Che ora è ?

martedì 25 febbraio 2014

L’Ucraina nelle diversità delle Europe e i Mediterranei da ricercare

Micol Bruni
di Micol Bruni*

Non ci sono soltanto dei Mediterranei da ricercare, soprattutto dopo le primavere delle piazze magrebine. Ma ci sono delle Europe da ritrovare o da ricontestualizzare o da definire non solo dopo la caduta dei Muri, e sono passati anni, ma, in modo particolare, dopo la questione dei Balcani, e con la vicenda dell’Ucraina si pone un articolato problema sulla diversità delle Europe.

venerdì 21 febbraio 2014

Pavese Fascista nella ricostruzione di Pierfranco Bruni


Pierfranco Bruni ricostruisce gli anni di quando Pavese scriveva a Benito Mussolini

Pavese a Mussolini: "…mai io mi ero sognato di fare della politica, di qualunque genere, e tanto meno dell'antifascismo".

L’azione e la poesia del D’Annunzio che segna il Novecento di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni.

Marilena Cavallo, Neria De Giovanni, 
Gerardo Picardo, Pierfranco Bruni

 Un percorrere le vie dell’incanto e della guerra in “Io ho quel che ho donato”

di Marilena Cavallo

Qual è il punto di contatto tra il Gabriele D’Annunzio del “mito” dell’interventismo e il D’Annunzio de “La pioggia nel pineto”? C’è un filo che si stende, si riavvolge e si intreccia tanto da formare una vera e propria ragnatela nella metafora dell’uomo che ha tanto vissuto e troppo amato.

lunedì 17 febbraio 2014

Virginia Marianna de Levya:"la sventurata rispose".



Il personaggio descritto nei «Promessi sposi» si chiamava in realtà Virginia Maria de Leyva Fu murata per anni in una cella di penitenza Venne processata nel 1607 per la sua relazione con un tal  Egidio e per una serie di delitti.Aborti, violenze, assassinii, prostituzione: nella vicenda furono coinvolti altre suore e un prete Sotto interrogatorio confessò la tresca, ma sostenne di essere stata vittima di un maleficio.Sulla Gertrude dei Promessi sposi, cioè sulla Monaca di Monza, si sono scritti fiumi di parole.

domenica 9 febbraio 2014

L’illusione o la frode del ’68:considerazioni di chi non lo ha mai amato


Sono passati quarantacinque anni dal maggio del 1968: il “maggio francese”,cantato da De Andre', i giorni degli scontri di piazza a Parigi divenuti emblema della ribellione giovanile di quegli anni. Una ribellione che nei principali Paesi europei (Italia compresa) era iniziata alcuni mesi prima; e negli Stati Uniti (da cui spesso nascono le tendenze che segnano le nostre società) già da qualche anno.

sabato 8 febbraio 2014

I linguaggi della piazza e il vocabolario dei poeti per la Giornata Internazionale della Lingua in "La poesia, la piazza, le parole"

di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo

In occasione della Giornata Internazionale della Lingua (21 febbraio) il saggio: "La poesia, la piazza e la parole" di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo, (edizione elegante Pellegrini) con un affascinante titolo: "Incontrarsi senza darsi appuntamento" costituisce uno strumento di estrema importanza sia sul piano didattico sia su quello strettamente letterario legato, chiaramente, alla promozione della lingua italiana in un confronto con i “vocabolari” dei poeti del Novecento. Lo studio pubblicato, in una veste editoriale pregiata, con in copertina “Le piazze d’Italia” di Giorgio de Chirico,  dalla Casa Editrice Pellegrini (info@pellegrinieditore.it), rientra nelle attività della promozione della cultura italiana. 

martedì 4 febbraio 2014

Sviluppo ed economia come cultura dei mercati, oltre la visione neo illuminista di Gramsci

di Micol Bruni
Antonio Gramsci in  Socialismo e cutura”  (in  Scritti giovanili 1914-1918) Einaudi del 1975 ebbe a scrivere: “[L'Illuminismo], fu una magnifica rivoluzione esso stesso, per la quale, come nota acutamente il De Sanctis nella Storia della letteratura italiana, si era formata in tutta l'Europa come una coscienza unitaria, una internazionale spirituale borghese sensibile in ogni sua parte ai dolori e alle disgrazie comuni e che era la preparazione migliore per la rivolta sanguinosa poi verificatasi nella Francia”.

lunedì 3 febbraio 2014

Le Petit Prince (Il Piccolo Principe)

di Filomena Russo

“Le Petit Prince”, l’opera più importante di Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), è una favola moderna, scritta sia per le persone grandi che per i ragazzi (i piccoli).
Nell’immaginario comune, quando si parla di favole, si pensa subito ad un racconto solo per bambini, (quelle sono fiabe con ambienti e personaggi fantastici), in realtà però da Esopo, Fedro, La Fontaine, sino a  Saint-Exupéry e oltre, ci si rende conto che la favola è una breve narrazione, i cui protagonisti uomini, animali, piante tipizzano virtù e difetti e che racchiude un insegnamento di saggezza pratica o una verità morale.
Saint-Exupéry  nato a Lyon nel 1900 da u

domenica 2 febbraio 2014

“Il comunismo è anti – Umanità”, anzi una “Barbarie dal volto umano”!

Nel giorno del ricordo ritroviamo il coraggio della memoria 
per dare senso ai morti infoibati

di Pierfranco Bruni

Scrisse Aleksandr Isaevič Solženicyn: “Delle atrocità che ho subito io non accuso i miei carcerieri, ma solo me stesso perché quando c'era da parlare io ho taciuto”. 
Quante verità dai morti trascinati nelle Foibe. Il volto del comunismo è unico. Qualche decennio fa si parlava del comunismo dal volto umano, ovvero della barbarie dal volto umano (Bernard-Henri Lévy).
Non è mai esistito un tale comunismo dal volto umano. Il comunismo è semplicemente comunismo. Bisogna solo ricordare il massacro degli infoibati? Bisogna solo dare un senso al ricordare  un eccidio in nome del comunismo? Bisogna solo definirlo come ricordo? La menzogna del comunismo ha ancora l’attrazione di una devastante ideologia marxista?

sabato 1 febbraio 2014

Università della Terza Età, lifelong learning e sviluppo umano

Negli ultimi anni l’invecchiamento della popolazione e l’allungamento della vita umana in buone condizioni di salute hanno reso necessario la realizzazione di un sistema integrato di Lifelong Learning (Con il termine Life-long learning, si intende l'educazione durante tutto l'arco della vita, dalla vita alla morte, quell'educazione che inizia ancor prima della scuola e si prolunga fin dopo il pensionamento.), favorito dalle direttive europee, quale strumento necessario per consentire a coloro che hanno raggiunto la terza età di affrontare le nuove sfide.

L’ ”immigrata” che volle essere scrittrice:Grazia Deledda.



Figura tra le più notevoli della narrativa italiana del primo Novecento, sicuramente la più grande scrittrice sarda, la cui opera ebbe contrastanti valutazioni da parte dei critici, continuatrice del verismo sul quale, quando già quell’esperienza trascolorava nel panorama letterario italiano, seppe innestare una personale sensibilità, Grazia Deledda è l’unica scrittrice italiana ad essere stata insignita del premio Nobel per la letteratura. "Per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano", così, fra l’altro, alla consegna del premio, motivò il Prof. Henrik Schuck dell’Accademia Svedese.

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.