Che ora è ?

mercoledì 30 luglio 2008

Approvato in commissione il Piano della Salute

da barilive.it
Domani l'inizio della discussione in aula che terminerà a settembre


La terza commissione consiliare regionale dà il via al Piano della Salute. La due giorni di lavori si è conclusa oggi pomeriggio con l’approvazione della maggioranza e la contrarietà dell’opposizione. Molte, però, delle proposte presenti nel maxiemendamento della giunta pugliese sono passate all’unanimità. Positivo il giudizio del presidente Dino Marino, secondo il quale “molte delle proposte di modifica illustrate dall’assessore Tedesco hanno interpretato alcune richieste degli stessi commissari del centrodestra”.
Considerato lo standard di posti letto fissato in 4.5 per mille abitanti, questi i numeri: i posti letto definitivi sono 17.637, ripartiti in acuti (15.198), in riabilitazione (1.712) e in lungodegenza post acuzie (727). Del maxiemendamento è passato all’unanimità il punto in cui si prevede la presenza in ogni provincia di un ospedale di riferimento regionale o provinciale.
Sarà esteso il campo di ricerca dell’Osservatorio epidemiologico alla pediatria e viene garantita la partecipazione dei cittadini al miglioramento del servizio sanitario, sia nella valutazione che nella proposta, attraverso dei comitati misti consultivi. Condiviso anche l’emendamento del governo regionale, che ha accolto la proposta del consigliere Zullo di incrementare la dotazione di posti letto ospedalieri per la neuro riabilitazione.
Da segnalare la “presa in carico” da parte dei medici di medicina generale di cittadini stranieri temporaneamente presenti in Puglia, senza permesso di soggiorno cui il centrodestra si è astenuto. “Siamo d’accordo per le prestazioni di urgenza, ma non su quelle ordinarie”, ha detto Rocco Palese. Dura anche la replica sulla non assegnazione di 700 posti letto, da utilizzare in prospettiva di particolari attribuzioni a livello regionale. “Non ho mai visto in una programmazione sanitaria e in tanti anni”, ha criticato Palese, “un tesoretto di posti letto”. Ottimista l’assessore pugliese al bilancio, Francesco Saponaro. “Le ultime 15 pagine del piano”, ha dichiarato, “sono dedicate interamente all’individuazione degli obiettivi virtuosi di recupero, con le possibili soluzioni di risparmio e di ristrutturazione in generale del settore. La Puglia è considerata una delle regioni con i costi standard più bassi e questo dovrebbe agevolarci in vista della riforma del cosiddetto federalismo fiscale”. L’iter si è concluso con il parere favorevole a maggioranza della prima commissione al bilancio.
Domani il provvedimento comincia il suo percorso in aula consiliare, che si concluderà a settembre.

Dossier sulle morti in Pugliacancro-killer nel Salento


Da Repubblica.it
Il primo atlante della Regione: "Ancora troppi veleni"
di Paolo Russo

