Il mio partito l'Italia dei valori è stato colpito duramente dall'efferato delitto di Ugento, del povero e semplice, ma vi assicuro astuto e guerriero, Peppino Basile, un uomo del sud che conoscevo dai tempi della campagna elettorale del 2006, una macchina da guerra infaticabile, inarrestabile. Mi fece effetto vederlo arrivare a Lecce, presso il comitato del senatore Caforio, in abiti sgargianti, pelle bruciata dal sole e un carattere ribelle che sprizzava energia da tutti i pori. Fu spontanea la mia domanda ad alcuni astanti chi fosse quest'uomo, mi fu risposto che era uno dei più vecchi militanti dell'Italia dei valori. Peppino si accorse che io mi stavo interessando a lui e mi si avvicinò chiedendomi chi io fossi e da li cominciò un discorso fitto, fatto di tanti propositi e di strategie elettorali per portare un buon risultato a Lecce e provincia, mi fece vedere i santini che aveva fatto stampare artigianalmente, mi spiegò che per risparmiare li aveva ricavati dai margini del manifesto. Insomma un vulcano di idee.
Da allora, in ogni adunata dell'Idv ci si incontrava e giù a parlare di una valanga di progetti, azioni ed iniziative politiche.
L'ultima volta che ci siamo visti è stato sabato 7 giugno in occasione della conferenza stampa per la presentazione del nuovo commissario provinciale di Lecce, Francesco D'Agata, al nostro arrivo, mio e del senatore Caforio, ci ha visti dalla finestra e festante ci è venuto incontro, ci ha ricevuto con tutti gli onori e come al solito dopo la conferenza ci siamo seduti e messi a parlare del nostro partito e nelle sue parole traspariva come al solito l'entusiasmo di sempre e la tenacia con cui intendeva far valere le posizioni politiche dell'Italia dei valori.
Ieri c'ero anch'io al suo funerale ho scrutato quanto più facce possibile e mi sono fatta una idea che non scriverò ma conserverò dentro di me.
Ciao Peppino ci mancherà la tua genuina e forse esagerata irruenza.
e allora non dirla,sarebbe stato meglio che non avevi detto niente di niente
RispondiElimina... e tu a studiare un po' d'italiano!
RispondiEliminaCarlo che vuol dire R.I.P.?
RispondiEliminacarluccio gir, che vuol dire RIP?
RispondiEliminaR.I.P. è l'acronimo della frase latina "Requiescat In Pax", ovvero "riposa in pace", usato speso sulle lapidi dei paesi anglosassoni.
RispondiEliminahttp://reve51.files.wordpress.com/2007/05/rip.gif
Grazie del chiarimento. Si impara sempre. Ciao
RispondiEliminaOh beh, mea culpa che do' troppo per scontate certe cose, il guaio di quando si è abituati a comunicare con velocità e sintesi.
RispondiEliminaChiedo scusa
Caro Carlo, io ho avuto la fortuna di avere un maestro di giornalismo, che me ne ha fatte passare di tutti i colori, una delle cose su cui non transigeva erano le sigle e gli acronimi, mi diceva sempre:
RispondiEliminaQualsiasi acronimo o sigla, se pur conosciutissima, devi scriverla per esteso all'inizio dell'articolo, poi puoi continuarla a scrivere come sigla.
Pare che sia anche una regola quando si redigono documenti importanti in ambiti internazionali e anche militari.
Ciao lilli
ps: questo scambio è utile a tutti quindi niente scuse e siamo onesti e senza timore quando non capiamo e vogliamo sapere di più.
Qualsiasi acronimo o sigla, se pur conosciutissima, devi scriverla per esteso all'inizio dell'articolo, poi puoi continuarla a scrivere come sigla.
RispondiEliminaGiustissimo.
E' una regola che cerco sempre di seguire quando scrivo cose un po' più lunghe, specie sul mio blog, ma a volte serve l'eccezione che ti faccia ricordare la regola.
;-)
Grazie mille.
caro carluccio,,
RispondiElimina"Oh beh, mea culpa che do' troppo per scontate certe cose"
tu non devi mai dare per scontato nulla, soprattutto quando,come in questo caso, sono frasi che nulla azzeccano con cio che si sta dicendo.
V.A.V
(anche questo e' un acronimo)
caro carluccio,
RispondiEliminasai che significa l'acronimo V.A.V?
e l'ospite del blog lo sa?