Che ora è ?

lunedì 5 maggio 2008

La vita merita sempre di essere vissuta

Ancora una volta le nostre coscienze di madri, padri, etc sono scosse dall'ennesimo fatto di cronaca che ha spinto un nostro giovane concittadino a tentare di togliersi la vita.
Comprendiamo che simili notizie scuotono le coscienze in modo feroce, dando la stura ad un migliaio di interrogativi e dubbi circa la nostra esistenza di uomini e donne che hanno sperso il senso meraviglioso della vita, che va vissuta.
L'esistenza qualunque sia la sofferenza, va vissuta fino alla fine, un esempio lo sono quelle persone disabili che pur nella loro sofferenza vivono con la gioia di vivere e con l'amore incondizionato per chi gli sta accanto che magari anche lui sofferente trova giovamento di fronte a tanta voglia di vivere.
Dobbiamo chiederci ogni giorno in che cosa siamo stati carenti, quanta attenzione abbiamo dato a chi ci sta accanto, spesso la frenesia data dal tempo che non basta mai non ci fa riflettere, è più che mai necessario fermarsi, almeno una volta al giorno, per alzare gli occhi al cielo e capire quanto grande sia il creato e che dono sia la vita che comunque merita sempre di essere vissuta.

43 commenti:

  1. paole vuote e senza senso, incoerenti e in contraddizione,,,,,dal momento che stiamo tutti a lavorare di piu a scapito della famiglia per tenere dietro al vorticoso logorio della vita moderna.........

    RispondiElimina
  2. Ovviamente parla per se gentile anonimo.

    RispondiElimina
  3. no,,non parlo solo per me: parlo per tutti e anche per lei,deali. Forse che non e' vero cio che ho detto?
    Lei lavora deali?

    RispondiElimina
  4. Penso che il post della Sig. D'Amicis sia opportuno, legittimo e necessario a scuotere le coscienze di tutti. Bisogna parlare del disagio degli adolescenti, bisogna ascoltarli e chiederci cosa spinge un giovane ad arrivare ad una scelta così estrema. Su questi temi le porole non sono mai troppe!!!!Forse sarebbe giusto anche affrontare nel programma Monitor un tema del genere insieme all'aiuto di uno psicologo.

    RispondiElimina
  5. vorrei sapere cosa ne penserebbe se la cosa fosse successa a te!

    Sulla pelle degli altri siamo tutti bravi:
    NON AVETE CAPITO CHE I TUTTOLOGI DEVONO STARE A CASA,,

    RispondiElimina
  6. Certo tutti a casa a farsi le seghe mentali e magari, perché no darsi alle violenze domestiche.
    Parli ad una persona che sa cosa vuol dire il dolore per la perdita di un caro, anzi più di uno.
    Quindi vada calmo signor anonimo, qui nessuno vuole fare tuttologia ma vuole partecipare ad un dialogo costruttivo affinché ciò non accada più.
    Farsi delle domande e confrontarsi è segno di saggezza e volontà di crescere per aiutare chi sta male, magari dare una mano anche a lei, così animoso...

    RispondiElimina
  7. La politica dello struzzo è spesso causa di disastri.

    RispondiElimina
  8. La morte prematura di piu' di un caro, per cause accidentali o naturali, non si può paragonare al dolore e la soffernza di ragazzi che non vogliono vivere piu'.....
    sono cose completamente diverse...

    RispondiElimina
  9. bravo anonimo delle 14.48,,, ma le tulloghe non lo capiscono e meno male che sono tuttologhe

    RispondiElimina
  10. Sono l'anonimo delle 14.48, il dolore qualsiasi sia la causa, và sempre e comunque rispettato, quindi sig. anonimo delle 14.48 il suo intervento mi sembra fuori luogo....

    RispondiElimina
  11. scusate ho sbagliato a scrivere...
    anonimo delle 14.58

    RispondiElimina
  12. Come al solito c'è sempre chi la fa fuori dal vaso.

    RispondiElimina
  13. anonimo delle 14.48, sono quello delle 14.58,,
    ma cosa hai letto? chi ha detto il contrario? in quali mie parole hai letto il contrario?

    ho scritto questo alle 14.58: bravo anonimo delle 14.48,,, ma le tulloghe non lo capiscono e meno male che sono tuttologhe....

    e allora cosa ho detto di male?
    forse hai bevuto?
    o prendi difese a capocchia?

    RispondiElimina
  14. avresti potuto evitare la tulloghe, e le tuttologhe, visto che si stava parlando di sofferenza...

    RispondiElimina
  15. avreste potuto evitare di mettervi in evidenza,,tutto e' buono purche si parli di voi..

    RispondiElimina
  16. e' cosi chiaro che ......

    RispondiElimina
  17. RISPETTO PER IL DOLORE DEGLI ALTRIIIIIIIIIIIIIIII

    RispondiElimina
  18. parla al singolare, rivolgiti all'anonimo delle 14.58, io delle 14.48 ho fatto una semplice riflessione, se poi non si è liberi di fare una distinzione... non credo di aver mancato di rispetto a nessuno.
    ps credo di avere abbastanza sensibilità sig. delle 19.28, e 8.16 basta rileggere..

    RispondiElimina
  19. Parlarne non è mancanza di rispetto, andare in escandescenza sì! Non volerne parlare significa che c'è malessere di fondo e quindi non si ha il coraggio di affrontare simili problematiche, mettendo come al solito la testa sotto la sabbia.
    Se ci siamo ridotti così è proprio perché non si ha il coraggio di ammettere che forse siamo tutti un po' struzzi e terrorizzati da un evento naturale qual è la morte, non ne parliamo se poi si tratta di morte violenta dovuta anche ad una società che fa acqua da tutte le parti e dove non si vogliono prendere provvedimenti affrontando di petto la situazione e magari tornare ai vecchi sistemi educativi che facevano del mondo adulto un riferimento forte e un porto sicuro ove rifugiarsi quando la vita aveva risvolti duri.
    Se dire questo è non rispettare il dolore, allora è proprio così: ci siamo bevuti il cervello fino in fondo.

    RispondiElimina
  20. concordo con lei sig d'amicis

    anon. 14.48

    RispondiElimina
  21. TOC TOC

    posso intervenire?

    Faccio una domanda:

    questo scollamento dei valori e questo ancor piu' poco dialogo ha qualche relazione col fatto che la donna ormai lavora come il maschietto(sempre il dio denaro e l'emancipazione uterina) e che,quindi, il ragazzo si trova molte ore da solo con tutte le conseguenze immaginabili?

    Chiedo scusa e vado.....

    RispondiElimina
  22. mi sebra riduttivo attribuire la solitudine giovanile dovuta all'emancipazione della donna, vi sono molte persone sole pur essendo in "compagnia"

    RispondiElimina
  23. gentilimma anonima delle 12.07,,

    non ho detto che e' solo per questo..

    ma e' certamente una concausa non di secondo piano.

    Questo sempre che la donna che lavora abbia l'umilta' di ammetterlo,,,(non e' facile)

    RispondiElimina
  24. anche lavorando si può avere un DIALOGO con i propi cari, come è pur vero che non si abbia, nonostante non si lavori.

    RispondiElimina
  25. Anonima delle 12.52
    credo che ella sia una parte interessata,,,

    mi spiego,,,

    che ella sia una donna che, pur non avendo nessun bisogno economico, lavori e sia anzi troppo impegnata ed indaffarata.vero?.

    Si sente toccata?

    Non si deve preoccupare,,lei non trascura nulla,i figli e il marito,anzi,dedica loro tutto il tempo che resta di quando non e' indaffarata ,cioe' nulla.

    un saluto

    RispondiElimina
  26. Da donna che ha sempre lavorato, seguito il marito negli spostamenti e cresciuto i figli, posso dire che pur lavorando e avendo spesso tutto il peso dei figli xché il marito lontano in missione, sono stata sempre una mamma attenta ai loro bisogni psicologici ed affettivi più che a quelli materiali, ma non ho esitato a responsabilizzarli per quando ero assente per a lavoro, non avevo nonni a cui lasciare la prole, mi sono molto arrangiata e fatta il mazzo. Fino ad oggi posso dire con orgoglio che nulla è stato vano, il risultato è stato più che buono e i miei figli sanno da chi andare quando hanno problemi di qualsiasi tipo.
    Nella mia famiglia dove come ho già scritto, anche io lavoravo e dove il marito era un uomo in carriera c'è stato sempre dialogo, anche in momenti di forte criticità in cui la voglia di gettare la spugna si faceva prepotentemente spazio e alla quale non abbiamo mai ceduto perché convinti della missione famiglia che doveva essere portata avanti.
    Con questo non voglio dare la ricetta di nulla, ho voluto fare un esempio che credo calzi a pennello in questo dibattito dove alcuni bensanti credono di ridurre la questione a semplificazioni stupide e quanto mai fuoriluogo, se responsabili ci sono vanno ricercati tra i cretini che non vogliono capire.

    RispondiElimina
  27. Voglio aggiungere un'altra cosa che non siamo la famiglia del mulino bianco, ma di certo siamo una famiglia solidale, ognuno di noi è attento al benessere dell'altro,a rispettare gli spazi, a coltivare l'autostima di ognuno e a scontrarci anche in modo acceso quando non la pensiamo allo stesso modo.

    RispondiElimina
  28. "ho voluto fare un esempio che credo calzi a pennello in questo dibattito dove alcuni bensanti credono di ridurre la questione a semplificazioni stupide e quanto mai fuoriluogo, se responsabili ci sono vanno ricercati tra i cretini che non vogliono capire".

    sig.ra deali, sono certo che l'anonimo delle 13.18 non si riferiva certo a lei ma in via generale.

    C'e' una cosa che non mi piace nel suo scritto: lei parla di bensanti(sic) e di cretini....e questo non va bene, non va proprio bene.Ogni opinione deve essere rispettata:non voglio prendere le difese dell'anonimo delle 13.18 ma questo e' stato cortese,educato e non ha offeso nessuno. Quindi lei ritiri i bensanti e i cretini:qui stiamo esprimendo solo idee pareri che non sono quelli di Gesu' Cristo l'Infallibile.

    Ognuno sia libero di pensarla come vuole.In questo modo la societa' va avanti e abbiamo fatto la fine che abbiamo fatto.
    Non faccia come il blog io ballo da sola dove appena dici una cosa diversa dalla loro ti aggrediscono e ti chiamano cretino. Loro!


    "Questo blog è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero,
    da qualunque parte provengano,
    purché espresse onestamente e chiaramente". Chi l'ha scritto?

    RispondiElimina
  29. anonimo/a delle 13.18....
    ma hai arti divinatorie!!!!!
    ebbene sì sono una parte interessata?!... essendo uomo.....
    come vede non mi sento toccato x nulla, lei fà solamente delle analisi che non hanno nulla a che vedere con la realtà. Spero che non faccia la psicoterapeuta, ma posso suggerirle di fare un pò di psicoterapia, magari uno bravo.
    arrivederci, e sono sempre mì

    ELLO, anoninus, 14.48 del 6/5

    RispondiElimina
  30. Mi scuso se ho usato un cretino di troppo, fatto salvo che ogni opinione ha il suo valore, c'è da dire che quando si viene a colpevolizzare, come al solito il genere femminile al fine di scaricare altre e ben più pesanti responsabilità, forse qualcosa non quadra e forse qualche problema caratteriale alla base esiste.

    RispondiElimina
  31. sigra d'amicis, ognuno legge le cose tra le righe, e rileva solo le cose che riesce a percepire, come l'anonimo/a delle 14.25, tralasciando una parola fondamentale che è alla base della nostra vita, L'AMORE che nel suo commento è facilmente rilevabile leggendolo....

    hello 14.48..

    RispondiElimina
  32. come vede sigra damicis,
    14.59, 14.39, ecc sono tutti psicologi,.psichiatri e simili.

    Mi chiedo come mai siamo arrivati a questo punto pur avendo tanta gente preparata a tutto...

    o forse siamo arrivati a tanto proprio perche c'e' tanta gente preparata a tutto.

    forza,,tutti a pontificare,,basta che le cose avvengono nelle case degli altri

    RispondiElimina
  33. anonimo o anonima delle 14.39,

    io invece ti suggerisco due cose.

    la prima di leggere di piu' per imparare a scrivere meglio,,,

    Mi congratulo con te che riesci a fare analisi che hanno tutto e dico tutto in comune con la realta'. Ognuno da cio' che ha, tu evidentemente hai molto da dare a....PAROLE.

    Ultima cosa:nel tuo caso non c'e' bisogno di uno psicoterapeuta bravo,,,,c'e' bisogno dell'intervento diretto di DIO!


    arrivederci, e sono sempre mì

    hellosi

    RispondiElimina
  34. Con la tua psicologia spicciola rimango alquanto indifferente...
    14.48 hys

    RispondiElimina
  35. non poteva essere altrimenti anonima delle 14.48,, e mi raccomando non essere troppo indaffarata..se no non ti puoi dedicare alla famiglia

    RispondiElimina
  36. La vita merita sempre di essere vissuta..........

    Il suicidio però dimosta (purtroppo) che ci sono nella vita mali piu' grandi della morte.

    questo per lei sarà un pò difficile comprenderlo anonima/o delle 21.12 visto che è da ieri che continuo a dirle che sono un UOMO un Hello ma dalle sue risposte ancora nn l'ha capito....

    notte 14.48

    RispondiElimina
  37. La vita merita sempre di essere vissuta..........

    Il suicidio però dimosta (purtroppo) che ci sono nella vita mali piu' grandi della morte.

    invece di fare il copia incolla, anonima 14.48,usi i suoi neuroni,,e cerchi di capire bene cio' che scrivono gli altri

    RispondiElimina
  38. e dale con questa anonima, sono un anonimooooooooo

    RispondiElimina
  39. non e' questione di sesso,,ma di cervello,,,(scusa la parola difficile)

    RispondiElimina
  40. sono andato a vedere sul vocalario, difficile, non c'è ke dire, hai ragionissimo....

    RispondiElimina
  41. DA COME SCRIVI,ANONIMA DELLE 21.20, CERTO CHE HO RAGIONE

    RispondiElimina
  42. nessuno ha affermato il contrario....

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.