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domenica 25 maggio 2014

Quell’eroe della infanzia che mori’ “solo” due volte.



Al 99% di quei pochissimi che mi leggeranno, le foto di questo signore non diranno nulla di nulla: eppure, egli ha fatto parte della mia infanzia attraverso la testimonianza e i racconti di mio padre, maresciallo A.M. che ha fatto parte tante volte dell’equipaggio di questo personaggio.Per cui, permettetemi di indulgere a me stesso ed ad un lieto ricordo di quegli anni.Mi riferisco a Carlo Emanuele Buscaglia, maggiore della Regia Aeronautica che fu tra i più famosi eroi di guerra della seconda guerra mondiale e  decorato con la medaglia d'oro al valore militare. Si distinse nella specialità degli aerosiluranti riuscendo ad affondare circa 100.000 tonnellate di naviglio nemico. Nato a Novara, in Piemonte, nel 1915 ed entrò alla Regia Accademia Aeronautica nell'ottobre 1934, ottenendo il brevetto di pilota militare ed il grado di sottotenente nel giugno 1937.Venne assegnato alla 50a Squadriglia del 32° Stormo Bombardamento Terrestre equipaggiato con obsoleti bombardieri Savoia-Marchetti S.M.81 che presto vennero sostituiti con i più moderni Savoia-Marchetti S.M.79. Nell'aprile 1939 venne promosso tenente e, nel febbraio 1940, trasferito presso la 252ª Squadriglia del 46° Stormo Bombardamento Terrestre, di cui facevano parte altri storici aviatori quali Francesco Aurelio Di Bella (253ª) e Urbano Mancini (254ª).
Con questo reparto partecipò il 21 giugno 1940 alla sua prima missione di combattimento durante il bombardamento del porto di Marsiglia.Il 25 luglio 1940 Buscaglia entrò volontario come ufficiale pilota nel Reparto Speciale Aerosiluranti: un'unità di nuova formazione e concezione, nata per l'attacco con siluri del naviglio nemico. Il reparto era composto da esperti piloti di S.M.79 e ufficiali della Regia Marina specializzati in armi subacquee. La base operativa del reparto venne fissata inizialmente ad El Adem in Libia, da dove, il 15 agosto 1940, venne effettuata la prima missione contro il porto di Alessandria d'Egitto: l'azione ebbe scarso successo a causa del fondale fangoso, ma fu comunque utile per affinare le tecniche operative per questa nuova specialità. Nel settembre 1940 l'unità venne rinominata 278ª Squadriglia Aerosiluranti e il 17 dello stesso mese Buscaglia ottenne il primo successo colpendo gravemente l'incrociatore inglese HMS Kent; tale azione venne premiata con il conferimento della Medaglia d'Argento al Valor Militare. Il dicembre 1940 Buscaglia colpì e danneggiò l'incrociatore HMS Glasgow e il 26 dello stesso mese riferì di aver colpito una nave da trasporto nemica.Tra il 9 e ll'11 gennaio 1941 l'unità venne rischierata a Catania, in Sicilia, per partecipare all'azione contro la flotta inglese impegnata a forzare il blocco dell'isola di Malta. Nel febbraio 1941 la squadriglia venne rischierata, a seguito della conquista inglese della Cirenaica, prima presso Tripoli e successivamente sull'isola di Pantelleria dove Buscaglia ricevette una licenza di 15 giorni, dopo mesi di intenso servizio operativo. Il 5 marzo 1941 venne costituita una nuova unità aerosiluranti, la 281ª Squadriglia con base presso l'aeroporto di Grottaglie. Buscaglia, promosso capitano, venne nominato comandante dell'unità con la quale partecipò alla battaglia di Capo Matapan, attaccando, senza esito, la portaerei britannica HMS Formidable.Buscaglia partecipò con la 281ª Squadriglia a numerose missioni nella zona di Creta, sia contro naviglio da guerra che contro convogli di rifornimento nemici, venendo colpito più volte dal fuoco contraereo avversario.
