Balzac nasce
a Tours nel 1799, si iscrive alla
facoltà di giurisprudenza e segue anche corsi di filosofia alla Sorbona, ma
inizia subito la sua carriera letteraria.
I temi che tratta e i legami che stabilisce fra i differenti
aspetti di una società che evolve rapidamente, fanno apparire la personalità di
Balzac come la più ricca e la più chiaroveggente dell’epoca romantica; e mette
in evidenza le contraddizioni della
realtà che analizza.
Egli fa apparire gli stessi personaggi in
diversi romanzi e dà alla sua opera il titolo generale “La Comédie Humaine”,(La Commedia Umana), che
la “Divina Commedia “ di Dante gli aveva ispirato.
In 20 anni ha scritto circa 90 romanzi, i più
rinomati ( Le peau de chagrin , Eugénie Grandet, le Père Goriot, Le Lys dans la
vallée ) e 30 racconti divisi in diverse
sezioni: Scènes de la vie privée, Scènes de la vie de provinces, Scènes de la
vie parisienne, Scènes de la vie politique, Scènes de la vie militaire, Scènes
de la vie de campagne.
La Comédie
Humaine de Balzac comprende: études de moeurs, études philosophiques,
études analytiques. (studi di costumi, studi filosofici, studi analitici).
L’opera di
Balzac non ha alcuna improvvisazione, egli legge la realtà, accumula le prove,
le rimaneggia. Per diventare scrittore ,vive da “bohémien”, teorizzando il
positivismo della povertà: “La povertà nella sua durezza é necessaria ai
grandi uomini, dice Balzac, la mancanza di denaro rinforza la volontà e dà del
genio”. L’opera inizia un rapporto molto moderno tra la letteratura e la vita.
Balzac è un pittore di costumi, e da
maestro descrive la sua società ; quella della Restaurazione e della Monarchia
di Luglio. Nella sua opera (scènes de la
vie privée scene della vita privata),egli descrive e presenta: banchieri
,giornalisti, notai, commercianti etc. presentandoli in modo particolareggiato
nelle loro professioni. Tutto è vero,
reale, esatto : é la vita. Balzac non descrive solo la società in
generale, ma le descrizioni sono
minuziose e danno la possibilità di capire il carattere dei personaggi che incarnano un vizio o una qualità comune a
molte persone : una persona reale, nella vita reale, nella propria famiglia, parenti,
figli, amici. La sua arte riesce a trasportare
fedelmente la vita reale nella
Letteratura : fra Romantisme e Réalisme. I temi che tratta, i legami che
stabilisce fra i differenti aspetti di una società che evolve rapidamente,
fanno apparire la personalità di Balzac come la più ricca e la più
chiaroveggente dell’epoca romantica.
Il titolo
“La Comédie Humaine” che La Divina
Commedia di Dante gli aveva ispirato è
di realizzare il quadro più completo di tutti i livelli della società del
tempo. La ricchezza dei dettagli, che caratterizza le descrizioni, è alla base del “realismo“ balzacchiano.
La Comédie
Humaine” attuale è costituita da personaggi, il cui esibizionismo e
protagonismo, rappresentano gli esempi della società moderna. Il tutto si
svolge in un isolazionismo molto particolare. Tutti ci sentiamo protagonisti e,
forse lo siamo, o dovremmo esserlo per
quello che concerne la vita, i nostri affetti, la nostra famiglia. Ma
l’esibizionismo sociale allontana da noi, quella che dovrebbe essere la
consapevolezza di sé, del proprio essere, del proprio sapere e dei propri
limiti.
La “Comédie
Humaine” ad osservare i costumi moderni, sembra una definizione più che mai
attuale. Il romanziere osserva le relazioni che legano gli individui al loro
luogo, per comprendere meglio la loro fisiologia, le loro passioni, la loro
psicologia.
Balzac
descrive la gigantesca trasformazione del tessuto sociale nei primi decenni del
XIX secolo. Come la sete del potere, l’ambizione, la
carriera sono i motori della nuova
società, che in fretta, ha abbandonato gli ideali democratici , cercando di legittimare il proprio potere
recente dato dalla ricchezza, attraverso i beni di fortuna. La società si
manifesta sempre più sul piano dell’avere e non su quello dell’essere. Avere (apparire) e non essere, é questo l’insegnamento che è
stato dato alla società e particolarmente ai giovani negli ultimi tempi. Il
tutto, sembra uno specchio della società moderna, ma la trasformazione della
società sotto questo profilo, viene da molto lontano, in cui ogni valore
ideale diventa merce.
Il titolo
ispirato da Dante e dalla sua Divina
Commedia evoca il teatro del mondo in cui l’uomo gioca il suo ruolo di attore e
spettatore.
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