Al 99% di quei pochissimi che mi leggeranno, le foto di
questo signore non diranno nulla di nulla: eppure, egli ha fatto parte della
mia infanzia attraverso la testimonianza e i racconti di mio padre, maresciallo
A.M. che ha fatto parte tante volte dell’equipaggio di questo personaggio.Per cui,
permettetemi di indulgere a me stesso ed ad un lieto ricordo di quegli anni.Mi
riferisco a Carlo Emanuele Buscaglia, maggiore della Regia
Aeronautica che fu tra i più famosi eroi di guerra della seconda guerra
mondiale e decorato con la medaglia
d'oro al valore militare. Si distinse nella specialità degli aerosiluranti
riuscendo ad affondare circa 100.000 tonnellate di naviglio nemico. Nato a
Novara, in Piemonte, nel 1915 ed entrò alla Regia Accademia Aeronautica
nell'ottobre 1934, ottenendo il brevetto di pilota militare ed il grado di
sottotenente nel giugno 1937.Venne assegnato alla 50a Squadriglia del 32°
Stormo Bombardamento Terrestre equipaggiato con obsoleti bombardieri
Savoia-Marchetti S.M.81 che presto vennero sostituiti con i più moderni
Savoia-Marchetti S.M.79. Nell'aprile 1939 venne promosso tenente e, nel
febbraio 1940, trasferito presso la 252ª Squadriglia del 46° Stormo
Bombardamento Terrestre, di cui facevano parte altri storici aviatori quali
Francesco Aurelio Di Bella (253ª) e Urbano Mancini (254ª).
Con questo reparto
partecipò il 21 giugno 1940 alla sua prima missione di combattimento durante il
bombardamento del porto di Marsiglia.Il 25 luglio 1940 Buscaglia entrò
volontario come ufficiale pilota nel Reparto Speciale Aerosiluranti: un'unità
di nuova formazione e concezione, nata per l'attacco con siluri del naviglio
nemico. Il reparto era composto da esperti piloti di S.M.79 e ufficiali della
Regia Marina specializzati in armi subacquee. La base operativa del reparto
venne fissata inizialmente ad El Adem in Libia, da dove, il 15 agosto 1940,
venne effettuata la prima missione contro il porto di Alessandria d'Egitto:
l'azione ebbe scarso successo a causa del fondale fangoso, ma fu comunque utile
per affinare le tecniche operative per questa nuova specialità. Nel settembre
1940 l'unità venne rinominata 278ª Squadriglia Aerosiluranti e il 17 dello
stesso mese Buscaglia ottenne il primo successo colpendo gravemente
l'incrociatore inglese HMS Kent; tale azione venne premiata con il conferimento
della Medaglia d'Argento al Valor Militare. Il dicembre 1940 Buscaglia colpì e
danneggiò l'incrociatore HMS Glasgow e il 26 dello stesso mese riferì di aver
colpito una nave da trasporto nemica.Tra il 9 e ll'11 gennaio 1941 l'unità
venne rischierata a Catania, in Sicilia, per partecipare all'azione contro la
flotta inglese impegnata a forzare il blocco dell'isola di Malta. Nel febbraio
1941 la squadriglia venne rischierata, a seguito della conquista inglese della
Cirenaica, prima presso Tripoli e successivamente sull'isola di Pantelleria
dove Buscaglia ricevette una licenza di 15 giorni, dopo mesi di intenso
servizio operativo. Il 5 marzo 1941 venne costituita una nuova unità
aerosiluranti, la 281ª Squadriglia con base presso l'aeroporto di
Grottaglie. Buscaglia, promosso
capitano, venne nominato comandante dell'unità con la quale partecipò alla
battaglia di Capo Matapan, attaccando, senza esito, la portaerei britannica HMS
Formidable.Buscaglia partecipò con la 281ª Squadriglia a numerose missioni
nella zona di Creta, sia contro naviglio da guerra che contro convogli di
rifornimento nemici, venendo colpito più volte dal fuoco contraereo
avversario.
