Che ora è ?

domenica 29 giugno 2008

Non poteva restare nei commenti una simile lezione




Vede gentile signore/a lei non ha compreso o capito che la cultura è il motore del mondo: la cultura è: fare, agire, muovere,operare,costruire, programmare ecc ecc.
Lei non riesce a capire che se non si conosce qualcosa non si può operare sul qualcosa?

Per rimanere a Grottaglie, un solo esempio: ella si è mai chiesto chi mai abbia messo un angelo sul castello di Grottaglie a violentare un monumento, un territorio, un contesto antropizzato?

Chi mai se non un demente, un asino(chiedo scusa al nobile e indefesso animale), un cretino senza cultura,patria ed arte? Ebbene, questo personaggio o personaggia ci amministra.
Lei è contenta di essere amministrata da siffatta gente?

Violentare un territorio, per ignoranza, significa creare le condizioni per danneggiare gli umani.

Cercherò di farle degli esempi illuminanti e molto semplici, così che le saranno facilmente comprensibili:

Avere studiato il greco rende meno faticoso lo studio della medicina o della biologia, la cui terminologia tecnica è di radice greca.
Diventa intuitivo capire la differenza tra «epitelio» ed «endotelio», cogliere il senso di «sarcoma» e in cosa si distingue da «melanoblastoma».

Se si è studiata la storia, si capisce meglio il nostro presente, anche la politica.
Si diventa meno vittime inermi della pubblicità idiota.
Il tempo dell’oggi ci appare meno piatto, come appare ai nostri ragazzi ignoranti (che s’annoiano appunto perché ignoranti: tutto li annoia, perché nulla capiscono a fondo e sono appiattiti in un presente senza spessore), perché lo vediamo come l’emersione di una profondità storica antichissima.

Insegnare ai giovani e non giovani, quindi anche a lei, non «contenuti», bensì ad imparare, nella vita, ciò che servirà e che nessuna scuola può prevedere, nell’imprevedibile cambiamento delle tecniche, delle istituzioni, dei rapporti di forza politici.
Dare loro le «nozioni di pronto impiego», ossia l’habitus a capire culturalmente, e ciò attraverso la cultura classica e la storia antica.
Proprio perché la scuola deve dare le basi della civiltà da cui partire per andare oltre e più in alto, occorre che ciò che insegna sia «inattuale».
Non il computer (lo sanno già), ma Plutarco, il greco, il diritto romano, la geometria di Euclide, la fisica di Aristarco: tanto intensamente da diventare «alla mano», nozioni di pronto impiego.
Inevitabilmente, la fatica è tanta all’inizio: proprio perché chi comincia non ha cultura, deve imparare le parole singole, ampliare il suo vocabolario, organizzare la logica.
Ma alla fine del liceo di Gentile, la «cultura» come rendeva facile apprendere, come tutto s’inquadrava armoniosamente in chi aveva studiato!
Il diplomato classico diventava ingegnere e fisico sub-atomico più facilmente e rapidamente del diplomato tecnico; o economista, meglio che il ragioniere.
Questi sono fatti!

Chi ha studiato il greco e latino impara non meglio, ma più a fondo l’inglese e il tedesco: ne coglie l’anima, che è l’anima di popoli e culture diverse, che è così divertente capire a fondo.
Infatti il colto si diverte di più, nella vita.
Per un ragazzino che si occupa solo di telefonini, la passeggiata in un bosco è «una palla».
Per un botanico, è una continua scoperta, perché lui sa il nome, il sesso e i caratteri di piante e di vegetali che per l’altro sono solo erba e foglie.

Per questo la cultura deve essere «umanistica», nel senso rinascimentale.
Per non essere specializzata, ma mantenere a chi ce l’ha uno sguardo ampio e cordiale sulla molteplice realtà, sempre sorprendente.
Non basta occuparsi professionalmente di una sola materia, quella che dà da vivere e serve per la carriera: anche per essere un bravo manager, banchiere o biologo, è bene essere curiosi di altro, di astronomia magari, di storia soprattutto.
Un economista d’oggi è un elaboratore di pseudo-formule algebriche: ma l’economia è «storia dell’economia».
Se non si vuole ripetere ogni decennio un nuovo 1929 occorre studiare cosa avvenne allora.
I grandi medici sono sempre stati degli umanisti, appassionati lettori, curiosi delle novità che potevano venire da fonti «eretiche».
Un grande medico napoleonico imparò l’auscultazione dai vinattieri, che battendo con le nocche sulle botti sapevano dire se e quanto la botte fosse piena.
Nell’Inghilterra dell’800, gli inventori di macchine a vapore erano degli artigiani molto abili, a cui si affiancavano con entusiasmo signori d’alta cultura classica, dilettanti di lusso dell’aristocrazia: insieme formavano l’uomo rinascimentale, abile nei manufatti e nel capirne la profondità e le possibilità.
Come ho spesso detto, l’etnologia e l’antropologia furono inventate per ragioni imperiali britanniche: come comandare gli indù, i confuciani e i polinesiani, senza capirne la cultura?

