Che ora è ?

venerdì 28 novembre 2014

Il mito e la fiaba: due parti di noi stessi!



C’è un senso arcaico e primordiale nelle Fiabe e in una cospicua parte di mitologia:ricreare quel particolare ambiente della psiche dove l’Anima riesce a riposare, a respirare, a rigenerare se stessa.Una fiaba è capace di piantare semi di Bellezza e di infinito nel cuore di chi l’ascolta, sono scorci di fantasia che vivificano, come finestre aperte, l’inconscio dell’essere umano. La fiabe ci sostengono lungo tutto il corso della nostra crescita, nei momenti delicati in cui la ‘struttura ossea’ della nostra psicologia prende forma. Rappresentano, simbolicamente, l’orizzonte della nostra psiche, il panorama verso il quale si affaccia il nostro potere immaginifico e creativo. Un mondo pieno di possibilità, aperto al divenire e all’esperienza diretta dell’esistere.Anche noi, figli della moderna cultura televisiva, abbiamo avuto la nostra personale iniziazione alle fiabe. Nessuno ne è immune, è un aspetto dell’esistenza che ci tocca e ci raggiunge tutti. Il rischio che questo patrimonio archetipico, simbolico e fantasioso vada perso è altissimo: la principesse, gli orchi dal piglio arcigno, le vecchiette che osservano il mondo dalla loro casetta oltre il mondo: tutto il ricco mondo che si pone oltre il confine del razionale e del ragionevole, sta scomparendo.

sabato 15 novembre 2014

Le “Filippiche” di un tale Marcus Tullius Kikero…



Degno testimone e protagonista del tramonto della repubblica, Marco Tullio Cicerone, nonostante la sua (relativa) chiusura alle esigenze degli strati sociali più disagiati, non può essere definito semplicemente un reazionario, ma più esattamente un conservatore moderato: il progetto politico, che cercherà di difendere nel corso della sua carriera, sarà infatti quello dell'egemonia di un blocco sociale costituito sostanzialmente dalla classe possidente dei senatori e dei cavalieri, allo scopo di porre un argine alle tendenze sovversive che serpeggiavano nella società del tempo: la necessità di consolidare e orientare questo blocco sociale significava di per sé un superamento degli obiettivi tradizionali della politica romana, per lo più prigioniera di una lotta di fazioni e di cricche clientelari. Quindi, l'intero operato di Cicerone si può interpretare come la ricerca di una difficile situazione di equilibrio fra istanze di ammodernamento e necessità di conservazione delle leggi tradizionali. Fedele alla tradizione, come visto, Cicerone non può immaginare un mondo dove l'impegno nella gestione della cosa pubblica non sia il valore supremo.

venerdì 14 novembre 2014

Evento nazionale per le celebrazioni del grottagliese Giuseppe Battista

di Pierfranco Bruni

Evento Giuseppe Battista e celebrazioni tra il mondo barocco e la modernità/Roma/Il Giuseppe Battista inedito/Sindacato Libero Scrittori Italiani/Saranno presentati a Roma, in occasione dei 340 anni dalla morte scritti riguardanti il mondo barocco di Giuseppe Battista e le sue influenze nella cultura anglosassone. A parlare di questi aspetti sarà il Vice Presidente del Sindacato Libero Scrittori, e autore già di numerosi saggi su Battista, Pierfranco Bruni che presenterà, in anteprima nazionale il materiale. Si tratta di un evento straordinario che qualifica la tipologia dei rapporti tra il mondo barocco del grottagliese Battista (essendo nato a Grottaglie, Taranto, nel  e 1610 e morto a Napoli, appunto 340 anni fa) e la cultura Europea e Mediterranea.

giovedì 13 novembre 2014

La grande tela dell'Annunciazione della Chiesa Madre di Grottaglie


di Rosario Quaranta su ricerche di Don Cosimo Occhibianco 


Annunciazione della Vergine Maria
Olio su tela di anonimo sec. XVII. Grottaglie, Chiesa Madre

Storia di una scomunica e di una espiazione

 La grande tela semicircolare posta al centro dell’abside della chiesa madre raffigurante Insigne Collegiata di Grottaglie scritta di recente dall’infaticabile D. Cosimo Occhibianco  (Congedo editore, Galatina 2014):  “Questa tela dell’Annunciazione, di autore ignoto, fu posta nel 1674 per scongiurare la scomunica che l’intera comunità grottagliese aveva avuto per l’occupazione della foresta, territorio circostante della chiesa della Mutata. A destra, ai piedi del leggio, si intravede un topo”.
l’Annunciazione (attualmente rimossa perché bisognosa di restauro) viene così ricordata nella monografia sull’

Annunciazione della Vergine Maria. Olio su tela di anonimo sec. XVII. Grottaglie, Chiesa Madr
A beneficio dei Lettori siamo in grado di precisare e aggiungere  a questa breve descrizione fatta dal benemerito Scrittore, molti altri interessanti particolari sul prezioso cimelio storico-artistico.

lunedì 3 novembre 2014

Il Paradiso Perduto:l’estasi nella vita.



John Milton è uno dei più importanti scrittori della letteratura inglese del XVII secolo. È universalmente riconosciuto come il più celebre poeta inglese dopo William Shakespeare ed è autore di opere che hanno lasciato un segno nella cultura britannica e non solo. Pienamente inserito nella sua epoca, Milton ci ha consegnato il suo capolavoro, il "Paradiso Perduto"John Milton nacque a Londra nel 1608 ed era figlio di un notaio. Cresciuto in un ambiente puritano, a sedici anni entrò all’Università di Cambridge e nei sette anni che passò lì, il suo atteggiamento verso il clero anglicano mutò, tanto da rinunciare alla carriera ecclesiastica a cui sembrava destinato, ritornando a vivere dal padre nel Buckinghamshire. Si dedicò così allo studio della storia, dei classici, delle lingue e della letteraturNel 1652, Milton diventò cieco, e con l’aiuto di un segretario continuò a scrivere libelli religiosi e anti-monarchici. L’ ultima fase della vita di Milton fu caratterizzata da povertà e malattia. Con la fine della Repubblica ed il ritorno in Inghilterra del re esiliato Carlo II nel 1660, il poeta viene imprigionato a causa delle sue simpatie per Cromwell, ma grazie all’amico e poeta Andrew Marvell, viene liberato.

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.