile 1944,durante quel triste periodo di umana follia Ho sempre pensato che
la scrittura nascesse anche
dall’urgenza. L’urgenza di dire qualcosa che ci si porta dentro e che,
prima o poi, non si può più tacere. L’urgenza di dare corpo a quelle parole che
si affollano e si impongono. L’urgenza della condivisione e del dono. Si scrive
per lasciare una traccia. Per dire quello che conta veramente. Per trovare le
parole adatte. Per colmare un vuoto. Per farsi capire. Per non lasciare che il
tempo cancelli i ricordi…Si scrive perché le parole danno un senso a quello che
si vive e che si percepisce. Permettono di ritrovare il filo perso. Aggiungono
un tassello al puzzle dell’amore. Anche quando urlano la collera o il dolore.
Anche quando rileggendole ci deludono. Anche quando nessuno ha voglia di
ascoltare.Anche quando annunciano la morte!
L’AMBIGUITA’ DEL MONDO CATTOLICO NELLA TRAGEDIA DI ALDO MORO - 16 marzo 1978 - A 35 ANNI DALLA MORTE
di Piefranco Bruni
Mi interessa poco di essere considerato eretico o meno. Disubbidiente a mia madre cattolica e liturgica. Lo sono se dovessi credere nelle Chiesta Apostolica Romana uscita dal Concilio Vaticano II. Sono lontano da questa Chiesa. Il Cristo che mi cammina dentro è profondamente eretico rispetto a questa Chiesa e non mi bastano pagine di retorica teologica per una spiegazione.
Io sono oltre la ragione e la storia è la dominazione di due teologie e filosofie: quella cattolica e quella maxista. Sono anni tragici ma i miei anni tragici sono stati vissuti in prima persona negli anni 1977 e 1978.
Mi interessa poco di essere considerato eretico o meno. Disubbidiente a mia madre cattolica e liturgica. Lo sono se dovessi credere nelle Chiesta Apostolica Romana uscita dal Concilio Vaticano II. Sono lontano da questa Chiesa. Il Cristo che mi cammina dentro è profondamente eretico rispetto a questa Chiesa e non mi bastano pagine di retorica teologica per una spiegazione.
Io sono oltre la ragione e la storia è la dominazione di due teologie e filosofie: quella cattolica e quella maxista. Sono anni tragici ma i miei anni tragici sono stati vissuti in prima persona negli anni 1977 e 1978.
PAPA FRANCESCO. IL CORAGGIO E LA MISERICORDIA IN UN MIO ANTICO INCONTRO NEL NOME DELLA CARITA' TRA I POPOLI
di Pierfranco Bruni
La carità, la povertà e i processi di un mondo legato al dubbio della spiritualità da una parte e ai costanti relativismi dall’altra. Tre aspetti che sono dentro la religiosità del Cristo. Di quel Cristo popolo che abbraccia le incertezze di tutti e ne fa il dono di una misericordia dentro i passi della fede. Il nuovo Papa è un segno tangibile non solo di una rottura di schemi nel mondo del Vaticano ma è soprattutto un linguaggio diverso che si affaccia nel registro del trono di Pietro e parla con il volto, lo sguardo, la speranza di una esperienza che va oltre la Chiesa gerarchia.
La carità, la povertà e i processi di un mondo legato al dubbio della spiritualità da una parte e ai costanti relativismi dall’altra. Tre aspetti che sono dentro la religiosità del Cristo. Di quel Cristo popolo che abbraccia le incertezze di tutti e ne fa il dono di una misericordia dentro i passi della fede. Il nuovo Papa è un segno tangibile non solo di una rottura di schemi nel mondo del Vaticano ma è soprattutto un linguaggio diverso che si affaccia nel registro del trono di Pietro e parla con il volto, lo sguardo, la speranza di una esperienza che va oltre la Chiesa gerarchia.
martedì 12 marzo 2013
Anche a Grottaglie La Giornata Mondiale del Rene
"La giornata mondiale
del rene" anche quest'anno a Grottaglie il 14 marzo.