La Fibronit diventerà un parco ma a Bari si muore ancora troppo d´amianto. I veleni di Taranto, invece, hanno trasformato l´intera provincia jonica in una fabbrica di malattie respiratorie mortali. Ma è Lecce l´area a più elevato rischio tumorale. Il cancro ai polmoni nel Salento ha un´incidenza altissima e colpisce soprattutto gli uomini. È questa la mappa pugliese della morte. Il primo Atlante delle cause di decesso della Regione mai realizzato in Puglia. Questo lavoro, frutto di anni di ricerche è stato presentato ieri dall´Osservatorio epidemiologico regionale. «Un atlante di mortalità regionale - ha spiegato Cinzia Germinario, referente del dipartimento d´Igiene del Policlinico - è essenzialmente una collezione di mappe geografiche che descrivono la distribuzione delle cause di decessi in uno specifico ambito geografico». Raccogliendo e catalogando le cause di tutti i decessi avvenuti in Puglia dal 2000 al 2005 i ricercatori dell´Osservatorio epidemiologico sono riusciti ad individuare sulla mappa regionale delle aree dove il rischio di contrarre una malattia mortale è nettamente superiore alla media regionale. Le aree di rischio, in questo atlante dei decessi, sono evidenziate graficamente per fornire a medici e pazienti uno strumento interpretative molto importante. Classificando i dati dei decessi per comune di residenza, sesso e età, l´Osservatorio epidemiologico regionale ha individuato alcune aree di rischio elevato. La più notevole è quella del Salento. Dove in quasi tutti i comuni del Leccese è stato riscontrato un numero elevatissimo di tumori. L´altro epicentro del cancro è il Nord Barese. Nei comuni della Bat, il tumore maligno al fegato uccide molto più che altrove. Ma il male non si presenta ovunque con lo stesso volto. Ed ecco allora che in numerosi comuni della provincia di Foggia l´incidenza della leucemia è molto più alta rispetto alla media pugliese. Sono queste le principali aree di rischio individuate sfogliando l´atlante regionale dei decessi. Ma la cartine contenute in questo lavoro sono anche la fotografia di una Puglia ancora soffocata dai suoi antichi veleni.
Come l´amianto. Le statistiche regionali dicono che in Puglia uno dei comuni dal più alto tasso di mesoteliomi è proprio Bari. Il capoluogo dell´eternit è la città che per anni ha nascosto l´amianto anche in spiaggia e in fondo al mare. E poi c´è Taranto, con l´Ilva e i suoi derivati. Tumori anche qui. Ai polmoni, soprattutto: la provincia jonica è quella dove si muore di più per broncopneumopatia cronica. Anche in questo caso l´equazione veleni uguale decessi è pienamente verificata. Ma ci sono anche aree di rischio di più difficile comprensione. Tra le sorprese riscontrate dai ricercatori dell´Osservatorio epidemiologico c´è un´elevata concentrazione dei decessi per diabete nei comuni del Nord Barese e della Bat. Vale lo stesso per il picco di infarti al miocardio riscontrati nei comuni del Subappennino dauno.

Apparentemente incomprensibili. «Ma uno degli obiettivi che si pone questo atlante - spiega Cinzia Germinario - è la possibilità di stimolare la formulazione di ipotesi e nuove ricerche per approfondire le cause delle malattie che più colpiscono i pugliesi».

Abbiamo il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Grottaglie

Con 17 voti a favore, compreso quello del Primo cittadino, ieri sera è stato eletto il nuovo presidente del Consiglio comunale di Grottaglie, l'architetto Alfonso Manigrasso PD (foto a destra), dopo oltre sei mesi dalle dimissioni di Giuseppe Cinieri, finalmente questa carica è stata occupata.
di seguito pubblichiamo gli auguri dell'Italia dei valori di Grottaglie.

Auguri di buon lavoro al neoeletto Presidente del Consiglio comunale Alfonso Manigrasso

L’Italia dei valori
, accoglie con soddisfazione l’avvenuta elezione del Presidente del Consiglio comunale di Grottaglie a cui ha partecipato votando a favore di questa elezione e formula all’architetto Alfonso Manigrasso i migliori auguri di buon lavoro in questo delicatissimo incarico che nella fattispecie è chiamato a garantire la terzietà nel corretto svolgersi dei lavori del Consiglio comunale che rimane l’organo supremo espresso dalla volontà degli elettori.

Inoltre il partito dell’Italia dei valori di Grottaglie, nella persona del suo Commissario cittadino, Lilli Ch. D'Amicis, si augura che alla ripresa post feriale la politica ritorni nei suoi ranghi istituzionali e si aprano dibattiti seri circa la gestione della cosa pubblica, dove, a partiti come quello dell’Italia dei valori gli siano riconosciuti dignità politica e ruoli di competenza in un coinvolgimento serio e costruttivo nella gestione amministrativa.