Se mi legge un ignorante tipico, lo so, gli cascheranno le braccia: troppe cose da imparare, non vale la pena nemmeno di cominciare.
Non ha tutti i torti.
La cultura è un cumulo di tremila anni e più.

Ma occorre ancor più che in famiglia ci sia - se non cultura - il rispetto e la stima per la cultura.
Il contrario di ciò che vige nel familismo italiota, dove la cultura è per «i professori che sono per lo più ritenuti «morti di fame»», (HAIMÈ) a meno che non siano palesemente ricchi come Veronesi.
Meglio se il repertorio delle curiosità è già ampio in mamma e papà, meglio se ci sono già libri in casa, che il ragazzo magari legga di nascosto perché «proibiti» (Apuleio, Petronio, Ovidio, «L’Amante di Lady Chatterley, tutto può aiutare…).

Concluderò con un fatto che è avvenuto in Italia anni fa, come mi è stato raccontato: un ministro dell’industria si indignò moralisticamente perché i fiori rincaravano il 2 novembre, giorno dei morti.
«Proprio quando tutti vogliono comprare fior, i fiorai aumentano i prezzi! È uno scandalo! Fanno cartello! Bisogna mandare la polizia a multarli!».
Ora, un ministro dell’industria dovrebbe pur sapere - o intuire - qualcosa di come funziona l’economia.
La legge della domanda e dell’offerta era del tutto sconosciuta al signor ministro.
Ignorava il fatto che una merce rincara quando è scarsa; come quando ci sono più denari disposti a comprare fiori che fiori in commercio, il che accade appunto nel giorno dei morti.
Il fatto - deplorevolmente oggettivo, comprensibile a chi abbia studiato l’analisi logica al liceo - è aggravato nel caso dei fiori, merce deperibile, che non si può accumulare in magazzino a luglio per soddisfare la domanda enorme di novembre.
Per questo, il 2 novembre, l’offerta di fiori è scarsa rispetto alla domanda, e quindi rincara.
Il ministro (dell’industria!) era un incolto ignorante democristiano, ovviamente di sinistra.

Sospetto che ignoranti ministeriali, regionali, provinciali, comunali che hanno pagato la laurea, siano anche oggi in grandissimo numero e ci governano e amministrano.
E che per questo, in un certo senso persino innocentemente - l’innocenza colpevole degli ignoranti - abbia sgangherato le istituzioni e il sistema giuridico, aumentato la spesa pubblica a livelli astronomici, ridotto il sistema pubblico ad un sistema di corruzione e di privilegi.
E’ l’ignoranza di chi fa’ le leggi italiote, l’ignoranza dei Diliberto come dei Mastella o dei Visco: leggi per ordinare ai fiori di costare meno.
Leggi, se dipendesse da questa sinistra «estrema» (estrema nell’ignoranza) per sbattere in galera i fiorai e i mercanti in genere.
E farebbe leggi ad personam: «Chi si chiama Previti va’ condannato, chi si chiama Visco è assolto» (o il contrario) ignari che le leggi sono norme generali ed hanno effetti generali, lo si voglia o no, spesso imprevisti e non desiderati dai loro estensori.
L’ignoranza è pericolosa, come si vede, e produce il controllo asfissiante, il sospetto dei pubblici poteri sui cittadini che o fanno cartello, o sono tutti evasori, e dunque vanno controllati in ogni passo della vita: per ignoranza, può essere instaurato il totalitarismo burocratico, che uccide la libertà.