Una malattia, quella renale, che
costituisce una minaccia incombente a livello mondiale. Secondo le statistiche, ogni anno
in Italia, il numero dei pazienti destinato alla dialisi è di circa
150-160mila. Anche a Grottaglie, questo
anno, grazie alla sinergia tra la Diaverum
Italia srl ed il Laboratorio Analisi Cliniche Burano e Santilio srl e con il patrocinio
del Comune di Grottaglie, il 14 marzo si
svolgerà la “Giornata Mondiale del Rene 2013". Dalle ore 8.30 alle ore 14.00,
in Piazza Principe di Piemonte, lato via
Calò, sarà allestito un gazebo con ambulatorio mobile ove i cittadini
avranno la possibilità di sottoporsi ai controlli del caso con
personale medico specializzato disponibile gratuitamente, e di effettuare eventuali ulteriori controlli sempre gratuitamente . Ai soggetti
esaminati sarà rilasciata anche una scheda riportante i risultati della visita
medica e degli esami, da sottoporre
successivamente all'attenzione del proprio medico curante. Un’ occasione per potersi controllare
gratuitamente,...
lunedì 11 marzo 2013
CRISTO E GIUDA LA SALVEZZA E IL TRADITO TRA I CHIODI E LA CORDA
di Pierfranco Bruni
Entriamo nei giorni della religiosa meditazione e nella
Settimana della Croce, della Passione e della Rivelazione. Salvezza e
tradimento. O tradimento e Redenzione. Un viaggio inesorabile dentro la fede, il
pentimento, la rinuncia, la salvezza, il dolore, la croce, il suicidio. Se
la Croce resta
una sfida il viaggio del Messia è una indefinibile rottura di schemi giocati tra
la tradizione, l’ermeneutica, il mistero, l’evangelizzazione e la rivoluzione in
una cristianità in cui la religione può restare fuori dalla teologia delle
liturgie. Ma Cristo è una sfida e la sfida più imponente, mai rischiosa, più
importante e resistente sul piano di una chiarificazione esistenziale dove i
“demoni” sono serpenti che abitano i “sottosuoli” dell’anima e dell’abitato
nostro metafisico è tutta giocata tra il personaggio “io” e l’umanità di una
civiltà che trova la sua grotta nei disamori. Ma perché Cristo si impone come
misericordia nei cuori coraggiosi? Perchè tradimento e tradito sono viaggi
inesorabile nel mistero della salvezza? Giuda? I suoi occhi del tradimento
quanti tradimenti hanno dovuto subire.
domenica 10 marzo 2013
Il mondo su tre mele
Tre mele hanno cambiato il mondo: la mela di Eva, la mela di
Newton e quella di Steve Jobs.Ora, se per la prima è una questione biblica e la seconda,forse, solo un
aneddoto quasi leggendario, la terza mela, la nostra Apple, ha mutato il mondo
proprio sotto i nostri occhi e di questo noi siamo testimoni oculari anche se,
forse, non ce ne rendiamo pienamente conto.Troppo noto il racconto del peccato
originale perche’ possiamo dilungarci:l’uomo ad un certo punto, anziché
partecipare alla musica del gran concerto sinfonico del creato se ne è
staccato, diventando un osservatore esterno. Non una banale disobbedienza,
quindi, ma peccato originario compiuto su suggerimento del serpente-demonio,
per imparare a distinguere il bene dal male non più secondo i comandamenti
divini e così, diventare simili a Dio.
venerdì 8 marzo 2013
La Settimana Santa è una preghiera ai piedi della Croce
di Pierfranco Bruni
Le aste vanno abolite. Cristo non è folclore. Devoto in Cristo e non nei limiti dell’antropologia. Concordo con Monsignor Santoro
La Pasqua come coscienza Rivelante. Allora.
Riti, gare - aste e settima Santa a Taranto. Il
problema si pone e si pone seriamente sia sul piano etico sia su quello
religioso sia su quello “carismatico”. Chiedo scusa se usa, quasi
impropriamente, questo concetto a me molto caro, ovvero “carisma”.
mercoledì 6 marzo 2013
"AMATA MIA. AMANTE MIO" Pierfranco Bruni a Cosenza per l'8 marzo

Pierfranco Bruni: “La letteratura è sempre un canto di
passione nel destino di amori, di personaggi, di bellezze, di solitudini, di
tragedie, di vite. Il Novecento letterario si racconta anche attraverso gli
amori, l’amore gli amanti”.