Il 1 gennaio 1942 la squadriglia venne disciolta e Buscaglia collocato in attesa di un nuovo incarico. Durante il periodo passato al comando della 281ª Squadriglia egli aveva totalizzato circa 20 missioni di combattimento ed era stato decorato con ulteriori quattro Croci d'Argento al Valor Militare ed una Croce di Ferro di 2ª classe conferita dall'alleato tedesco. Buscaglia venne nominato comandante del nuovo 132° Gruppo aerosiluranti il 1 aprile 1942; nel ruolo di comandante di gruppo ebbe occasione di mostrare le sue elevate doti di organizzazione riuscendo ad equipaggiare ed addestrare il suo reparto nonostante le numerose difficoltà incontrate.Alla fine di maggio il Gruppo venne trasferito presso la base operativa di Catania da dove partecipò a numerose missioni di guerra contro il traffico marittimo nemico ottenendo ottimi successi e diversi affondamenti. Il 12 agosto 1942 Buscaglia, insieme all'asso tedesco Hans-Joachim Marseille, venne ricevuto a Roma da Mussolini che lo promosse maggiore per meriti di guerra. Nel novembre 1942, in conseguenza degli sbarchi americani sulle coste del Marocco previsti dalla operazione Torch, Buscaglia si trovò impegnato con il 132° Gruppo ad affrontare questa nuova minaccia. Il 12 novembre 1942, durante una missione sulla baia di Bougie, l'S.M.79 di Buscaglia venne intercettato ed abbattuto da caccia Supermarine Spitfire. Buscaglia venne dichiarato dalla Regia Aeronautica «disperso in azione» e, alla sua memoria, venne conferita una Medaglia d'Oro al Valor Militare.In realtà Buscaglia era riuscito, seppur gravemente ferito ed ustionato, a salvarsi insieme ad un membro del suo equipaggio (morto in seguito in ospedale). Recuperato dagli alleati era stato curato e poi internato in un campo di prigionia negli Stati Uniti (Fort Meade nel Maryland).L'8 settembre 1943, all'atto della firma dell'armistizio, Buscaglia decise di tornare a volare con i nuovi alleati ed entrò a far parte dell'Aeronautica Cobelligerante Italiana. Per ironia della sorte molti suoi ex-commilitoni del 132° Gruppo fecero la scelta opposta e si schierarono con l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (ANR) intitolando proprio a Buscaglia (che credevano morto) lo stormo aerosiluranti che era stato creato. Buscaglia, dopo essere rientrato in Italia, il 15 luglio 1944 assunse il comando del 28° Gruppo Bombardamento facente parte dello stormo Baltimore, equipaggiato con il bombardiere bimotore medio Martin Baltimore, presso il Campo Vesuvio (Napoli).Nonostante lo scarso addestramento sul bombardiere Baltimore e le difficili condizioni dell'aeroporto di Campo Vesuvio, Buscaglia decise, il 23 agosto 1944, di decollare da solo approfittando dell'assenza del personale che si trovava in mensa. 
L'aereo al decollo imbardò verso sinistra toccando con l'ala il suolo ed incendiandosi. Buscaglia, seppur gravemente ustionato riuscì a fuggire dall'aereo in fiamme e venne immediatamente ricoverato presso l'ospedale militare di Napoli.Morì il giorno successivo (24 agosto 1944) in seguito alle gravi ferite riportate, all'età di 29 anni.In onore di Carlo Emanuele Buscaglia l'Aeronautica Militare ha dedicato il 3° Stormo Quattro Gatti di stanza a Villafranca, che opera con i ben più moderni velivoli AMX.

PS: Al maggiore Buscaglia, creduto morto nell'abbattimento del 12 novembre 1942, venne conferita la medaglia d'oro al valor militare.

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