Studiassero non dico le basi dell’economia, ma anche solo l’analisi logica, non oscillerebbero fra impulsi sovietizzanti polizieschi di controllo dell’economia e le lodi sperticate al globalismo liberista di Draghi.
Invece di perseguire un improbabile cartello di fiorai o dei taxisti, starebbero attenti al cartello delle banche o della assicurazioni.
Starebbero nel giusto mezzo delle leggi oggettive dell’economia, che sono come quelle della fisica, senza confonderle col capitalismo di rapina in corso.
Né si farebbe infinocchiare da quel dipendente Goldman Sachs che chi gli dice che per abbassare le tasse occorre più mercato, che non c’entra nulla.
La cultura «disponibile alla mano» serve eccome.
È pratica, è funzionale.

Nel film Rambo I ( sono certo che lei lo ha visto) si dice: "Rambo non possiede le armi, ma la capacità di costruirsele".

Ebbene la cultura è questa: la capacità di costruire e modificare,adattare e creare il mondo e la realtà che ci circonda, sempre come fine ultimo la felicità dell'uomo e il suo vivere sereno.



Odisseo


NB: Per la sig.ra D'Amicis: chiedo scusa se ho occupato tutto questo spazio ma mi è sembrato giusto il farlo;sono certissimo che lei, come giornalista e, quindi, come persona che scrive su un mezzo di cultura, mi perdonerà e mi capirà.

36 commenti:

  1. Beh, Odisseo, visto l'etimo del tuo nickname, non ci si poteva attendere qualcosa di diverso da quanto hai scritto...
    ;-)

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  2. Certo, e credo in tutto cio' che ho scritto.

    Di questi tempi la coerenza e' merce rara o, per rimanere in tema classico, "rara avis".

    Un saluto

    Odisseo

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  3. Oddio, di questi tempi la coerenza è sicuramente merce centellinata dai più, mentre una specifica razza di uccelli, che volano radenti e privi di zuccheri, non mancano, ma evitiamo di cadere nel qualunquistico turpiloquio.
    Approfitto per soddisfare una curiosità: ma in Odisseo l'accento va sulla "i" (come ricordavo) o sulla "e" (come sento dire da molti)?

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  4. Rispondo volentieri..... in greco e' Ὀδυσσεύς che si legge Odiusséos.

    Sulla pronuncia delle parole greche si deve tener conto di:

    a) se la derivazione e' direttamente dal greco

    b)se la derivazione e' mutuata attraverso la lingua latina.

    Per questo ci possono essere delle differenze sulla pronuncia.

    Per il greco la traslitterazione consigliata dai glottologi(semplicemente consigliata) è la "transcriptio classica" (cioè il modo in cui veniva trascritto dai latini). Si noti che in essa accenti, iota sottoscritte e altri segni diacritici si omettono. Per facilitare la lettura si può però indicare un accento, sempre acuto, sulla vocale su cui esso viene effettivamente pronunciato.

    Secondo quanto detto sopra abbiamo:

    Pronuncia alla greca Odisséo

    Pronuncia alla latina Odisseo(accento acuto sulla i).

    Personalmente preferisco e pronuncio Odisseo(accento acuto sulla i) per il semplice motivo che questa era la pronuncia del mio amato docente di greco, tanti anni addietro.


    Un saluto

    Odisseo.

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  5. A proposito di cultura: lo sapevate che il professor Rosario Quaranta è stato nominato dal sindaco per riordinare l'archivio comunale?Ma non ci sarebbe voluto un concorsino?

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  6. Io avrei fatto il concorsino, almeno per titoli.

    Siamo sicuri che Rosario Quaranta, persona degnissima,ha titoli piu' adatti degli altri?

    In questo modo, sarebbe stato fugato ogni sospetto.

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  7. Questi sono i soliti magheggi comunali

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  8. Ma quale Odisseo! Questo intervento è scopiazzato da un articolo di Maurizio Blondet pubblicato il 2 giugno 2007 e rintracciabile al sguente indirizzo: http://www.effedieffe.com/content/view/1904/197/1/1/

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  9. STASERA, 3 LUGLIO, ORE 20.30, ASSEMBLEA GENERALE AL PRESIDIO PERMANENTE.

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  10. Ulisse! bell'e sgamato!!
    Un fiume di parole sante,
    dio misericordioso (dicono), potevi dirlo a parole tue invece che adoperarti in un patetico copincolla che invalida ogni punto del "tuo" discorso.
    Un 6 per l'impegno; ma ti ricordo che a chi veniva beccato a copiare (nei compiti in classe, specie di latino) veniva ritirato il compito e si beccava un bel 2 che faceva pure media!
    Molto opinabile, da parte mia, l'elogio della scuola gentiliana che, per definizione storica e per bocca dello stesso tirannico calvo, risulta essere la riforma più fascista dell'intero ventennio (tolto l'abominio delle leggi razziali).
    E riguardo la coerenza, c'è da dire che non è questa la caratteristica che ci distingue dagli animali ma bensì l'intelligenza umana che consta nella capacità di valutare, quindi riconoscere gli errori e riadattare i propri comportamenti e atteggiamenti in concomitanza, ovvio, con quei valori ideali (variabili anch'essi) che ci accompagnano durante arco dell'esistenza.

    un saluto antifà
    robespierre hc

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  11. tutto si puo' combattere, ad eccezione della cretineria.

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  12. bravo

    Charles-André Meda

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  13. Odisseo sei ridicolo!

    indroforever

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  14. tutto si puo' combattere, ad eccezione della cretineria.

    per esempio indroforever non si e' mai visto allo specchio e dice agli altri cio' che dovrebbe dire a se stesso


    Charles-André Meda

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  15. Caro Charles-André Meda tanto bravo, come definiresti uno che scopiazza un post facendolo passare per suo? Con lo scopo poi di fare morale agli altri?
    Io RIDICOLO. Se poi affermare questo vuol dire essere ridicoli allora lo sono.
    P.S. odisseo rispondi con il tuo nickname.

    Indroforever

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  16. perche sono tanto bravo?

    ribadisco:sei ridicolo.

    Non ho la liberta' di dirlo?


    Charles-André Meda

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  17. sei doppiamente ridicolo perche affermi cose che non esistono e forzi le situazioni e inventi scopi .

    Per lo stesso motivo per cui sei doppiamente ridicolo,non ci puo' essere dialogo con te: e' tempo perso.

    Rimani nella tua idea sballata e ridicola:anche questa e' liberta'.


    Charles-André Meda

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  18. quanti anni avete? 8? sembrate due bimbetti che si insultano di rimando-"scemo"- "no scemo tu".
    Odio quelli che usano i blog per insultarsi spicciolamente con appellativi come "ridicolo,patetico" o giù di lì, fatelo almeno in modo costruttivo andando al nocciolo della questione oppure ,se proprio dovete, in modo totalmente distruttivo con degli insulti belli sostanziosi.
    Odisseo copia ed è un dato di fatto, ma la tematica è più che sacrosanta e merita due o tre parole di riflessione.
    ... poi non ho capito della cretineria che diamine c'entra!
    VI PREGO ILLUMINATEMI.

    ROBESPIERRE HC

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  19. Io sono ridicolo solo perchè dico che è ridicolo uno che scopiazza? Allora si: sono SUPER RIDICOLO!

    Indroforever

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  20. Odisseo ci manchi...dai scopiazza qualche altra cosa...

    Indroforever

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  21. peccato non conoscerti indroforever:
    per te ci vorrebbe una buona dose di ptialina.




    Charles-André Meda

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  22. e con questo il discorso e' chiuso:
    con i cretini e' fiato perso.

    Charles-André Meda

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  23. Charles perhè mi dai del cretino e del ridicolo? Solo perchè dico che Odisseo è ridicolo perchè scopiazza? O forse perchè sei tu l'Odisseo mascherato? A quanto pare il caro Odisseo (che mi manca molto) dopo esser stato scoperto è sparito! Poi se è fiato perso, non mi rispondere!!

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  24. E quello che gli ha tenuto bordone, quello che si è definito "Mastro di passo", che fine ha fatto? Forse è lui Odisseo?

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  25. ANONIMO DELLE 14.47 E SIMILI,

    CONGRATULAZIONI:SE UN CRETINO BORDONIANO, OVVERO COL BORDONE.

    E SAI A CHI TIENI BORDONE? ALLA TUA DEFICIENZA CHE TI SPINGE A FARE UNA POLEMICA SENZA AVER CAPITO NULLA DI QUELL'ARTICOLO E DEI SUOI CONNESSI E RISVOLTI.

    MA DALTRONDE, SE AVESSI CAPITO QUALCOSA NON AVRESTI FATTA UNA TALE STERILE POLEMICA.

    SOLO DUE COSE:

    1)HO UN DUBBIO SU DI TE,NON SO SE SEI UN CRETINO DOC O UN FRUSTRATO CHE,DIETRO L'ANONIMATO,INVEISCE CON SACCENTERIA PARI SOLO ALLA SUA STUPIDITA'.
    STAI BUONO, A CUCCIA E IMMERGITI NELLA PTIALINA(VAI A VEDERE SUL DIZIONARIO CHE SIGNIFICA TALE PAROLA), ALMENO TRE VOLTE AL GIORNO E PRIMA DEI PASTI.

