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lunedì 15 gennaio 2018

Honoré de Balzac (1799- 1850) “LA Comédie Humaine” di Filomena Russo

Balzac nasce a Tours nel 1799, si   iscrive alla facoltà di giurisprudenza e segue anche corsi di filosofia alla Sorbona, ma inizia subito la sua carriera letteraria.
 I temi che tratta e  i legami che stabilisce fra i differenti aspetti di una società che evolve rapidamente, fanno apparire la personalità di Balzac come la più ricca e la più chiaroveggente dell’epoca romantica; e mette in evidenza le contraddizioni  della realtà che analizza.


 Egli fa apparire gli stessi personaggi in diversi romanzi e dà alla sua opera il titolo generale  “La Comédie Humaine”,(La Commedia Umana), che la “Divina Commedia “ di Dante gli aveva ispirato.
 In 20 anni ha scritto circa 90 romanzi, i più rinomati ( Le peau de chagrin , Eugénie Grandet, le Père Goriot, Le Lys dans la vallée )  e 30 racconti divisi in diverse sezioni: Scènes de la vie privée, Scènes de la vie de provinces, Scènes de la vie parisienne, Scènes de la vie politique, Scènes de la vie militaire, Scènes de la vie de campagne.
La Comédie Humaine  de Balzac comprende:  études de moeurs, études philosophiques, études analytiques. (studi di costumi, studi filosofici, studi analitici).
L’opera di Balzac non ha alcuna improvvisazione, egli legge la realtà, accumula le prove, le rimaneggia. Per diventare scrittore ,vive da “bohémien”, teorizzando il positivismo della povertà: “La povertà nella sua durezza é necessaria ai grandi uomini, dice Balzac, la mancanza di denaro rinforza la volontà e dà del genio”. L’opera inizia un rapporto molto moderno tra la letteratura e la vita.
Balzac è un pittore di costumi, e da maestro descrive la sua società ; quella della Restaurazione e della Monarchia di  Luglio. Nella sua opera (scènes de la vie privée scene della vita privata),egli descrive e presenta: banchieri ,giornalisti, notai, commercianti etc. presentandoli in modo particolareggiato nelle loro professioni.  Tutto è vero, reale, esatto :  é la vita.   Balzac non descrive solo la società in generale, ma  le descrizioni sono minuziose e danno la possibilità di capire il carattere dei personaggi che  incarnano un vizio o una qualità comune a molte persone : una persona reale, nella vita reale, nella propria famiglia, parenti, figli, amici. La sua arte riesce a trasportare  fedelmente la vita reale nella  Letteratura : fra Romantisme e Réalisme. I temi che tratta, i legami che stabilisce fra i differenti aspetti di una società che evolve rapidamente, fanno apparire  la personalità di  Balzac come la più ricca e la più chiaroveggente dell’epoca romantica.
Il titolo “La Comédie Humaine” che  La Divina Commedia di Dante gli aveva ispirato  è di realizzare il quadro più completo di tutti i livelli della società del tempo. La ricchezza dei dettagli, che caratterizza le descrizioni, è  alla base del “realismo“ balzacchiano.
La Comédie Humaine” attuale è costituita da personaggi, il cui esibizionismo e protagonismo, rappresentano gli esempi della società moderna. Il tutto si svolge in un isolazionismo molto particolare. Tutti ci sentiamo protagonisti e, forse lo siamo, o dovremmo  esserlo per quello che concerne la vita, i nostri affetti, la nostra famiglia. Ma l’esibizionismo sociale allontana da noi, quella che dovrebbe essere la consapevolezza di sé, del proprio essere, del proprio sapere e dei propri limiti.
La “Comédie Humaine” ad osservare i costumi moderni, sembra una definizione più che mai attuale. Il romanziere osserva le relazioni che legano gli individui al loro luogo, per comprendere meglio la loro fisiologia, le loro passioni, la loro psicologia.
Balzac descrive la gigantesca trasformazione del tessuto sociale nei primi decenni del XIX  secolo.  Come la sete del potere, l’ambizione, la carriera sono i motori della nuova  società, che in fretta, ha abbandonato gli ideali democratici ,  cercando di legittimare il proprio potere recente dato dalla ricchezza, attraverso i beni di fortuna. La società si manifesta sempre più sul piano dell’avere e non  su quello dell’essere. Avere (apparire)  e non essere, é questo l’insegnamento che è stato dato alla società e particolarmente ai giovani negli ultimi tempi. Il tutto, sembra uno specchio della società moderna, ma la trasformazione della società sotto questo profilo, viene da molto lontano, in cui   ogni valore ideale diventa merce.

Il titolo ispirato da  Dante e dalla sua Divina Commedia evoca il teatro del mondo in cui l’uomo gioca il suo ruolo di attore e spettatore.

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