Che ora è ?

domenica 25 maggio 2014

Quell’eroe della infanzia che mori’ “solo” due volte.



Al 99% di quei pochissimi che mi leggeranno, le foto di questo signore non diranno nulla di nulla: eppure, egli ha fatto parte della mia infanzia attraverso la testimonianza e i racconti di mio padre, maresciallo A.M. che ha fatto parte tante volte dell’equipaggio di questo personaggio.Per cui, permettetemi di indulgere a me stesso ed ad un lieto ricordo di quegli anni.Mi riferisco a Carlo Emanuele Buscaglia, maggiore della Regia Aeronautica che fu tra i più famosi eroi di guerra della seconda guerra mondiale e  decorato con la medaglia d'oro al valore militare. Si distinse nella specialità degli aerosiluranti riuscendo ad affondare circa 100.000 tonnellate di naviglio nemico. Nato a Novara, in Piemonte, nel 1915 ed entrò alla Regia Accademia Aeronautica nell'ottobre 1934, ottenendo il brevetto di pilota militare ed il grado di sottotenente nel giugno 1937.Venne assegnato alla 50a Squadriglia del 32° Stormo Bombardamento Terrestre equipaggiato con obsoleti bombardieri Savoia-Marchetti S.M.81 che presto vennero sostituiti con i più moderni Savoia-Marchetti S.M.79. Nell'aprile 1939 venne promosso tenente e, nel febbraio 1940, trasferito presso la 252ª Squadriglia del 46° Stormo Bombardamento Terrestre, di cui facevano parte altri storici aviatori quali Francesco Aurelio Di Bella (253ª) e Urbano Mancini (254ª).

mercoledì 14 maggio 2014

Viaggio dentro noi stessi:la citta’ di Dio!



La città di Dio è uno dei testi più celebri della teologia occidentale. Siamo in un momento di passaggio: un mondo glorioso, Roma, sta finendo, un altro nebuloso, l’Europa, muove i suoi primi passi. Agostino prende spunto dal sacco di Roma del 410 d.C. per scrivere una meditazione sulla storia biblica e pagana, sull’Impero e la Chiesa, radice riconosciuta tuttora della filosofia della storia fino al Novecento. Per Agostino il senso della civiltà sta nell’amore. Esso si declina in due modi: uno egoistico, terreno, che trova espressione nel dominio mondano, l'altro altruistico, celeste, che trova sua espressione nella carità e nell'assenza di dominio. La città di Dio contiene una visione mistica della politica. Come l'amore si vede nelle opere, ma la sua natura rimane sempre misteriosa, così le due città non sono individuabili in un'istituzione. Gli imperi antichi non sono la città dell’uomo, come la Chiesa non rappresenta la Città di Dio. Questa è la tesi più scandalosa di Agostino. Città di Dio e Città dell’Uomo, Amore divino del prossimo e Amore umano e sopraffazione sono intrecciati per essere distinti soltanto alle fine dei Tempi. Esempi e rappresentanti dell'una o dell'altra possono trovarsi indifferentemente nella Chiesa o nell'Impero.

domenica 4 maggio 2014

Eduardo e Napoli:l’eterna “ammuina”.



Napoli è ammuìna. Non è voce solo dialettale, esiste in italiano «ammoinare», fare moine. Napoli è ammuìna di voci e di conversazioni che si svolgono contemporaneamente e il cittadino sa partecipare di tutte quelle intorno. Mi meraviglio, quando in televisione, due si danno sulla voce e gli altri non riescono a capire. A Napoli tutti si danno sulla voce e ognuno può seguire una dozzina di conversazioni. Questione di esercizio: fanno così pure i buoni scacchisti giocando più partite alla volta e senza bisogno di scacchiera.In un posto affollato l’orecchio è l’organo maestro. La vista, poveretta, è circondata e può solo sbirciare un poco innanzi. Meglio sa fare il naso, che può sapere quello che succede alle spalle. Superiore è l’orecchio, che riceve anche attraverso i muri. Perciò Napoli è stata gremita di teatri, quanto la Varsavia ebraica che parlava yiddish. Tra numerosi in poco spazio si sviluppa il teatro, per necessità di mimica e di scambio. L’ammuìna è sollecitata dalla densità.Sulle navi borboniche era perfino un ordine dato ai marinai: "Facite ammuìna".

In un Video il Mediterraneo e i paesaggi greci di Francesco Grisi

di Pierfranco Bruni 

Il tempo resta un'onda di vento tra il mare greco e i mari degli Orienti. Cosa resta 
quando tutto si perde o scorre tra i ricordi che restano pause perdute?
Più volte ho raccontato di Francesco Grisi. Io posso essere di pare. Sono contento di esserlo per la troppa amicizia e la stima che continua ad attraversare la mia vita e la sua assenza. Il nostro incontro.

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ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.