    2)NON CONOSCO MASTRO DI PASSO MA DALLE SUE POCHE COSE CHE HO LETTO CREDO CHE SIA UNA PERSONA DI CULTURA E MI BASTA.

    SAI PERCHE' TI HO RISPOSTO(VERAMENTE ULTIMA)?
    PERCHE MI FAI PENA E IO SONO UN EVANGELICO.

    PS. DIMMI CHI SEI, CON INDIRIZZO E TI MANDO A CASA UNA BOTTE DI PTIALINA.

    ADIEU

    Charles-André Meda

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  26. Con buona pace dell'anonimo delle 14,47, a questo mondo ci sono cose più importanti che fare polemiche sterili su blog. Quando avrà finito di vellicare il suo testosterone potrà anche fare una ricerca sul mio nickname e troverà scritti, post e finanche - forse - il mio volto.
    Che lo scritto si Odisseo sia farina del sacco suo o altrui, in realtà poco mi interessa; quanto ha scritto lo trovo condivisibile in molti punti e tanto mi basta.
    Ma d'altronde io sono un caso a parte, cresciuto sfogliando "Selezione dal Reader's Digest", di cui leggevo avidamente - appunto - "Citazioni citabili". Poi son passato al più torrido "Cronaca Vera", ma questa è altra storia...
    Solitamente mi astengo dal continuare le polemiche, ma mi spiaceva per Odisseo che la sua classe venisse affiancata al mio scrivere abborracciato e superficiale.

    RispondiElimina
  27. caro maestro di passo,

    nella mia fanciullezza ho anch'io letto e riletto,tra gli altri,"Selezione dal Reader's Digest".Pensa un po' che conservo tutti i classici" a riassunto" che mio padre comprava avidamente. e che io divoravo con la stessa avidita'.

    Ti ringrazio per la cortese frase, e ricambio.

    Quando si scrive su un blog bisogna mettere in preventivo di incontrare imbecilli come gli sterili precedenti anonimi e persone intelligenti come te!

    Il "non ti curar di loro" e' sempre piu' attuale.

    Vale atque vale, mio caro maestro.

    Odisseo



    Quando si scrive in

    RispondiElimina
  28. nella mia fanciullezza ho anch'io letto e riletto,tra gli altri,"Selezione dal Reader's Digest".Pensa un po' che conservo tutti i classici" a riassunto" che mio padre comprava avidamente. e che io divoravo con la stessa avidita'.

    Pur consapevole che quanto segue altro non potrà fare che instillare in alcuni maggior collante ai loro sospetti, confesso che anche nel mio caso la passione per le parole strane ed il loro significato e per la lettura di classici "condensati" è legata ai mitici "Selezione". Col senno di poi mi accorsi di quanto era "ammmeriggano", ma ringrazierò sempre i miei per aver fatto circolare per il salotto quei volumetti e non "Novella 2000" o "Stop".
    Poi, certo, per la legge degli opposti complementari, dello yin e dello yang e quelle altre menate leggevo e leggo anche la sublime "Cronaca Vera", ma questa è altra storia...

    RispondiElimina
  29. Odisseo sei tornato a scrivere con il tuo nickname!! Bravo!! Dopo la figuraccia che hai fatto!! La tua cultura è tanta, ma ciò non toglie che sei uno scopiazzatore....e non hai ancora avuto il coraggio e l'umilta di chiedere scusa!!

    Indroforever

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  30. Indroforever,
    sei la cacchina che il grande Indro evitava senza guardarla neppure per non sporcarsi la punta delle scarpe.

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  31. Pensi che il grande Indro davanti ad una scopiazzata di eloggerebbe?

    Come ti pungono i miei commenti, chissà perchè....

    Indroforever

    RispondiElimina
  32. la cacchina da solo fastidio e la si evita


    indrone

    RispondiElimina
  33. Thanks for sharing the link, but argg it seems to be down... Does anybody have a mirror or another source? Please answer to my post if you do!

    I would appreciate if a staff member here at tuttoilresto-noia.blogspot.com could repost it.

    Thanks,
    Peter

    RispondiElimina
  34. ma perche' siamo ritornati indietro nel tempo?

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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