Quindi l’Italia dei valori pur riconoscendosi nella coalizione di centrosinistra rimane fedele al principio della politica dell’approccio del merito e non in quello ideologico, in parole povere saremo affianco a chi lavorerà per il bene della collettività per costruire un futuro migliore per questa nostra città che merita molto di più e di meglio.




martedì 29 luglio 2008

Il Blog" io ballo da sola 8" non c'è più

Ho appreso poche ore fa che il blog più cliccato della nostra comunità è stato oscurato dalla sua amministratrice, già stamattina un post scritto dalla stessa amministratrice (Liv) lasciava presagire che sarebbe accaduto qualcosa di eclatante, infatti prima è stato eliminato il post quasi sinistro e poi più tardi è stato eliminato l'intero blog.
Anche se spesso non mi son trovata d'accordo su alcune cose che venivano scritte e quindi ho criticato a tutta manetta, attaccando la stessa Liv che non si risparmiava in presunzione, devo confessare, nonostante tutto che di questa eliminazione non sono per niente contenta, anzi credo che si sia persa un'importante fonte di informazione libera, anche se spesso un po' faziosa, ma è stata sempre utile per conoscere l'altra faccia dell'informazione, quella senza censure.
Sicuramente rinascerà un altro blog e come il defunto arriverà ad avere una media di 400 contatti al giorno, ora gli orfanelli della ballerina solitaria per un po' si sentiranno spersi ma presto troveranno un altro approdo in Rete.
Nel frattempo offro al primo orfano, a colui che apprezzavo di più, cioé Corrosivo, ospitalità nel mio blog.
Ti aspetto!!!

mercoledì 23 luglio 2008

Quattro frasi per i soliti anonimi malati


  • L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente. ( Bertrand Russel)
  • L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più torna a galla. (Alberto Moravia)
  • L'invidia soffre per la buona fortuna del prossimo, e non potendo godere, per insufficienza propria, dei propri successi, gode malignamente degli insuccessi altrui. (Cesare Marchi)
  • L'invidioso diviene magro alla vista dell'altrui opulenza. (Orazio)

martedì 22 luglio 2008

Per l'Unità d'Italia sempre e comunque







Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti con Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò

Il popolo unito


El pueblo unido jamas sera vencido,
el pueblo unido jamas sera vencido!
De pie, marchar que vamos a triunfar.
Avanzan ya banderas de unidad,
y tu vendras marchando junto a mi
y asi veras tu canto y tu bandera
al florecer la luz de un rojo amanecer
anuncia ya la vida que vendra.

De pie, luchar,
que el pueblo va a triunfar.
Sera mejor la vida que vendra
a conquistar nuestra felicidad
y en un clamor mil voces de combate
se alzaran, diran,
cancion de libertad,
con decision la patria vencera.

Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: Adelante!
El pueblo unido jamas sera vencido,
el pueblo unido jamas sera vencido!

La patria esta forjando la unidad.
De norte a sur se movilizara,
desde el salar ardiente y mineral
al bosque austral,
unidos en la lucha y el trabajo iran
la patria cubriran.
Su paso ya anuncia el porvenir.

De pie cantar que el pueblo va a triunfar
millones ya imponen la verdad.
De acero son, ardiente batallon.
Sus manos van, llevando la justicia
y la razon, mujer,
con fuego y con valor,
ya estas aqui junto al trabajador.

Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: Adelante!
El pueblo unido jamas sera vencido,
El pueblo unido jamas sera vencido!

la la la la la la la....


Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell'unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà.
In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà.
Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà.
Con decisione la patria vincerà.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità; da nord e sud si mobiliterà,/ dalle saline ardenti e minerali, al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,/ andranno, la patria copriranno.
Il loro passo ormai annuncia l'avvenire.
In piedi, cantiamo, che il popolo trionferà.
Milioni ora impongono la verità;/ sono di acciaio, ardente battaglione, le loro mani portano la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e valore, tu sei qui insieme al lavoratore.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!

martedì 15 luglio 2008

Lo splendore dell'archeologia a Taranto

Da Italia Notizie

di Paolo Inno

A Taranto c'è qualcosa che brilla. Non soltanto fumi e morti bianche, né solo esempi di cattiva condotta politica. A Taranto c'è qualcosa che torna a risplendere. È la storia millenaria di una terra affacciata su due mari, ponte ideale verso tradizioni classiche dal sapor di leggenda.
Il M.ar.TaMuseo Nazionale Archeologico di Taranto – è tornato alla luce, dopo anni di restauri ed incomprensibili ritardi. Non è notizia di questi giorni, questo è certo. L'inaugurazione del nuovo complesso museale risale infatti al dicembre scorso. Ma adesso che l'estate impazza e la voglia di vacanza va di pari passo, torna l'urgenza di dispensare consigli per le cosiddette ferie intelligenti.
E così, chi ama coniugare al relax di una vacanza al mare il respiro dell'arte non può non fare tappa a Taranto, perla indiscussa della Magna Grecia, ed al suo Museo, esclusivo testimone di una civiltà illuminata.
Il Museo Archeologico di Taranto fu istituito nel 1887 presso l'ex Convento dei Frati Alcantarini (o di San Pasquale di Baylon), edificio immerso nel centro cittadino, a due passi dal Ponte Girevole - che collega la città nuova al borgo antico - e dal Catello Aragonese, fiore all'occhiello del turismo tarantino.
L'ex convento di San Pasquale, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, ha subìto numerosi ripensamenti architettonici. L'ultimo e più lungo capitolo della lunga serie di ammodernamenti – durato ben sette anni, dal 200 al 2007 – ha condotto all'attuale sistemazione dell'edificio, di cui il secondo piano è ancora in via d'allestimento.
Sin dal suo concepimento, il Museo di Taranto era stato inteso come tempio dell'arte della Magna Grecia. Il visitatore troverà, oggi, numerose novità rispetto all'ultimo allestimento. Vi troverà i resti delle prime testimonianze di vita nell'area ionica, risalenti al V millennio a.C. , e dei primi contatti di questa con gli egei, passando per l'era della colonizzazione spartana e proseguendo ancora sino all'età romana e le tradizioni – meno note – di età medievale. Vi ritroverà certo la magnifica collezione di ori riorganizzata in modo da esaltarne lo splendore e permetterne il facile inserimento in un preciso contesto storico e culturale.
Ma un pizzico di tecnologia non guasta. E così, senza intaccare lo splendore dei magnifici resti, ecco il supporto di guide multimediali che puntualizzano in 3D ricostruzioni d'ambienti ed aspetti di vita.

Ancora una volta ci vogliono fregare...


(AGI) - Taranto, 15 lug.- “Inoltre - sempre a parere del sindaco di Grottaglie - l’urgenza di concludere prioritariamente il riordino ospedaliero è dettata anche dalla necessità di trovare un razionale raccordo tra questa e la medicina del territorio. A fronte di siffatta mia posizione, ho trovato sorprendentemente negative le dichiarazioni del Direttore generale della ASL, Domenico Colasanto. Il quale nella sua elencazione dei nosocomi provinciali, mentre ne confermava e promuoveva alcuni, non ha tenuto affatto conto degli ospedali di Grottaglie e Massafra, dimenticandoli, forse nell’intento di declassarli addirittura a . E, in aggiunta, nonostante l’avviso contrario di tutti i partecipanti alla riunione, lo stesso Colasanto ha perentoriamente affermato che i posti letto assegnati al nostro territorio sono più che bastevoli alla bisogna. Ho la netta impressione - ha aggiunto Bagnardi - che in questo primo incontro si sia aperto un asperrimo conflitto istituzionale, le cui ragioni si scontreranno ancora in sede di Conferenza dei Sindaci e di Rappresentanza per la sanità. Il Direttore generale Colasanto si è arrogato il diritto di esprimere proprie opinioni, in palese difformità dagli orientamenti della Giunta regionale, senza aver avuto confronti e in netto contrasto con le istanze degli Enti locali e delle comunita’ residenti - ha concluso il sindaco di Grottaglie - ricordi Colasanto di essere un dipendente della Regione Puglia, i cui Amministratori sono eletti dal popolo e al popolo devono rispondere”.(AGI)

“Metti una sera d’arte, tra il desinar, il dolce ed il brindar…”














È stata una serata all’insegna dello stile, sobrietà ed alta gastronomia, quella che si è svolta sulla terrazza “Enza Fasano” nel cuore del quartiere ceramico di Grottaglie, grazie alla collaborazione di note aziende grottagliesi, ospiti scelti e ben assortiti hanno potuto degustare un buffet di ottimo livello curato dallo chef Salvatore Carlucci, coadiuvato dagli ottimi latticini dell’azienda casearia di Contento e dai deliziosi gelati e torte al cioccolato di Ciro Bernardi, il tutto annaffiato da ottimi vini come il Pecorino, il Passerina, il vino alle visciole, lo champagne importato e tanti altri vini della Velenosi srl di Ascoli Piceno.

Padrona di casa la signora Enza Fasano che con molta soddisfazione si aggirava fra gli ospiti insieme alla signora Angela Velenosi, quest’ultima personalmente mesceva il vino agli ospiti con fare elegante ed accattivante, atteggiamento tipico di chi sa il fatto proprio ed è giustamente oprgogliosa di quello che fa.

Quindi una serata che oltre alla bellissima terrazza “Enza Fasano” tempestata di ceramiche multicolore in tema con lo spirito mediterraneo della inizitiva, ha avuto come complemento scenografico un bel cielo stellato e un panorama accattivante con sfondo il bellissimo castello episcopio, una serata in cui vi è stata la dimostrazione tangibile che si possono organizzare eventi anche senza l’intervento degli Enti, basta essere imprenditori capaci di promuovere ciò che si è in grado di produrre e l’altra sera, in un quartiere delle ceramiche desolato echeggiavano le note di un intrattenimento musicale colonna sonora ben azzeccata come il menu e il piacevole e qualificato brindare.

ufficio stampa curato da ARCHIDA comunicazione di Lilli Ch. D'Amicis

da GIR WEB TV

Dal Blog di Pino De Luca

Peppino Basile da Ugento




Giovanni D’Agata è uno che mi manda spesso i suoi comunicati stampa. Giovanni D’Agata firma le sue mail utilizzando la dizione “fraterni saluti”. Giovanni D’Agata, detto Gianni, si occupa di giustizia e di ingiustizie. Gianni è un esponente del Partito di Di Pietro, l’Italia dei Valori.
Mi incuriosisce questo signore per le cose che scrive e per le cose che fa. Qualche giorno addietro mi ha inviato lo speciale di una rivista che si chiama il Tacco d’Italia (www.iltaccoditalia.info) dedicato a Peppino Basile.
Ora molti si chiederanno chi è Peppino Basile e perché una rivista gli dedica un numero.
Certi nomi e certi fatti non vanno sulla grande stampa, la geografia conta ancora troppo. Intanto, purtroppo, bisogna dire chi era Peppino Basile. Infatti il Consigliere Comunale e Provinciale dell’Italia dei Valori Basile Giuseppe è stato ucciso con diciannove coltellate alle 1.45 di domenica 15 giugno 2008 vicino alla sua casa di Via Nizza ad Ugento, in provincia di Lecce.
La rivista gli dedica un numero perché in molti, moltissimi, quasi tutti, sono scettici sulla lettura dell’omicidio che si è cercato di diffondere. Piste che portano verso esposizioni finanziarie non onorate, alle sempiterne motivazioni passionali, si vanno decisamente esaurendo. La dinamica del crimine le ha sospinte ma solo in prima istanza, poi, rapidamente, si è fatta prevalente nell’opinione collettiva un’altra idea: chi quell’omicidio ha compiuto voleva attrarre l’attenzione verso motivazioni passionali e private. In buona sostanza si ipotizza la presenza di menti abbastanza raffinate da cercare di travestire un omicidio premeditato con un omicidio d’impeto, con l’obiettivo primario di sviare l’attenzione dal movente e quindi dai mandanti e dagli esecutori e l’obiettivo secondario, ma non meno importante, di gettare discredito sulla figura personale e politica di Peppino. Menti abbastanza raffinate ma non raffinatissime e incapaci di fare previsioni. Gli omicidi di impeto, come quello che è successo in Spagna alla povera Federica, si risolvono in una settimana al massimo. Se questo è in studio da ormai un mese è del tutto evidente che di altra roba si tratta, a meno che non si voglia dire che gli investigatori italiani sono molto più scarsi di quelli spagnoli.
Ma torniamo a Peppino, Peppino Basile era una specie di “predicatore”, un capopolo naturale che, come fanno coloro che invece di cercare il consenso cercano la verità, si impicciava di tutti gli affari che riguardano Ugento e circondario. E gli affari di Ugento sono molti e molto succosi, legati ad una costa straordinaria, alla sua cementificazione, alla riqualificazione (?) di ambienti naturali ma anche a piccole miserabili azioni di altrettanto miserabile cabotaggio e a grandi iniziative di moderne produzioni. Si racconta che convivano progetti per gigantesche speculazioni a carattere turistico con aventi che sembrano aneddoti partoriti dalla fantasia di un barzellettere. Come il fatto che il comune abbia rimborsato di duemila euro il possessore di una Porsche per dei danni che un cane randagio aveva provocato alla sua auto. Peppino, curiosone, chiese di vedere il cane ma il reo, forse per evitare di perdere i punti della patente, si era reso irreperibile.
Peppino Basile era uomo di Ugento, radicato nella sua città dove era antipatico a molti, tanto antipatico che alcuni ragazzotti di AN hanno pensato bene di inneggiare alla sua morte scrivendolo sui muri prima del funerale, naturalmente questo è solo un episodio di pura imbecillità anche se ad alto rischio.
Oggi, a un mese dalla morte, qui ad Ugento c’è una manifestazione che, come dice l’unico striscione presente, chiede verità e giustizia. Ad essa non partecipa il Sindaco, non partecipa l’amministrazione comunale, non partecipano nemmeno le opposizioni. L’accusa è speculazione politica da parte dell’Italia dei Valori. Non sono riuscito a capire la speculazione in cosa consiste. Si discute molto della figura di Peppino Basile, se stava bene o no, se era ricco o indebitato, se aveva avventure erotiche, se ha parlato troppo o troppo poco. Dei fatti di cui Peppino parlava non è discussione comune, anche se molti pensano che in quelle denunce e amplificazioni vadano trovato i motivi della sua esecuzione.
Cosa comune nel nostro paese, si fa una manifestazione, uno dice una parolaccia e questa diventa tema di discussione, anche qui, in questa manifestazione ad un mese di un efferato omicidio, si tende a cambiare l’angolo di visione, il riferimento e sostanzialmente a nascondere i fatti reali e concreti. Anche qui la retorica, più che sottolinere confonde, invece di appassionare diluisce e travisa.
E i fatti, non quelli che Peppino raccontava, ma quelli che Peppino testimonia dicono: c’è un cadavere massacrato da 19 coltellate in una notte di giugno. È li da trenta giorni costretto al silenzio, lui sa chi è stato e per quale ragione. Tocca ad Ugento, per una volta, parlare per quel Peppino che tante volte ha parlato per Ugento. Se Ugento non parlerà, se Ugento serberà il silenzio allora il killer o i killer non era/erano li per uccidere il Basile ma per uccidere una voce di Ugento e questo significa molto in un piccolo paese dell’estrema periferia. Non c’è speculazione politica che tenga. C’è una scelta di campo chiara e definita che bisogna compiere senza tentennamenti. Don Stefano Rocca, parroco di Ugento, ha chiesto che il paese superasse le divisioni politiche e facesse una scelta di umanità e civiltà. Non si può essere equidistanti tra chi uccide e chi viene ucciso. Questa volta non è accaduto, si spera nella prossima.
Dalle quattro chiacchere che ho scambiato con alnuni cittadini di Ugento emerge chiaro che Peppino era uomo di Ugento e allora per capire l’omicidio bisogna conoscere bene Ugento. Non posso farlo, ne ho solo sentore antico di quel paese, di quando, da giovane, trascorrevo lunghi periodi a Torre San Giovanni, a Torre Pali, a Lido Marini. Poi è venuta la speculazione e l’affare e con essi la criminalità organizzata. Ci sono tornato qualche anno fa, rammento, andai a visionare una villa confiscata ad un mafioso proprio sulla costa, l’idea era di trasformarla in una sede di colonie per bambini ma poi non so nemmeno se è stata acquisita al patrimonio del comune e/o se ci sono progetti per la sua assegnazione. Non me ne occupo più di quelle cose. Non posso capire, adesso, l’omicidio di Peppino, spero che altri lo capiscano presto e ci dicano come è andata ma soprattutto che siano convincenti. Seguirò la cronaca su www.iltaccoditalia.info, diretto da Maria Luisa Mastrogiovanni.
Grazie Giovanni per avermi invitato a quella manifestazione, per qello che ho visto e per quello che ho sentito. Io a Ugento ci ritorno perché voglio conoscerla meglio e anche perché di fronte al Palazzo Comunale c’è un bellissimo Caffè Letterario pieno di cose buone e di bei libri. Non è comune che un piccolo paese taccia di vittime e di assassini, non è comune nei piccoli paesi la presenza di caffè letterari.

giovedì 10 luglio 2008

MUSICA E TEATRO IN OMAGGIO ALLA SCIANTOSA ANNA FOUGEZ



L’opera di Leo Pantaleo verrà messa in scena domenica 13 luglio nel Giardino Mediterraneo a Grottaglie dal soprano Tiziana Spagnoletta e dal pianista Massimiliano Conte.

Anna Fougez: Il mondo parla io resto è il titolo dell’opera scritta dall’artista Leo Pantaleo che verrà messa in scena domenica 13 luglio a partire dalle ore 21 nel Giardino Mediterraneo del Castello Episcopio a Grottaglie. L’opera è dedicata alla grande sciantosa tarantina Anna Fougez che furoreggiò nei più famosi palcoscenici italiani e negli ambienti più alla moda fra la prima guerra mondiale e la marcia su Roma. La sciantosa tarantina fu qualcosa di più di una cantante di successo: fu l’espressione dell’eleganza, della ricchezza e del lusso, la sciantosa per antonomasia, insomma che sfoggiava sul suo bellissimo corpo gioielli preziosi, abiti eleganti, con piume di struzzo, che mettevano in evidenza le lunghissime gambe nude e le acconciature maestose che incorniciavano lo splendido viso; un’artista dotata di notevole talento, anche, che legò il suo nome ai più bei motivi dell’epoca: “Vipera, Abat-jour, Addio mia bella signora,. Chi siete?, Passa la ronda, A tazza ‘e cafè”….

Lo spettacolo musicale-teatrale vedrà sul palcoscenico, oltre all’autore Pantaleo in veste di presentatore, la nota soprano tarantina Tiziana Spagnoletta, specialista in musica antica e il M° Massimilano Conte al pianoforte, uno degli artisti più versatili del territorio jonico che vanta collaborazioni con noti musicisti internazionali e che spaziano dal classico al jazz, al blues sino ad arrivare alla musica di improvvisazione.

Lo spettacolo è composto da brani musicati e cantati intervallati da momenti di avanspettacolo durante i quali la soprano Spagnoletta reciterà, conversando col pubblico, ed improvvisando dei momenti di vera ilarità.

La serata è organizzata dall’Associazione Kakasu e dall’Associazione Musicale Jonica “G. Paisiello” di Grottaglie, con il patrocinio del Comune di Grottaglie per il Progetto “Bambini di strada” di Kinshasa-Congo. Il progetto si propone di aiutare giovani congolesi che vivono per strada a causa della miseria e dei prolungati conflitti armati fornendo loro aiuti economici per la costruzione di un centro di accoglienza, di formazione professionale e di sanità, favorendo l’adozione a distanza e partecipando a missioni annuali presso la città di Kinshasa.

Per info e prenotazioni tel. 347756009.

ufficio stampa Marisa L'Assainato

sabato 5 luglio 2008

Per fortuna c'è la Musica

Carissimi amici,
è con grande piacere che vi annuncio la rassegna musicale chiamata:
PER FORTUNA C'È LA MUSICA...
I° rassegna di musica classica - indipendente d'autore: manifestazione a carattere culturale volta a valorizzare le realtà musicali indipendenti con il patrocinio della Provincia di Taranto, il Comune di Grottaglie e con la collaborazione dell’Associazione Culturale “Hermes” di Taranto. Trattasi di cinque concerti di vario genere (classico, teatro canzone, folk, cantautorale d’autore) che si svolgeranno in diversi luoghi caratteristici della ridente città Grottagliese, chiese, castelli, luoghi all’aperto ecc...
La manifestazione si svolgerà dal 31 Luglio al 13 Agosto 2008.
Finalmente, dopo mesi di interminabile lavoro la manifestazione si farà!!! I luoghi scelti di comune accordo con l'amministrazione comunale di Grottaglieè tenderanno a valorizzare il nostro territorio: centro storico e quartiere delle ceramiche.
Nei prossimi post il programma dettagliato della rassegna, con i luoghi, gli orari e i musicisti che suoneranno. A presto

Carmine Fanigliulo

venerdì 4 luglio 2008

Dedicato a tutti gli squallidi anonimi

UNA MONTAGNA DI ECOBALLE. TUTTI AL PRESIDIO

I rifiuti campani, compattati in ecoballe respinti senza indugio dalla Germania e dalle altre regioni italiane per la loro radioattività, leecoballe al centro delle inchieste su politici e camorristi, protagonisti dei 14 anni di emergenza rifiuti in campania, secondo il sindaco di Massafra non dovrebbero destare preoccupazioni tra la cittadinanza. Trentamila tonnellate della monnezza che nessuno vuole, vengono adesso benedette dai rappresentanti istituzionali locali, tale atteggiamento è quantomeno irresponsabile per chi, per il proprio ruolo, dovrebbe invece essere il massimo tutore, garante e responsabile della salute pubblica.Tra pianificazione protesa verso nuovi inceneritori ai programmi di installazione di un pericolosissimo rigassifigatore sino ai soliti tentativi di legalizzare discariche illegittime, senza alcuna distinzione, regione, comuni e province, tutti sembrano iperattivi, tutti indaffarati a spianare la strada agli affaristi della morte e dell’inquinamento.Mai era stata tanto violenta l’aggressione contro questo territorio, mai erano stati tanto irreversibili i danni. Ormai non c’è più tempo da perdere.Invitiamo tutti i cittadini della provincia jonica a ribellarsi, a riconquistare la propria dignità. Solo dal dialogo tra tutte le realtà attive in tutto il territori può nascere una grande mobilitazione.
Sono sempre più insistenti le voci su una imminente apertura del Terzo Lotto. È sempre più frenetica l’attività della Ecolevante alla nuova discarica. E se aprono davvero, che facciamo? Decidiamo insieme.
STASERA, 3 LUGLIO, ORE 20.30, ASSEMBLEA GENERALE AL PRESIDIO PERMANENTE
Chiunque legga questo messaggio, dia massima diffusione!

martedì 1 luglio 2008

TARANTO, PRECIPITA ELICOTTERO MILITARE: 1 MORTO E 2 FERITI


È di un morto e due feriti il bilancio dell'incidente occorso a un elicottero militare a Calzerosse, nelle vicinanze di Taranto. Il capo di I ° classe Paolo di Giuseppe, 35 anni, di Taranto, stava svolgendo un volo d'addestramento insieme ai due piloti della Marina militare: il tenente di vascello Mario Massacci, 39 anni, romano, e il sottotenente di vascello, Mario Mirtino, 26 anni, napoletano, quando si è reso necessario un atterraggio d'emergenza. L'elicottero, però, stando a quanto hanno raccontato ai soccorritori alcuni operai di un'azienda agricola nelle vicinanze del luogo dell'incidente, si è avvitato su se stesso e poi è precipitato tra due alberi d'ulivo, prendendo fuoco e dando vita a un incendio domato con difficoltà dai pompieri.

Dopo i tentativi di rianimare sul posto i feriti i due piloti, che hanno riportato soltanto ferite lievi, sono stati trasportati in ospedale dove sono stati medicati e poi subito dimessi, mentre per Di Giuseppe è stato necessario il ricovero all'ospedale di Taranto dove è deceduto poco dopo. L'Agusta Bell 212 precipitato era decollato poco prima dalla vicina base Maristaer di Grottaglie della Marina militare. Due inchieste sono state avviate: una dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto, l'altra dalla Procura militare di Napoli.

Al capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Paolo La Rosa, e ai familiari del capo di prima classe Di Giuseppe, sono arrivati i messaggi di cordoglio di tutto il mondo politico, dai presidenti di Camera e Senato, Giancarlo Fini e Renato Schifani, al ministro della Difesa Ignazio la Russa, oltre a vari deputati e senatori sia di centrodestra che di centrosinistra. Colpito anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha definito quella di oggi come "una pagina nera nella storia della Marina militare, un lutto che addolora l'intera comunità tarantina e pugliese". (ag. 9 colonne)

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.