Il 1 gennaio 1942 la squadriglia venne disciolta e Buscaglia
collocato in attesa di un nuovo incarico. Durante il periodo passato al comando
della 281ª Squadriglia egli aveva totalizzato circa 20 missioni di
combattimento ed era stato decorato con ulteriori quattro Croci d'Argento al
Valor Militare ed una Croce di Ferro di 2ª classe conferita dall'alleato
tedesco. Buscaglia venne nominato comandante del nuovo 132° Gruppo
aerosiluranti il 1 aprile 1942; nel ruolo di comandante di gruppo ebbe occasione
di mostrare le sue elevate doti di organizzazione riuscendo ad equipaggiare ed
addestrare il suo reparto nonostante le numerose difficoltà incontrate.Alla
fine di maggio il Gruppo venne trasferito presso la base operativa di Catania
da dove partecipò a numerose missioni di guerra contro il traffico marittimo
nemico ottenendo ottimi successi e diversi affondamenti. Il 12 agosto 1942
Buscaglia, insieme all'asso tedesco Hans-Joachim Marseille, venne ricevuto a
Roma da Mussolini che lo promosse maggiore per meriti di guerra. Nel novembre
1942, in conseguenza degli sbarchi americani sulle coste del Marocco previsti
dalla operazione Torch, Buscaglia si trovò impegnato con il 132° Gruppo ad
affrontare questa nuova minaccia. Il 12 novembre 1942, durante una missione
sulla baia di Bougie, l'S.M.79 di Buscaglia venne intercettato ed abbattuto da
caccia Supermarine Spitfire. Buscaglia venne dichiarato dalla Regia Aeronautica
«disperso in azione» e, alla sua memoria, venne conferita una Medaglia d'Oro al
Valor Militare.In realtà Buscaglia era riuscito, seppur gravemente ferito ed
ustionato, a salvarsi insieme ad un membro del suo equipaggio (morto in seguito
in ospedale). Recuperato dagli alleati era stato curato e poi internato in un
campo di prigionia negli Stati Uniti (Fort Meade nel Maryland).L'8 settembre
1943, all'atto della firma dell'armistizio, Buscaglia decise di tornare a
volare con i nuovi alleati ed entrò a far parte dell'Aeronautica Cobelligerante
Italiana. Per ironia della sorte molti suoi ex-commilitoni del 132° Gruppo
fecero la scelta opposta e si schierarono con l'Aeronautica Nazionale
Repubblicana (ANR) intitolando proprio a Buscaglia (che credevano morto) lo
stormo aerosiluranti che era stato creato. Buscaglia, dopo essere rientrato in
Italia, il 15 luglio 1944 assunse il comando del 28° Gruppo Bombardamento
facente parte dello stormo Baltimore, equipaggiato con il bombardiere bimotore
medio Martin Baltimore, presso il Campo Vesuvio (Napoli).Nonostante lo scarso
addestramento sul bombardiere Baltimore e le difficili condizioni
dell'aeroporto di Campo Vesuvio, Buscaglia decise, il 23 agosto 1944, di
decollare da solo approfittando dell'assenza del personale che si trovava in
mensa.
L'aereo al decollo imbardò verso sinistra toccando con l'ala il suolo ed
incendiandosi. Buscaglia, seppur gravemente ustionato riuscì a fuggire
dall'aereo in fiamme e venne immediatamente ricoverato presso l'ospedale
militare di Napoli.Morì il giorno successivo (24 agosto 1944) in seguito alle
gravi ferite riportate, all'età di 29 anni.In onore di Carlo Emanuele Buscaglia
l'Aeronautica Militare ha dedicato il 3° Stormo Quattro Gatti di stanza a
Villafranca, che opera con i ben più moderni velivoli AMX.
PS: Al maggiore Buscaglia, creduto morto
nell'abbattimento del 12 novembre 1942, venne conferita la medaglia d'oro al
valor militare.
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