"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
Che ora è ?
martedì 29 luglio 2008
Il Blog" io ballo da sola 8" non c'è più
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
tutta ipocrisia,sai bene che quelli di io ballo da sola manco ti pensavano.
RispondiEliminaapri un negozio di ipocrisia.
il primo cliente sarai tu gentile anonimo.
RispondiElimina..e comunque: Chi la dura la vince!!!
RispondiEliminae allora non essere ipocrita,oggi inviterai a casa tutti per festeggiare,tutti per modo di dire perche sei tirchia.
RispondiEliminache delusione
Chi la dura la vince...
RispondiEliminaLa verità è un altra. Il blog aveva ormai perso smalto. non era più l'attrattiva che è stata in passato. scriveva solo corrosivo e pochi erano i commenti. stava decadendo. non avendo stimoli. visto anche che la discarica è chiusa. liv ha preso armi e bagagli e ha procurato un eutanasia.
RispondiEliminabrava cmq liv.
prenditi un po di ferie ma poi fallo ritornare.
Mi associo!
RispondiEliminaInfatti è bene che torni perché era bello confrontarsi con una avversaria con cotanta grinta.
ha gia riaperto ahahahah
RispondiEliminaciro petraruolo
RispondiEliminacorrosivo e lilli, accostamento deleterio, per corrosivo ovviamente.
RispondiEliminagino capocchia
commento che già dal suo nick si commenta da solo... a capocchia appunto!
RispondiEliminati piace scherzare sui cognomi della gente?
RispondiEliminacme dice la capa blogghista sei un anonimo e quindi vali zero, insieme ai tuoi commenti....
il sig. capocchia quantomeno s'è firmato......
Bisogna sempre avere l'intelligenza di scegliere avversari degni della nostra stima.
RispondiEliminagiusto Carlo!
RispondiEliminain merito alla firma del capocchia è come quando si firmava zorro nei telefilm.
cantatevela e suonatevela........
RispondiEliminaaccettate anche le critiche di chi non vi stima....
Ce ne faremo una ragione circa la sua non stima...
RispondiEliminaaccettate anche le critiche di chi non vi stima....
RispondiElimina31 luglio 2008 19.40
Vicino a Tokyo viveva un grande samurai, ormai anziano, che si dedicava a insegnare il buddismo zen ai giovani. Malgrado la sua età, correva la leggenda che fosse ancora capace di sconfiggere qualunque avversario. Un pomeriggio, si presentò un guerriero, conosciuto per la sua totale mancanza di scrupoli. Era famoso perché usava la tecnica della provocazione: aspettava che l'avversario facesse la prima mossa e, dotato com'era di una eccezionale intelligenza che gli permetteva di prevedere gli errori che avrebbe commesso l'avversario, contrattaccava con velocità fulminante. Il giovane e impaziente guerriero non aveva mai perduto uno scontro. Conoscendo la reputazione del samurai, egli era lì per sconfiggerlo e accrescere in questo modo la propria fama. Tutti gli allievi si dichiararono contrari all'idea, ma il vecchio accettò la sfida. Si recarono tutti nella piazza della città e il giovane cominciò a insultare il vecchio maestro. Lanciò alcuni sassi nella sua direzione, gli sputò in faccia, gli urlò tutti gli insulti che conosceva, offendendo addirittura i suoi antenati. Per ore fece di tutto per provocarlo, ma il vecchio si mantenne impassibile. Sul finire del pomeriggio, quando ormai si sentiva esausto e umiliato, l'impetuoso guerriero si ritirò. Delusi dal fatto che il maestro avesse accettato tanti insulti e tante provocazioni, gli allievi gli domandarono: "Come avete potuto sopportare tante indegnità? Perché non avete usato la vostra spada,
pur sapendo che avreste potuto perdere la lotta, invece di mostrarvi codardo di fronte a tutti noi?". "Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?", domandò il samurai. "A chi ha tentato di regalarlo", rispose uno dei discepoli. "Lo stesso vale per l'
invidia, la rabbia e gli insulti", disse il maestro: "Quando non sono
accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé".
non ho nee tempo ne pazienza di leggere tutta la pappardella carlo comotichiamonoatè.... di una cosa ne sono certo che in questo blog l'umiltà manco a pagarla, di valori nn ne parliamo a parte quelli del vs partito....
RispondiEliminapeppo zangone frate a gino
Appunto, proprio perché non leggi travisi!!!
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