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Apoteosi di S. Francesco De Geronimo.
Incisione di P. Guglielmi su disegno
di F. Podesti (1839)
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di Rosario Quaranta
Il
programma religioso e civile dei festeggiamenti in preparazione al III Centenario della morte.
Lunedì 31 agosto in Chiesa
Madre serata culturale dedicata all’iconografia e al recente restauro di uno dei primi
ritratti del grande Concittadino.
Al
via a Grottaglie tra pochi giorni i festeggiamenti per il Santo Patrono, il
Gesuita S. Francesco De Geronimo (Grottaglie 1646 – Napoli 1716), con un
nutrito programma di appuntamenti religiosi e civili che si protrarranno dal 29
agosto al 6 settembre a cura della Parrocchia Collegiata Maria SS.ma
Annunziata, del Comitato Festeggiamenti Patronali e della Pluriassociazione
Onlus S. Francesco De Geronimo, col patrocinio della Città di Grottaglie.
Come per gli
anni scorsi si darà inizio al Solenne Ottavario
con la Traslazione
delle venerate immagini della Madonna della Mutata e di San Francesco De
Geronimo dal Monastero di S. Chiara alla Chiesa Madre e con la celebrazione
eucaristica presieduta da D. Pasquale La Porta, Parroco del Carmine (sabato 29 agosto, ore 18,45).
Nei giorni successivi, la celebrazione eucaristica
delle ore 19.00 verrà presieduta rispettivamente: da D. Franco Spagnulo, parroco di Santa Maria in Campitelli (domenica 30 agosto); da P. Salvatore Palmino
O.M. parroco di San Francesco di Paola (lunedì 31 agosto), da D. Emidio Dellisanti, parroco della Madonna delle Grazie (martedì 1 settembre); da D. Antonio
Fina, parroco del SS.
Sacramento (mercoledì 2
settembre); da D. Ciro
Monteforte, parroco del
Rosario (Giovedì 3 settembre); da
D. Andrea Casarano parroco di Santa
Maria della Croce - Montemesola (venerdì 4 settembre); da
Padre Florio Quercia, superiore della
Comunità dei Gesuiti (sabato 5 settembre).
Al
termine della celebrazione eucaristica delle ore 18.00 di domenica 6 settembre, presieduta da D. Eligio
Grimaldi, parroco della Chiesa Madre Collegiata, si terrà la Solenne
Processione per le principali vie della città di Grottaglie
delle venerate immagini della Madonna della Mutata, di San Francesco De
Geronimo e del mezzo busto di San Ciro; seguirà al rientro della processione uno spettacolo
pirotecnico in Piazza Regina Margherita.
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Ritratto di P. Francesco De Geronimo.
Olio su legno di ignoto pittore
napoletano (1716)Ritratto di P. Francesco De Geronimo.
Olio su legno di ignoto pittore napoletano (1716)
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La
serie delle manifestazioni civili (denominata
“Sulla via del Santo” in preparazione
al III Centenario della sua morte (1716 – 2016)), si aprirà lunedì 31 agosto con una serata
culturale dedicata alla iconografia del Santo e al restauro di una delle
primissime sue raffigurazioni.
“Fu
il Padre Francesco di statura piuttosto alta che bassa, di vita smunta e
scarnata, e benché ossuto, non era di complessione da reggere a tante e così
continuate fatiche. Fu di testa piccola e alquanto acuta; di fronte larga che
le tempia incavate verso il capo stringevano; un poco calvo, di capigliatura
nera ma sparsa di capelli bianchi, le ciglia folte, gli occhi neri e rientrati
che sempre teneva sommessi a terra; e quando li sollevava devotamente al Cielo,
spiravano pietà; e se talora li fissava verso qualcuno si vedevano vivaci
e spiritosi, e penetravano i cuori; le
guancie smunte, il naso alquanto rilevato e che si slargava nelle narici; il
colore abbronzito e come cotto dal Sole,
la barba nera ma sul mento bianca, il collo sottile e macilento. La voce era sonora quando predicava; ma nel
discorso familiare tutta sommessa e umile. La bocca larga, nel che mancano i
Pittori con fargliela chiusa poiché gli dava grazia e non difetto la dentatura
mancante e scarsa di denti. Le braccia nelle strade le portava coperte sotto il
mantello; e in casa incrocicchiate nel
seno con tenere spesso in mano la berretta e il capo scoperto; cortese, anzi
umile con tutti. Tanto mi pare possa bastare al curioso Lettore, giacché tra
tante pitture e stampe che vanno intorno, a mio parere, ne hanno l’aria sola”.