Il crepuscolo di un mondo:Guido Gozzano
Spettatore della vita,
malinconico precursore della modernità, Guido Gozzano è l'efficace contraltare alla
stagione roboante di D'Annunzio. Il
Novecento svela, dietro una forza apparente, una sensazione di vuoto e di
smarrimento esistenziale. Ebbene questo vuoto e questo smarrimento furono
interpretati, nei primi anni del secolo,
dai poeti crepuscolari e più di tutti dal loro capofila Guido Gozzano. Chi è questo poeta se non l'esteta
provinciale, che ha sognato a lungo amori di attrici e principesse per
ripiegare infine sulla “cuoca diciottenne”? Si verifica così il rovesciamento
della canonica figura dannunziana della “signora”, cui il poeta contrappone la
sua Signorina Felicita: l'elogio dell'amore ancillare, dell'umile e
inamabile ragazza di provincia ha una sua carica provocatoria e polemica nei
confronti delle donne autentiche della letteratura.
martedì 5 marzo 2013
5 marzo 1876: nasce il prestigioso "Corriere della sera"

Grazie alla sinergia tra Eugenio Torelli Viollier e Riccardo Pavesi, nasce questo nuovo giornale che passerà dalle iniziali 15.000 copie alle oltre 600.000 copie odierne.
Di seguito vi riporto uno stralcio tratto dall'editoriale "Al pubblico"del primo numero...
lunedì 4 marzo 2013
SOSTENETE I PIZZICATI AL PRIMO MAGGIO
Ragazzi, è giunta l’ora di votare seriamente, nessuna
politica, solo MUSICA!!!
Da oggi al 14 marzo 2013 è possibile VOTARE UNA VOLTA AL
GIORNO PER 10 GIORNI i Pizzicati int’allù Core - Canzoniere Jonico Salentino
per il Primo Maggio a Roma in Piazza San Giovanni!!!
CONTIAMO SU TUTTI VOI, UN GRAZIE ENORME A TUTTI COLORO CHE
CI SOSTERRANNO!!!
Corsi e ricorsi
Leggete un pò quello che scriveva
circa cento anni fa il grande Trilussa.
Suffragio universale da Ommini e bestie
Un'Aquila diceva: - Dar momento
domenica 3 marzo 2013
L’âge des Lumières (l’età, il secolo dei Lumi)
di Filomena Russo
Il termine
Lumière si è imposto per definire un movimento, che si afferma nel XVIII°
secolo in tutta Europa.
Enlightnment
in Inghilterra, Aufklarung in Germania, Illuminismo in Italia, Siècle des
Lumières in Francia, un modo per definire in tutte le lingue una nuova era.
Tradizionalmente la lumière è associata all’ispirazione divina, che allontana
dal male, poi la lumière designa lo sforzo della ragione, che mira a combattere
l’ignoranza, ad allontanare le tenebre dell’errore, a cambiare la mentalità
collettiva per riformare la vita pubblica, attraverso una ragione critica per
costruire un nuovo universo. (che strada facendo abbiamo perso).
Claretta Petacci “Passione e morte” presentato a Taranto

Presentato con successo il romanzo su Claretta Petacci “Passione e morte” (Pellegrini) di Pierfranco Bruni alla Casa del Libro Mandese di Taranto. Un salotto letterario, grazie ai fratelli Mandese, che promuove dibattiti, attività culturali e confronti su diverse tematiche.
Avevamo i pantaloni corti e giocavamo cosi’…
A molti
“benpensanti” potranno apparire inutili, sciocchi e “puerili” i giochi di una
volta ma, chissà, se forse un giorno lontano non torneranno di moda. E già,
perché i giochi “dimenticati” facevano giocare e divertire con poco,
permettevano di muoversi, di stare all’aria aperta, di socializzare, di ridere,
di piangere, di rincorrere, di saltare, di costruire, di creare;chi si
divertiva a costruire un monopattino(qualcuno/a lo ricorda assieme a “lu carruzzone”?), chi correva dietro ad un
vecchio cerchio di bicicletta, chi saltellava con una corda elastica, chi
lanciava una ”trottola”, chi contava e chi si nascondeva.Erano tanti i modi per
stare in compagnia ,emozionarsi ed avere il sorriso sulle labbra. Ora, per le
vie dei paesi che un tempo si trasformavano in “palcoscenici di giochi”, non si
sentono più risate di gioia per una vittoria, né pianti per aver sentito la
sconfitta nelle competizioni e, cosa ancor piu’ triste e greve,non si e’
nemmeno soddisfatti e sazi nonostante l’opulenza di questo nostro mondo
occidentale.