È
questa la più antica descrizione fisica di P. Francesco de Geronimo fatta dal
suo primo biografo P. Carlo Stradiotti nel 1719, il quale col santo aveva
vissuto molti anni nel Gesù Nuovo di
Napoli. Una descrizione che coincide perfettamente con le raffigurazioni che
molti pittori ed incisori fecero dell’Uomo di Dio subito dopo la sua morte
(1716), non avendo mai potuto farlo in vita.
Si
racconta infatti che, per modestia e umiltà, il P. Francesco non consentì mai di
farsi raffigurare, e che una volta, essendo capitato nello studio di un pittore
molto famoso di Napoli, venne pregato di posare per un ritratto; con grande
cortesia e prontezza di spirito, P. Francesco rispose al pittore di attendere un
po’ per consentirgli di sbarbarsi e farsi così… più bello. Inutile dire che il
pittore attese invano e restò deluso!
Il
restauro fatto pochi mesi fa di un piccolo ritratto del De Geronimo ritrovato
nel Museo dei Gerolamini a Napoli, costituisce l’occasione per approfondire l’iconografia
del Santo Gesuita grottagliese. Una iconografia che, seppur condizionata dalle
prime raffigurazioni post mortem, può
considerarsi di tutto rispetto per quantità e qualità degli artisti che nei
secoli si sono cimentati: dagli incisori
(F. De Grado, I. H. Stoerchlin, G. Barone, G. Maliar, C. Biondi, P. Morghen, G. Marcucci, P. Guglielmi,
F. Biondi, G. D’Onofrio…), ai
pittori (L. Mazzanti, A Palumbo, F.
Falciatore, F. De Mura, F. Podesti, G. Mancinelli…), agli scultori (F. Ierace, U.
Mastroianni).
Sono
questi gli argomenti della serata culturale “Iconografia di S. Francesco De Geronimo e storia di un restauro” sui
quali interverranno lunedì 31 agosto 2015, alle ore 20, nella Chiesa Madre
Collegiata Maria SS.ma Annunziata di Grottaglie in piazza Regina Margherita, il
dott. Carmine Danna e il prof. Rosario Quaranta. Il primo (che ha condotto proprio su questo ritratto
una tesi in Metodologia del Restauro
presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli) si
soffermerà sull’importanza del ritrovamento e del restauro dell’opera raffigurante
il De Geronimo conservata nel museo dei Gerolamini; il secondo farà una panoramica introduttiva
sulla produzione iconografica del grande concittadino e missionario gesuita.
L’interessante
appuntamento prevede in apertura i saluti del parroco della chiesa madre d. Eligio Grimaldi, del sindaco di
Grottaglie avv. Ciro Alabrese e del presidente
della “Pluriassociazione Onlus S. Francesco De Geronimo” dott. Ciro De Vincentis.
A questa serata culturale faranno seguito
nei giorni successivi altre manifestazioni, e cioè:
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Martedì
1 settembre, Concerto all'organo rinascimentale con
l’organista Petr Plany
(Repubblica Slovacca), in collaborazione con il Conservatorio di musica
"N. Rota" di Monopoli (ore 20,30, chiesa madre).
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Mercoledì
2 settembre, Bande di S. Maria in Campitelli
"L' Apocalisse" (ore 20,00, piazza S. Francesco).
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Giovedì
3 settembre, Il Piccolo Teatro (ore 20,00, piazza San Francesco); Carmine
Fanigliulo in concerto (ore 21,00, santuario San Francesco).
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Venerdì
4 settembre: Canzoniere Popolare Grottagliese (ore 20,00, santuario San Francesco); Revival
2000 - I sempre verdi (ore 20,30, piazza San Francesco); Serata
di musica dal vivo con i "Siamo Solo Noi", cover band di Vasco Rossi (ore
22,00, piazza Regina Margherita).
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Sabato
5 settembre, Teatro della Fede (ore
20,00, casa del santo);
Concerto
a cura dell'Associazione Ami "Paisiello": Salento Comunità Creativa Bras Ensemble
(ore 21,00, santuario San
Francesco).
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Domenica
6 settembre, ore 22,00 piazza Regina Margherita: Elhoim Gospel Choir.
Festeggiamenti che, come si può
osservare, rappresentano quest’anno non solo una testimonianza di fede, di
amore e di devozione dei Grottagliesi verso il Santo Patrono, ma anche momento
di riflessione e di preparazione al ricordato III Centenario della sua morte
ormai imminente (11 maggio 2016).
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis